Asta a Dallas con cimeli storici del cinema: macchina da scrivere di the squaw man e tavole di i dieci comandamenti

Asta a Dallas con cimeli storici del cinema: macchina da scrivere di the squaw man e tavole di i dieci comandamenti

Heritage Auctions di Dallas mette all’asta oggetti storici del cinema hollywoodiano, tra cui la macchina da scrivere Underwood No. 5 di Cecil B. DeMille e le tavole in granito de I dieci comandamenti.
Asta A Dallas Con Cimeli Stori Asta A Dallas Con Cimeli Stori
Heritage Auctions di Dallas mette all’asta oggetti storici legati a Cecil B. DeMille e alla nascita di Hollywood, tra cui la macchina da scrivere usata per il primo lungometraggio hollywoodiano e le autentiche tavole in granito dal film "I dieci comandamenti". - Gaeta.it

Oggi, martedì 15 luglio, la casa d’aste Heritage Auctions di Dallas apre una vendita dedicata a oggetti che raccontano la nascita del cinema hollywoodiano. La collezione proviene dall’archivio personale di Cecil B. DeMille, uno dei registi e produttori più noti del cinema americano. Tra i pezzi in evidenza spiccano la macchina da scrivere Underwood No. 5 legata al primo film girato a Hollywood e una coppia di tavole in granito dal set del kolossal biblico I dieci comandamenti.

La macchina da scrivere di the squaw man, il primo lungometraggio hollywoodiano

La Underwood No. 5 in asta non è una semplice macchina da scrivere. Rappresenta l’inizio dei grandi studi di Hollywood. DeMille la usò per redigere lo scenario di The Squaw Man, primo film diretto da lui e primo lungometraggio prodotto nella storica zona di produzione cinematografica californiana. Il soggetto del film nacque quasi per caso, scritto a mano durante un viaggio in treno da New York a Los Angeles insieme a Oscar Apfel. Solo successivamente venne trascritto sulla macchina da scrivere ora in vendita.

Un legame con stella stray

Il modello in metallo nero, con dettagli dorati, ha una storia che lo lega a Stella Stray, dattilografa e contabile di DeMille. Fu lei a cederlo al regista nel dicembre 1913, poco prima dell’inizio delle riprese. L’oggetto mantiene il fascino autentico degli strumenti utilizzati nella prima fase dell’industria cinematografica. Quella macchina ha segnato l’avvio di una nuova epoca, quando Hollywood cominciò a essere sinonimo di film e celebrità. Un vero documento, fatto di metallo e carta, della meticolosa preparazione che precedeva i primi ciak.

Oggi si tratta di un bene raro, visto che pochi oggetti di scena o di lavorazione risalgono a quel periodo. La macchina è uno dei pochissimi strumenti di lavoro originali di quegli anni, capace di raccontare un pezzo di storia culturale americana e internazionale. Chi la acquisterà entrerà in possesso di un artefatto che testimonia il passaggio dallo scritto a mano al testo digitalizzato ante litteram, in un mondo dove il cinema cominciava a diventare la grande industria che conosciamo.

Le tavole in granito di i dieci comandamenti: un pezzo biblico sul set

Tra i lotti proposti spiccano anche due tavole in granito rosso, simili a quelle impugnate da Charlton Heston nel ruolo di Mosè ne I dieci comandamenti, il famoso film del 1956 diretto proprio da DeMille. Questi oggetti non sono semplici copie leggere di scena; pesano circa 14,5 chili ciascuna e sono state scolpite in vero granito rosso proveniente dal Monte Sinai. Questo dettaglio ha dato al regista un valore storico e simbolico più pregnante.

La cura per i dettagli storici

Il procedimento di realizzazione fu curato con attenzione. DeMille coinvolse l’Oriental Institute dell’Università di Chicago per garantire autenticità storica e accuratezza nella riproduzione. Il professor Ralph Marcus, esperto in filologia biblica, contribuì con la traduzione dei Dieci Comandamenti in antico alfabeto cananaico, quello che si ipotizza fosse in uso nell’epoca di Mosè. Questi dettagli dimostrano la volontà di conferire peso e senso alle scelte artistiche oltre l’aspetto visivo.

A completare il pacchetto, una teca realizzata su misura in legno proteggeva e valorizzava queste tavole, pensata dallo stesso DeMille per l’esposizione in contesti promozionali o museali. La presenza di un contenitore dedicato sottolinea come fossero considerate pietre miliari del set, non soltanto oggetti di scena ma veri elementi iconografici. Pesanti e solide, queste tavole rappresentano un collegamento concreto tra l’arte cinematografica e la storia antica che il film ricostruiva.

Al momento, questi cimeli aspettano un nuovo proprietario che li valorizzi sia come pezzi di cinema sia come reperti legati a un evento storico e culturale di rilievo. Le aste come quella di Dallas offrono occasioni uniche per recuperare tracce materiali di momenti che hanno segnato lo sviluppo di un racconto visivo condiviso in tutto il mondo.

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