Nel 2025, il crescente numero di diagnosi di autismo solleva allerta su una preoccupante realtà : un numero sempre maggiore di individui affetti potrebbe risultare irreperibile. Questo scenario preoccupa non solo i familiari e i caregiver, ma anche professionisti e enti che si occupano del supporto e della tutela di queste persone. La conferenza “La scomparsa e l’autismo,” organizzata a Sesto al Reghena dall’associazione Penelope, ha riunito esperti e operatori del settore per discutere delle migliori pratiche nella ricerca delle persone autistiche disperse.
Il problema della scomparsa delle persone con autismo
Uno degli aspetti più complessi riguardanti le persone con autismo è la loro modalità di interazione con l’ambiente. Spesso, in situazioni di incertezza o stress, queste persone tendono ad allontanarsi piuttosto che a chiedere aiuto. Questo comportamento porta a un aumento della difficoltà nella loro localizzazione e nel ripristino della sicurezza. Federica Obizzi, avvocata e presidente di Penelope Fvg, ha evidenziato che questa percezione alterata delle situazioni di pericolo entra in gioco quando un individuo autistico si trova in una condizione di smarrimento. L’allontanamento piuttosto che la ricerca di assistenza rende le operazioni di ricerca particolarmente delicate e complesse.
Le statistiche recenti mostrano un incremento significativo dei casi di autismo. Questo porta a interrogativi su come garantire la sicurezza di queste persone. La conferenza ha cercato di affrontare domande cruciali: Come possiamo preparare le persone autistiche a situazioni di emergenza? Quali strumenti e pratiche possono rendere le operazioni di ricerca più efficaci? La partecipazione di esperti del settore ha consentito uno scambio proficuo di idee e strategie, cruciali in questo ambito.
Esperti a confronto: best practices per la ricerca
All’evento di Sesto al Reghena hanno preso parte figure di spicco, tra cui Roberto Keller, responsabile del Centro regionale Disturbi Spettro Autistico in età adulta di Torino, e Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope. Gli interventi si sono concentrati su protocolli e modalità operative utili per la ricerca di persone scomparse.
Uno degli argomenti più dibattuti è stato l’utilizzo di unità cinofile nel processo di ricerca. Obizzi ha sottolineato l’importanza di applicare protocolli già utilizzati in altri contesti, in modo da ridurre eventuali traumi e spaventi nei soggetti autistici. Questa metodologia potrebbe svolgere un ruolo essenziale nel migliorare l’approccio alla ricerca, dato che i cani addestrati possono rilevare la presenza di una persona scomparsa senza creare panico. L’implementazione di tali pratiche mira a ottimizzare la risposta dei soccorsi e a favorire il reinserimento sereno dell’individuo nell’ambiente.
Collaborazione tra enti e organizzazioni: un’alleanza necessaria
Un altro punto chiave emerso durante la conferenza è l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e associazioni locali. La Protezione Civile regionale, Progettoautismo Fvg e i vigili del fuoco hanno tutti espresso la volontà di lavorare in sinergia per migliorare l’efficacia delle strategie di ricerca. È essenziale che celebri pratiche e conoscenze acquisite vengano condivise per garantire una rete di supporto robusta per le persone autistiche.
La conferenza ha rappresentato un passo significativo verso la creazione di protocolli condivisi, che non solo facilitano le operazioni di soccorso, ma anche l’educazione e la preparazione dei soggetti autistici. Le discussioni hanno rivelato il valore di informare e formare le comunità su come affrontare situazioni di emergenza. Il coinvolgimento attivo delle persone con autismo e delle loro famiglie è fondamentale per costruire un ambiente di sicurezza e supporto.
In questo contesto, l’incontro a Sesto al Reghena offre una speranza concreta: dare voce a problematiche complesse, sensibilizzare l’opinione pubblica e lavorare insieme per sviluppare pratiche efficaci e rispettose, capace di rispondere adeguatamente ai bisogni delle persone autistiche e delle loro famiglie.