Avezzano, furgone lanciato contro clienti di un bar: arrestato Angelo Alfidi con accusa di tentato omicidio

Avezzano, furgone lanciato contro clienti di un bar: arrestato Angelo Alfidi con accusa di tentato omicidio

Un uomo ad Avezzano ha investito con un furgoncino tre persone in un bar, motivato da vendetta personale; arrestato e accusato di tentato omicidio, è ora in carcere per rischio di recidiva.
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Ad Avezzano, un uomo ha investito con un furgoncino tre persone in un bar, agendo per vendetta personale; è stato arrestato e ora è in carcere con l'accusa di tentato omicidio. - Gaeta.it

Una serata di Venerdì Santo si è trasformata in un episodio drammatico ad Avezzano, dove un uomo ha guidato un furgoncino contro un gruppo di persone sedute in un bar di una stazione di servizio. L’autista è stato fermato, mentre tre clienti hanno riportato ferite, una delle quali grave. Il caso ha attirato l’attenzione della giustizia locale e della comunità.

l’aggressione al bar della stazione di servizio petrol italia

Lo scorso Venerdì Santo, i clienti seduti all’esterno del bar situato nella stazione di servizio Petrol Italia, in via Pertini ad Avezzano, sono stati investiti da un furgoncino che si è diretto a tutta velocità contro di loro. L’autista del mezzo, Angelo Alfidi, 33 anni, originario di Trasacco, si è scagliato contro le persone come gesto di vendetta per motivi personali, legati a uno zio.

L’impatto ha causato il ferimento di tre persone. Una di queste versa in condizioni serie ed è ricoverata con prognosi riservata in ospedale. Le altre due, pur ferite, hanno riportato danni meno gravi. L’episodio ha suscitato sconcerto in città, specialmente data la modalità violenta dell’attacco e il momento in cui è avvenuto.

la fuga e l’arresto di alfidi

Dopo l’aggressione, Alfidi è riuscito a fuggire rapidamente dal luogo dei fatti. La sua fuga ha avuto una durata di alcune ore, durante le quali le forze dell’ordine si sono attivate per rintracciarlo. La polizia locale di Avezzano è riuscita a localizzare il sospetto e a fermarlo prima che potesse allontanarsi ulteriormente.

Il tempestivo intervento degli agenti ha permesso di mettere fine alla vicenda senza ulteriori incidenti o danni ad altre persone. Alfidi è stato condotto in carcere, in attesa delle decisioni del tribunale. L’arresto ha coinvolto anche accertamenti approfonditi per definire con precisione la dinamica dell’aggressione e le responsabilità dell’imputato.

la decisione del giudice e le motivazioni della custodia cautelare

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha convalidato il fermo per Alfidi. Il magistrato ha evidenziato la presenza di “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti del trentatreenne, confermando l’accusa di tentato omicidio. Di particolare rilievo è stata la valutazione dell’elevato rischio di recidiva.

Nell’ordinanza si sottolinea che Alfidi mostra una incapacità nel controllo dei propri impulsi violenti ed è definito privo di freni inibitori. Per questo motivo, il giudice ha stabilito che l’unica misura cautelare adeguata per evitare nuovi episodi è la custodia in carcere. Altre forme di restrizione, come gli arresti domiciliari, sono state considerate insufficienti a garantire la sicurezza pubblica.

La decisione riflette la necessità di tutelare la comunità locale, che resta all’erta dopo un gesto di violenza così grave e preciso. Alfidi, intanto, rimane detenuto in attesa delle fasi successive del processo penale.

l’impatto sulla comunità di avezzano e la reazione delle istituzioni

L’episodio avvenuto nella città marsicana ha avuto ripercussioni immediate nell’opinione pubblica e nelle autorità locali. La violenza dell’azione ha creato un clima di preoccupazione fra residenti e commercianti, soprattutto perché il luogo coinvolto è una zona frequentata.

Le istituzioni hanno ribadito la volontà di garantire sicurezza e controllo del territorio, intensificando la presenza delle forze dell’ordine nei punti più sensibili. Le forze di polizia hanno mostrato impegno nel gestire la situazione e nell’assicurare che fatti simili non si ripetano.

Le vittime e le loro famiglie hanno ricevuto assistenza e sostegno, mentre l’attenzione resta alta in attesa del processo a carico di Alfidi. La vicenda rimane al centro di un’indagine seria da parte degli organi giudiziari e dei funzionari coinvolti nelle indagini.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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