Negli ultimi dieci anni, le allergie alimentari tra i più piccoli hanno registrato una crescita significativa soprattutto in Campania. Un incontro a Marano ha messo al centro la gestione del rischio allergico a scuola, coinvolgendo diverse realtà sanitarie e istituzionali. Il confronto ha insistito su formazione, protocolli concreti e collaborazione tra famiglie, insegnanti e medici.
Dati preoccupanti sull’aumento delle allergie alimentari in Campania
Secondo le ricerche presentate al convegno organizzato dall’Associazione Italiana Bambini Allergici e dall’Università Federico II di Napoli, i casi di allergie alimentari nei bambini sotto i quattro anni sono cresciuti del 120% in Campania nel giro di un decennio. Le fasce di età più grandi mostrano un incremento più contenuto, ma comunque rilevante, intorno al 34%. Nel complesso, l’incidenza in tutta Italia coinvolge più di 92.000 minori fino ai 14 anni. Questi numeri emergono da uno studio condotto dal Centro di Allergologia Pediatrica dell’ateneo, guidato da Roberto Berni Canani, che ha sottolineato come le scuole debbano giocare un ruolo attivo nel supporto e nella prevenzione delle reazioni allergiche.
Criticità specifiche in Campania
La crescita di queste patologie rispecchia una tendenza europea, ma la situazione campana rivela alcune criticità specifiche: tra queste la necessità di un coordinamento più stretto nelle aule scolastiche e all’interno delle strutture. Diversi fattori epidemiologici e ambientali sono allo studio, ma è evidente che il sistema di monitoraggio e prevenzione richiede nuovi strumenti.
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Gestione del bambino allergico a scuola: formazione e protocolli condivisi
L’incontro svoltosi nell’auditorium Socrate del Comune di Marano ha affrontato le strategie per migliorare il quotidiano degli studenti allergici. Il punto centrale è la formazione del personale scolastico: insegnanti, personale ausiliario e operatori sanitari devono acquisire competenze specifiche per riconoscere i sintomi e intervenire prontamente in caso di emergenza.
Durante il convegno, si è evidenziata l’urgenza di protocolli condivisi fra famiglie, insegnanti e medici. Questi accordi, stabiliti in modo chiaro e formalizzato, garantirebbero interventi più rapidi e sicuri. La comunicazione tra i vari attori coinvolti richiede tempi certi e modalità definite per evitare disguidi nel momento del bisogno.
La collaborazione prosegue con la Regione Campania e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia, che supportano la stesura e la diffusione di linee guida pratiche. A questo si aggiunge l’adesione dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, che fornirà materiali e farmaci indispensabili nelle scuole.
Il progetto regionale per la tutela degli studenti allergici
La proposta illustrata prevede un percorso strutturato, con formazione, risorse e controlli da mettere in campo nelle scuole campane. Ogni istituto riceverà armadietti di pronto soccorso equipaggiati con farmaci salvavita come l’adrenalina autoiniettabile e istruzioni dettagliate per il personale. Questo provvedimento è fondamentale per garantire interventi immediati in caso di reazione allergica grave.
Parallelamente, i corsi di aggiornamento indirizzati a tutti gli operatori scolastici rafforzano la cultura della sicurezza. Sarà inoltre favorita la collaborazione sistematica con le famiglie per aggiornamenti continui sulle condizioni di ogni bambino.
Coinvolgimento universitario e prospettive future
L’Università Federico II, attraverso la Scuola di Medicina e Chirurgia e il Centro di Allergologia, garantirà supporto tecnico e scientifico costante. Il progetto, partito da Marano, mira a un’estensione su tutto il territorio regionale, offrendo un modello replicabile anche a livello nazionale.
Lo sviluppo di questa iniziativa testimonia la volontà condivisa di proteggere i bambini in un contesto importante come quello scolastico, dove la prevenzione si traduce in maggior sicurezza e minor rischio di emergenze impreviste. Gli enti coinvolti continueranno a monitorare i risultati e ad adattare le strategie secondo le necessità rilevate nelle scuole.