Auto di scorta del deputato Borrelli danneggiata durante sopralluogo a Ercolano, minacce e tensioni in aumento

Auto di scorta del deputato Borrelli danneggiata durante sopralluogo a Ercolano, minacce e tensioni in aumento

L’auto di scorta del deputato Francesco Emilio Borrelli danneggiata a Ercolano durante un controllo all’ex lido Arturo, in un clima di tensioni e minacce legate alla lotta contro la camorra e l’illegalità.
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Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha subito un atto intimidatorio a Ercolano, dove la sua auto di scorta è stata danneggiata durante un controllo su una spiaggia sequestrata per abusi edilizi, in un contesto di crescenti tensioni legate alla criminalità organizzata locale. - Gaeta.it

L’auto di scorta del deputato Francesco Emilio Borrelli è stata danneggiata nel tardo pomeriggio mentre il parlamentare era impegnato in un controllo sulla spiaggia dell’ex lido Arturo a Ercolano, recentemente sequestrata dopo un lungo processo di cementificazione. L’episodio si inserisce in un clima di crescenti tensioni legate alla lotta contro l’illegalità nel napoletano. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra ha raccontato i fatti in modo dettagliato, evidenziando un chiaro segnale intimidatorio, compreso un episodio di scontri verbali e cori pro camorra nei suoi confronti.

Sopralluogo a ercolano: il controllo sulla spiaggia sequestrata e l’auto danneggiata

Nel pomeriggio del 2025, Francesco Emilio Borrelli si è recato a Ercolano con la scorta e una pattuglia della polizia di stato per un sopralluogo al sito dell’ex lido Arturo. Quel tratto di spiaggia era stato interessato da un intervento di cementificazione che aveva suscitato molte polemiche in zona. L’area è stata sequestrata dalle autorità per irregolarità e problemi legati ad attività abusive e costruzioni illegali.

Al termine del controllo, Borrelli e la scorta hanno trovato una delle ruote dell’auto di servizio squarciata, un danno imputabile a ignoti. Quel veicolo è parte integrante della sicurezza del deputato, dunque un attacco diretto non a caso. La presenza della pattuglia di polizia ha garantito immediatamente l’avvio delle indagini sul gesto, ma resta alta la preoccupazione per i rischi che comporta la battaglia contro certe illegalità diffuse in città.

L’accesa discussione con una residente e il clima teso tra la popolazione locale

Durante la presenza sul posto, Borrelli è stato coinvolto in un acceso confronto con una donna residente nella zona che ha difeso apertamente i parcheggiatori abusivi, figure spesso legate a fenomeni di controllo del territorio da parte di gruppi criminali. La discussione ha attirato l’attenzione dei presenti, con varie persone che si sono schierate dalla parte del deputato, mentre altre hanno espresso dissenso.

Quella collisione ha acceso ulteriormente gli animi. A breve distanza, un gruppo di ragazzini ha iniziato a lanciare slogan in favore della camorra al passaggio del parlamentare, un segno preoccupante della penetrazione delle organizzazioni malavitose tra i giovani del territorio. Queste manifestazioni evidenziano un tessuto sociale compromesso, dove la criminalità esercita una pressione costante, anche attraverso il condizionamento dei minori.

Le minacce pubbliche e la denuncia di borrelli contro la gestione illecita degli spazi sul lungomare

Secondo Borrelli, l’attacco all’auto di scorta rappresenta un segnale intimidatorio collegato a un aumento delle minacce e delle pressioni criminali dal giorno in cui ha iniziato a denunciare pubblicamente alcune situazioni illecite sul lungomare di Napoli. In particolare, il deputato ha segnalato una gestione irregolare degli approdi e dei campi boe, spesso gestiti in modo abusivo o da esponenti legati alle cosche.

Da mesi la situazione si è aggravata per l’intervento di alcuni tiktoker e soggetti con precedenti penali che, in maniera organizzata, hanno amplificato le intimazioni verso Borrelli e la sua azione contro l’illegalità. Queste figure diffuse sui social sembrano fungere da megafono per clan e realtà malavitose, cercando di mettere pressione sugli oppositori e di discreditare le loro attività.

Il ruolo di giovani e adulti nel sostegno alla criminalità e la solidarietà a borrelli

Sono diverse le testimonianze raccolte in questi giorni che indicano una presenza di giovani, anche adolescenti, pronti a sostenere la camorra con slogan e gesti di invincibilità, mentre molti adulti della zona sembrano schierarsi dalla parte delle organizzazioni criminali, negando però la gravità del fenomeno o giustificandolo in modi ambigui. Questo assetto crea un contesto ostile per chi tenta di combattere le attività illegali e difendere le vittime innocenti.

Borrelli ha ricevuto, invece, un flusso continuo di messaggi di solidarietà da parte di cittadini e realtà associative impegnate in difesa della legalità. Questi segnali di sostegno rappresentano per lui una fonte di motivazione per proseguire nel suo lavoro e per non fermarsi di fronte a queste forme di violenza e intolleranza.

Il coinvolgimento diretto di un parlamentare in queste situazioni rimanda a una realtà complessa, che si sviluppa tra conflitti sociali, manipolazioni giovanili e tentativi di instaurare un controllo capillare su interi quartieri. L’episodio di Ercolano segna un ulteriore momento di tensione in una battaglia che continua a richiedere attenzione e interventi decisi.

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