Attacco missilistico iraniano colpisce tel aviv e il nord di israele con gravi danni e feriti

Attacco missilistico iraniano colpisce tel aviv e il nord di israele con gravi danni e feriti

Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, Israele è stato colpito da missili balistici lanciati dall’Iran, con gravi danni a Tel Aviv, Gush Dan e Petah Tikva; soccorsi attivi e condizioni critiche per un bambino ferito.
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Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, Israele è stato colpito da missili balistici iraniani, causando gravi danni a Tel Aviv e altre aree, numerosi feriti e un'intensa risposta dei soccorsi. - Gaeta.it

Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, Israele è stato colpito da una serie di missili balistici lanciati dall’Iran. I razzi hanno preso di mira il distretto centrale del paese, con particolare attenzione a Tel Aviv e alle aree del nord. Le conseguenze sono state pesanti, con numerosi feriti e danni estesi in diverse zone urbane e residenziali. Soccorritori e servizi di emergenza sono intervenuti immediatamente per gestire la situazione.

Danni gravissimi e interventi di soccorso nel distretto centrale di israele

Il bombardamento ha causato distruzioni significative nella regione del Gush Dan, l’area metropolitana attorno a Tel Aviv. Due grattacieli residenziali sono stati colpiti in modo diretto, provocando il crollo di parti degli edifici e il conseguente intrappolamento di residenti all’interno. Squadre di soccorso, otto in totale, si sono subito mobilitate per effettuare operazioni di ricerca e salvataggio, lavorando senza sosta per estrarre le persone rimaste sepolte sotto macerie o all’interno delle abitazioni danneggiate.

Nel centro della città, una nube di fumo denso si è alzata visibile da diverse zone, mentre le sirene delle ambulanze del Maghen David Adom si sentivano a intermittenza. L’evacuazione delle aree colpite ha coinvolto centinaia di residenti, con un focus particolare sulla sicurezza e la gestione dell’ordine pubblico durante le operazioni di soccorso.

Condizioni critiche del bambino ferito nel gush dan e altri feriti

Tra i feriti si segnala un bambino di 10 anni, che versa in condizioni critiche dopo essere rimasto coinvolto nell’esplosione di un missile nel Gush Dan. Eli Bin, direttore del servizio ambulanze, ha confermato la gravità del quadro clinico, sottolineando “l’impegno dei medici per stabilizzare il piccolo”. I centri ospedalieri nei dintorni hanno attivato prontamente le unità di emergenza, predisponendo posti letto per accogliere i feriti di guerra derivanti dall’attacco.

Decine di persone hanno riportato lesioni di vario tipo, soprattutto tra abitanti delle zone centrali e del nord di Israele. Le ambulanze hanno lavorato ininterrottamente per trasportare i feriti nelle strutture sanitarie. Alcune ferite, anche se meno gravi, richiederanno comunque osservazione e periodi di recupero.

Incendi e danni infrastrutturali a petah tikva e altre località

Un edificio a Petah Tikva, situata nel centro di Israele, è stato colpito da un missile e ha preso fuoco. Le fiamme si sono propagate nell’immobile, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio ed evitare ulteriori danni. Le autorità locali hanno emesso ordinanze per la chiusura temporanea di alcune strade, agevolando il lavoro di sicurezza e prevenzione dei rischi.

Il lancio di missili non ha risparmiato neanche altre località del nord del paese, dove si registrano danni anche a infrastrutture civili. Sono in corso valutazioni tecniche per stabilire l’entità delle lesioni agli impianti e le eventuali ripercussioni sulla vita quotidiana degli abitanti locali.

Reazione immediata dei soccorsi e clima di allerta in israele

I servizi di emergenza di Israele hanno dato prova di rapidità nel rispondere all’attacco iraniano. In tempi brevi sono state attivate tutte le procedure per la gestione di crisi legate a eventi bellici, con l’invio di squadre in ogni zona colpita. Le autorità hanno innalzato il livello di allarme nazionale, mantenendo attivi gli apparati di difesa e sorveglianza per prevenire ulteriori attacchi.

Gli ospedali si sono adeguati a un’affluenza improvvisa di feriti, mentre le forze dell’ordine hanno lavorato per garantire la sicurezza nei quartieri più disagiati dall’attacco. La popolazione ha assistito a una nuova ondata di emergenza che ha toccato il cuore di Israele e i suoi centri principali, soprattutto Tel Aviv che non aveva visto eventi simili da tempo.

L’attacco conferma la tensione in corso nella regione, con implicazioni importanti per la stabilità locale e internazionale. Il lavoro delle squadre di soccorso prosegue senza sosta per far fronte alle conseguenze dell’attacco notturno.

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