Questa mattina, la storica sede di Palazzo Te a Mantova è stata teatro di una controversa protesta da parte di cinque attivisti del gruppo Ribellione Animale. Durante una mostra interamente dedicata a Picasso, intitolata “Picasso poesia e salvezza“, un gesto provocatorio ha attirato l’attenzione dei presenti. Gli attivisti hanno imbrattato con escrementi una teca contenente l’opera “Femme couchée lisant” , esprimendo il loro dissenso nei confronti dell’azienda zootecnica Levoni, associata alla Fondazione Palazzo Te.
La protesta e le conseguenze immediate
Il clamoroso atto di vandalismo ha avuto luogo poco dopo l’apertura della mostra. Gli attivisti, tre ragazze e due ragazzi, residenti in parte a Mantova e in parte in altre province, hanno subito attirato l’attenzione del personale di Palazzo Te, che è intervenuto tempestivamente per fermarli. Una volta bloccati, il personale ha allertato i carabinieri, i quali hanno condotto i cinque attivisti in caserma per procedere all’identificazione.
L’azione ha comportato anche la temporanea chiusura della mostra: il museo è rimasto chiuso per circa un’ora e mezza, prima di riaprire in tarda mattinata, permettendo ai visitatori di continuare a fruire dell’esposizione. Fortunatamente, l’opera di Picasso non ha subito danni, permettendo così il proseguimento della mostra come programmato.
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La rivendicazione del gesto
In un post pubblicato sui social media, il gruppo Ribellione Animale ha rivendicato l’azione dimostrativa. Hanno spiegato che il loro gesto era mirato a denunciare la presenza dell’azienda Levoni tra i membri della Fondazione Palazzo Te, che collabora con il Comune di Mantova nell’organizzazione di eventi culturali. La scritta esposta su uno striscione recitava “Levoni fuori dalla cultura“, sottolineando l’intenzione del gruppo di mettere in discussione le connessioni tra cultura e industria zootecnica.
Gli attivisti, attraverso questo gesto controverso, intendono porre l’accento sulle pratiche della zootecnia e sull’implicazione etica legata ai rapporti tra cultura, arte e aziende operanti in settori che, secondo il loro punto di vista, non rispettano il benessere animale.
Le reazioni da parte del pubblico e delle autorità
L’azione ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico di Palazzo Te e le autorità locali. Mentre alcuni hanno espresso solidarietà verso il movimenti animalista, altri hanno condannato l’atto di vandalismo, sostenendo che la cultura e l’arte debbano essere rispettate e non oggetto di simili provocazioni. Le autorità hanno anche messo in guardia su possibili impatti che tali azioni potrebbero avere sulla reputazione degli eventi culturali locali, essenziali per la promozione del territorio.
Contemporaneamente, il dibattito sulla moralità di associare lo sviluppo culturale ad aziende con pratiche contestabili è riemerso, ponendo interrogativi sulla responsabilità sociale delle fondazioni culturali. Questo avvenimento ha messo in luce il delicato equilibrio tra diritti degli animali e il sostegno a iniziative culturali, invitando la comunità a riflettere su questi temi di rilevanza sociale.