Aumento dei casi di tumore del colon-retto nei giovani, strumenti per la diagnosi precoce e la prevenzione

Aumento dei casi di tumore del colon-retto nei giovani, strumenti per la diagnosi precoce e la prevenzione

Il tumore del colon-retto colpisce ogni anno circa 50 mila italiani, con un aumento tra i giovani sotto i 50 anni; la prevenzione, diagnosi precoce e terapie innovative sono fondamentali per ridurre mortalità e rischi.
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Il tumore del colon-retto, seconda causa di morte oncologica in Italia, colpisce sempre più giovani; la prevenzione, la diagnosi precoce e stili di vita sani sono fondamentali per ridurne l’impatto. - Gaeta.it

Il tumore del colon-retto resta una delle malattie oncologiche più diffuse e pericolose in Italia e nel mondo. Ogni anno circa 50 mila italiani ricevono questa diagnosi, che si posiziona al secondo posto tra le cause di cancro e mortalità oncologica. Il dato più preoccupante riguarda la crescita dei casi tra i pazienti giovani, un fenomeno che ha spinto esperti e istituzioni a promuovere campagne di sensibilizzazione e strumenti di diagnosi precoce. Contestualmente, le informazioni scientifiche sulle terapie e la prevenzione sono sempre più dettagliate, grazie ai progressi nella conoscenza genomica e biologica del tumore. A Napoli, in piazza del Plebiscito, si è svolto un evento dedicato proprio a questo tema, per far conoscere ai cittadini la possibilità di prevenire e combattere questa patologia.

La diffusione del tumore del colon-retto e la necessità di prevenzione

Il tumore del colon-retto rappresenta una patologia oncologica di rilievo sociale e sanitario, con un impatto significativo sia in termini di numero di diagnosi annuali sia di mortalità. Fortunato Ciardiello, docente di Oncologia Medica all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha sottolineato come la prevenzione primaria sia la strategia più efficace per contrastare la malattia. La prevenzione primaria mira a rimuovere le cause scatenanti del cancro, intervenendo su stili di vita e fattori di rischio. I numeri confermano l’urgenza di un intervento che non sia solo terapeutico ma soprattutto preventivo. Ogni anno in Italia circa 50 mila persone scoprono di avere un tumore del colon-retto, che resta la seconda causa di morte per cancro. È fondamentale aumentare la consapevolezza tra la popolazione per spingere a controlli regolari e adottare comportamenti che riducano le probabilità di ammalarsi.

Strumenti diagnostici per individuare la malattia in fase iniziale

Una diagnosi precoce rappresenta la chiave per migliorare la prognosi del tumore del colon-retto. Ciardiello ha illustrato alcune pratiche ormai consolidate e accessibili: la ricerca del sangue occulto nelle feci e, nei casi indicati, la pancolonscopia. Questi esami permettono di individuare il tumore quando ancora i sintomi non sono evidenti e la malattia è in uno stadio iniziale, quindi più facilmente trattabile. L’importanza della dieta mediterranea è stata ribadita come strumento di prevenzione, capace di ridurre l’incidenza del cancro grazie al suo equilibrio tra nutrienti. La conoscenza attuale offre anche una panoramica approfondita delle caratteristiche biologiche, genetiche e genomiche di questo tumore. Questo ha permesso di sviluppare terapie chirurgiche più mirate, avanzate tecniche di radioterapia e una gamma di farmaci innovativi. Tra questi, i trattamenti a bersaglio molecolare e l’immunoterapia stanno rivoluzionando la cura, contribuendo a un incremento costante della sopravvivenza.

Cambiamenti nell’età di insorgenza e l’allarme per i pazienti giovani

Negli ultimi dieci anni la fascia anagrafica coinvolta dal tumore del colon-retto si è spostata in modo preoccupante verso i giovani. Se prima l’età media di insorgenza era intorno ai 65 anni, ora si osserva un crescente numero di pazienti sotto i 50. Questo fenomeno richiede attenzione non solo da parte dei medici ma anche da parte dei governi e degli enti sanitari. La diffusione tra persone giovani sottolinea l’esigenza di promuovere una maggiore conoscenza diretta tra i cittadini, offrendo informazioni semplici ma accurate. Eventi come quello organizzato a Napoli sono fondamentali per far comprendere come modificare l’alimentazione, evitare fumo e alcol e sottoporsi a controlli periodici. L’accesso a una prevenzione efficace può abbassare i rischi e identificare la malattia in anticipo, con l’obiettivo di ridurre mortalità e complicazioni. Lo sviluppo di campagne mirate si dimostra dunque indispensabile per informare sia la popolazione generale sia le fasce più giovani, spesso meno sensibilizzate a questi temi.

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