La procura di Avellino ha avviato un’inchiesta su alcune pratiche di condono edilizio riguardanti immobili abusivi. Sei dipendenti del Comune sono finiti nel registro degli indagati con accuse di falso materiale commesso da pubblico ufficiale. La vicenda è emersa dopo segnalazioni e un’attività di verifica condotta dalla Guardia di Finanza negli uffici comunali.
Le indagini della procura di avellino sugli immobili condonati
La procura di Avellino si è mossa nei giorni scorsi a seguito di esposti che denunciavano irregolarità nella gestione di pratiche edilizie. L’inchiesta riguarda principalmente condoni edilizi riconosciuti tramite protocolli d’istanza non applicabili alla situazione attuale. In pratica, sarebbero stati utilizzati modelli previsti da leggi scadute o non più valide per sanare immobili abusivi.
È emerso che queste procedure non autorizzavano interventi su immobili affetti da abusi gravi, eppure sarebbero state impiegate per regolarizzarli. A rendere più critica la situazione sono proprio queste omissioni o alterazioni che potrebbero configurare atti fraudolenti. Le verifiche, coordinate dalla procura, mirano a stabilire se ci siano stati falsi materiali in documenti ufficiali e come siano stati autorizzati i condoni.
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Il ruolo dei sei dipendenti del comune di avellino
Sei dipendenti comunali sono stati iscritti nel registro degli indagati come persone sospettate di aver realizzato falsi materiali da pubblico ufficiale. Il termine indica alterazioni o creazioni di documenti che non corrispondono alla realtà per far apparire valide istanze illegittime. L’indagine punta a far luce sulla loro responsabilità.
I sospetti coinvolgono soprattutto chi ha lavorato direttamente sulle pratiche, compilando e firmando documenti amministrativi. Il coinvolgimento del personale rende il caso ancora più delicato, perché si tratta di funzionari che avrebbero dovuto garantire il corretto rispetto delle norme edilizie e degli atti burocratici. La procura sta esaminando ogni passaggio delle pratiche per capire se ci siano stati errori volontari o omissioni rilevanti.
L’intervento della guardia di finanza negli uffici comunali
La Guardia di Finanza ha acquisito ulteriori documenti negli uffici comunali di Avellino per approfondire le segnalazioni raccolte. L’attività ispettiva si è concentrata sugli atti e sulle istanze di condono relativi a immobili presumibilmente abusivi. Gli accertamenti riguardano, in particolare, l’uso di protocolli di condono non più validi e le relative pratiche amministrative.
Le operazioni della Guardia di Finanza hanno portato al reperimento di materiali che saranno sottoposti a esame per verificare l’eventuale presenza di falsificazioni o alterazioni documentali. Questa fase è fondamentale per supportare l’azione della procura e definire i profili penali a carico degli indagati. Le verifiche si svolgono nel rispetto delle norme, con l’obiettivo di garantire trasparenza nella pubblica amministrazione.
Le conseguenze dei condoni illegittimi su immobili abusivi
Gli immobili in questione, su cui si sarebbe operato il condono tramite protocolli errati, presentano vizi legati all’abusivismo edilizio. Questo significa che non potevano essere sanati secondo la normativa attuale. La sanatoria tramite procedure non valide crea tensioni nel settore urbanistico e nella tutela del territorio.
La regolarizzazione di edifici abusivi tramite metodi non autorizzati rischia di compromettere la correttezza degli atti e la fiducia dei cittadini nell’amministrazione pubblica. Inoltre, oltre ai profili penali connessi al falso materiale, queste pratiche possono avere impatti sull’assetto urbanistico e sulla sicurezza degli immobili interessati. Il caso di Avellino sarà monitorato per valutare eventuali azioni correttive e procedimenti disciplinari.
Il fascicolo aperto dalla procura e le ispezioni della Guardia di Finanza continuano a raccogliere elementi utili per la definizione di questa indagine, che riguarda un nodo delicato tra edilizia, amministrazione pubblica e legalità.