Se non è presente nella tua macchina, dal 1° luglio, rischi una multa salatissima fino a 638 euro: cosa devi fare subito per metterti in regola.
A partire dal prossimo 1° luglio entrerà in vigore una nuova normativa prevista dalla riforma del Codice della Strada, che impone l’installazione obbligatoria di un dispositivo di sicurezza specifico per alcuni automobilisti.
La misura, sostenuta dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, riguarda in particolare chi è stato condannato per guida in stato di ebbrezza e mira a ridurre gli incidenti causati dall’alcol al volante.
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Obbligo di installazione dell’alcolock: a chi si rivolge e come funziona
La novità normativa introduce l’obbligo di dotarsi dell’alcolock, un dispositivo che rileva il tasso alcolemico del conducente prima dell’avvio del motore. Il sistema sarà obbligatorio per chi ha subito condanne per guida in stato di ebbrezza, con lo scopo di prevenire ulteriori infrazioni e garantire maggiore sicurezza sulle strade italiane. Il funzionamento è semplice ma rigoroso: prima di mettere in moto il veicolo, il conducente deve sottoporsi al test alcolemico tramite il dispositivo. Se il tasso di alcol nel respiro è superiore a 0 mg/l, il sistema bloccherà l’accensione del mezzo. La soglia di tolleranza è infatti zero, senza eccezioni. Questo meccanismo mira a impedire la recidiva di guida sotto effetto di alcol, una delle principali cause di incidenti stradali gravi.
La durata dell’obbligo di installazione varia in base al livello di alcol riscontrato in precedenza: chi è stato trovato con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 mg/l dovrà mantenere l’alcolock per due anni. Se invece il valore supera gli 1,5 mg/l, la durata sale a tre anni. L’installazione è a totale carico del proprietario del veicolo e i costi si aggirano attorno ai 2.000 euro, cifra che include anche le spese di omologazione del dispositivo. Per chi non rispetterà questa prescrizione, sono previste sanzioni particolarmente severe: la multa può andare da 158 fino a 638 euro, accompagnata da una sospensione della patente da uno a sei mesi.
Inoltre, qualora un conducente dotato di alcolock venga sorpreso a guidare con un tasso alcolemico superiore a zero, la sanzione sarà aumentata di un terzo rispetto alle multe ordinarie per guida in stato di ebbrezza. Nel caso di manomissione o tentativo di disattivazione del dispositivo, le pene raddoppiano, sottolineando la severità con cui il legislatore intende contrastare tali comportamenti. L’introduzione obbligatoria dell’alcolock rappresenta un passo importante per l’Italia, che si allinea ad altri paesi europei dove questo sistema è già in uso da tempo con risultati positivi.
L’obiettivo è quello di abbattere il numero di incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza, fenomeno che continua a rappresentare una delle principali cause di mortalità stradale. La normativa, entrata in vigore lo scorso 14 dicembre, attende ora la pubblicazione del relativo decreto sulla Gazzetta Ufficiale per diventare pienamente operativa dal 1° luglio. Il provvedimento è parte di una più ampia riforma del Codice della Strada che introduce misure per migliorare la sicurezza stradale e la responsabilizzazione dei conducenti.
A livello europeo, l’alcolock è considerato uno strumento utile non solo per chi ha precedenti penali, ma anche per aziende e flotte di veicoli, per garantire una guida più sicura e ridurre il rischio di incidenti legati all’alcol. In Italia, la sua applicazione obbligatoria rappresenta una novità che segna un cambio di passo nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza, una piaga sociale ancora troppo diffusa.