Aumentano i prezzi del gas in italia nel secondo semestre 2024: dati eurostat mostrano il terzo costo più alto in ue

Aumentano i prezzi del gas in italia nel secondo semestre 2024: dati eurostat mostrano il terzo costo più alto in ue

Eurostat segnala un aumento dei prezzi del gas domestico nell’Unione europea nel secondo semestre 2024, con l’Italia al terzo posto dopo Svezia e Paesi Bassi, mentre Ungheria, Croazia e Romania registrano i costi più bassi.
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Secondo Eurostat, nella seconda metà del 2024 i prezzi del gas domestico sono aumentati in tutta l'UE, con l'Italia al terzo posto per costi più elevati, causati da maggiori tasse e instabilità delle forniture energetiche. - Gaeta.it

L’ultimo rapporto di eurostat rivela un aumento significativo dei prezzi del gas per uso domestico nell’Unione europea nella seconda metà del 2024. Tra i paesi europei, italia si posiziona al terzo posto per costi più elevati, con tariffe che si avvicinano a quelle di svezia e paesi bassi. Questo incremento segna un’inversione rispetto al periodo precedente, durante il quale i prezzi si erano stabilizzati dopo il forte impatto iniziale della crisi energetica legata al conflitto ucraino.

La situazione dei prezzi del gas in italia nel secondo semestre del 2024

Nel secondo semestre del 2024, il costo del gas per uso domestico in italia ha raggiunto i 15,86 euro ogni 100 kWh. Questa cifra rende il nostro paese il terzo in tutta l’unione europea per il prezzo più alto, posizionandosi subito dopo la svezia che segna 18,93 euro e i paesi bassi con 16,71 euro. La crescita registra un rialzo rispetto alla prima metà dello stesso anno e si discosta nettamente dai livelli più bassi osservati in altri paesi.

L’aumento ha suscitato diverse preoccupazioni, soprattutto perché coincide con la fine delle misure di alleggerimento adottate durante la fase più acuta della crisi energetica iniziata nel 2022. Nel dettaglio, molte famiglie italiane hanno dovuto affrontare tariffe che superano la media europea, aggravando la spesa domestica e mettendo in luce la vulnerabilità del sistema energetico nazionale di fronte alle oscillazioni del mercato internazionale.

L’andamento generale in europa

Nel semestre che va da luglio a dicembre 2024, eurostat ha misurato un prezzo medio europeo di 12,33 euro per 100 kWh, considerando le tasse incluse. Questo dato rappresenta un passo indietro rispetto al primo semestre, che aveva visto un costo medio di 11,04 euro per 100 kWh. L’ufficio statistico dell’ue ha sottolineato che si tratta del valore più elevato dalla prima raccolta dati ufficiale, avvenuta nel 2008.

L’incremento generale è stato determinato soprattutto dall’aumento delle imposte in diversi paesi dell’ue. Molti governi hanno ridotto o abolito le agevolazioni introdotte nei due anni precedenti per attenuare l’impatto della crisi causata dall’invasione russa dell’ucraina. Il mutato scenario geopolitico e le oscillazioni sulle forniture energetiche hanno influito anche sui livelli di domanda e offerta, contribuendo così ad aumentare ulteriormente i prezzi.

Confronti regionali: paesi con i prezzi più bassi nel secondo semestre 2024

Non tutti i paesi europei hanno subito lo stesso incremento nei costi del gas. Ungheria, croazia e romania si distinguono per i prezzi più bassi registrati nel secondo semestre 2024. In un periodo segnato da forti aumenti a livello continentale, questi paesi hanno mantenuto le tariffe rispettivamente a 3,20 euro, 4,60 euro e 5,40 euro per 100 kWh.

Questi valori così contenuti riflettono politiche energetiche e fiscali diverse rispetto a quelle adottate in italia e in altri stati dell’ue con prezzi elevati. Ad esempio, la persistenza di sussidi e interventi pubblici in queste nazioni ha consentito di garantire maggiore accessibilità al gas per le famiglie meno abbienti, evitando impatti maggiori sul bilancio domestico. Rimane comunque la sfida di bilanciare tali misure con la sostenibilità a lungo termine e le condizioni di mercato in continuo cambiamento.

Le cause principali dell’aumento dei prezzi domestici del gas

Tra i fattori che hanno portato all’aumento dei costi del gas per uso domestico si segnalano in primo luogo l’impatto delle tasse. La rimozione delle agevolazioni ha aumentato il peso fiscale sul prezzo finale, incidendo in modo rilevante sulle bollette. Inoltre, l’instabilità degli approvvigionamenti energetici dovuta ai contrasti geopolitici ha influito sulle fluttuazioni del mercato.

La guerra in ucraina, iniziata nel 2022, ha scompaginato l’equilibrio tra domanda e offerta sulle forniture di gas, con conseguenze dirette sui prezzi. Dopo una fase di picco che ha portato a costi elevati, nella prima parte del 2024 si era assistito a un leggero abbassamento. Quel trend però si è interrotto nella seconda metà dell’anno, segnalando un ritorno della pressione sui consumatori europei.

L’italia, per la composizione del proprio mix energetico e la dipendenza da fornitori esterni, ha pagato un prezzo elevato in questa crisi. Le dinamiche fiscali e di mercato hanno reso il gas sempre più costoso per chi usa questa risorsa ogni giorno nelle proprie abitazioni. L’effetto sul bilancio familiare si è fatto sentire, spingendo anche verso una maggiore attenzione al risparmio energetico e all’uso di fonti alternative.

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