Audizioni in prefettura a napoli: sindaci dei campi flegrei mettono in luce criticità nella gestione del bradisismo

Audizioni in prefettura a napoli: sindaci dei campi flegrei mettono in luce criticità nella gestione del bradisismo

I sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli chiedono più poteri, risorse e semplificazioni burocratiche per gestire il bradisismo nei Campi Flegrei, mentre la Commissione parlamentare valuta interventi urgenti.
Audizioni In Prefettura A Napo Audizioni In Prefettura A Napo
Le audizioni in prefettura a Napoli hanno evidenziato le sfide nella gestione del bradisismo nei Campi Flegrei, con sindaci che chiedono più poteri, risorse e semplificazioni burocratiche per migliorare la sicurezza e la risposta alle emergenze. - Gaeta.it

La questione del bradisismo nei Campi Flegrei è tornata al centro dell’attenzione durante le audizioni in prefettura a Napoli, dove i sindaci delle città coinvolte hanno esposto i problemi più urgenti alla Commissione parlamentare sul rischio sismico e idrogeologico. Le discussioni si sono concentrate sulle difficoltà pratiche nella gestione della crisi, con riflessioni sulle norme, i fondi e la burocrazia. Le istanze dei primi cittadini sono arrivate a chi potrebbe intervenire per accelerare le procedure e migliorare la sicurezza delle comunità.

L’appello dei sindaci per maggiori poteri e risorse

In apertura, è stato sottolineato come dare più poteri ai sindaci potrebbe velocizzare gli interventi in caso di emergenza. Il sindaco di Napoli, Gartano Manfredi, ha ricordato quanto sia importante intervenire rapidamente senza attendere lungaggini burocratiche che spesso rallentano la risposta alle minacce del bradisismo. Questo tema è stato sottolineato anche da Gianpiero Zinzi, membro della Commissione parlamentare, che ha fatto un quadro sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra Governo e amministrazioni locali. Zinzi ha riportato l’esperienza positiva di Pozzuoli, dove il sindaco è riuscito a dialogare direttamente con il ministro Salvini per risolvere problemi urgenti legati alle vie di fuga dalla città.

La richiesta di maggiori risorse economiche e umane torna con forza nelle parole dei primi cittadini. L’impegno del Governo si traduce già in interventi, come nel caso di Ischia, dove oltre 100 opere sono state realizzate per contrastare i problemi idrogeologici, ma rimane ancora tanto da fare quasi 110 interventi sono ancora da completare.

Le tensioni e le criticità emerse durante le audizioni

Non mancano le critiche, soprattutto sulla gestione dei fondi e la lentezza burocratica. Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde ha evidenziato un disaccordo nei confronti dei decreti attuali, giudicati insufficienti perché ignorano molte richieste dei sindaci sul territorio. Borrelli ha anche denunciato l’assenza del ministro Musumeci dalla Campania, che complica il dialogo istituzionale con questa regione delicata.

Un altro problema segnalato riguarda la scarsa partecipazione dei cittadini alle prove di evacuazione, fondamentali per la sicurezza in caso di crisi bradisismica. La commissione ha convenuto sulla necessità di promuovere la partecipazione della popolazione, spesso disinteressata o impreparata ad affrontare queste attività.

Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha confermato che è in atto un monitoraggio dettagliato della situazione, attraverso decreti legge che cercano di tutelare le persone esposte ai rischi. Il dialogo con i territori resta un punto fermo di questa strategia, anche se le difficoltà permangono.

Le richieste specifiche dei sindaci di pozzuoli, napoli e bacoli

Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha espresso apprezzamento per il confronto con le istituzioni nazionali, ma ha insistito sull’urgenza di proroghe per i tecnici coinvolti nelle attività di emergenza. Il mandato iniziale di 24 mesi, infatti, scade presto e senza il loro lavoro la gestione del rischio rischia di perdere slancio.

Manfredi da Napoli ha invece posto l’accento sulle complicazioni causate dai piccoli abusi edilizi, spesso insufficienti a causare danni ma in grado di bloccare l’accesso ai fondi per la messa in sicurezza degli edifici. Serve, secondo lui, un intervento normativo chiaro che semplifichi le procedure, permettendo ai Comuni di intervenire tempestivamente.

Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, infine, ha puntato il dito sull’assenza del Governo dopo un primo periodo di collaborazione, evidenziando come molte proposte recenti ignorino le richieste locali. La carenza di personale comunale è uno dei problemi più gravi, con molti dipendenti non stabilizzati e senza prospettive di rinnovo, una situazione destinata a peggiorare il supporto alle misure di emergenza.

Un quadro complesso tra interventi, ristrettezze e necessità di confronto

In queste audizioni a Napoli è emerso un quadro definito ma teso, dove ogni istituzione coinvolta cerca di portare soluzioni, ma si scontra con ostacoli concreti. Le difficoltà burocratiche, la scarsità di risorse, i vincoli normativi e la carenza di personale si intrecciano complicando la gestione quotidiana della crisi del bradisismo. L’apertura al dialogo tra sindaci e Commissione parlamentare mostra la volontà di avanzare, ma l’attenzione resta alta per seguire gli sviluppi e capire se gli impegni presi si tradurranno in azioni concrete.

Change privacy settings
×