Un fisioterapista di 40 anni della bassa modenese, processato per violenza sessuale aggravata su una paziente durante una seduta del maggio 2021, è stato assolto dal tribunale di Modena. Le accuse riguardavano presunti abusi avvenuti nel corso di trattamenti per problemi di cervicale richiesti dalla donna, ma il giudice ha accolto la richiesta di assoluzione della pubblica accusa.
Il caso portato in tribunale a Modena
Il procedimento è partito dopo la denuncia della vittima, una donna di 30 anni, presentata con il sostegno del proprio avvocato e della famiglia. La paziente si era rivolta al fisioterapista su consiglio di un amico, prenotando più sedute per trattare disturbi cervicali. Nel corso della seduta contestata, che risale a maggio 2021, ha raccontato di aver subito molestie.
La denuncia ha fatto scattare il rinvio a giudizio nel gennaio di due anni fa. L’accusa si basava su violenza sessuale aggravata dall’abuso del rapporto professionale, riferendo che gli abusi erano avvenuti proprio durante la prestazione lavorativa. La posizione del fisioterapista, difeso dagli avvocati Maria Giulia Longhi e Maria Luisa Caliendi del foro di Bologna, si è quindi trovata al centro di un procedimento complesso con diverse udienze a Modena.
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Sviluppo del processo e prove presentate
Nel corso dei quasi due anni di dibattimento in tribunale, la difesa ha portato diverse testimonianze a favore del fisioterapista. Sono stati ascoltati altri pazienti del professionista, i quali hanno riferito esperienze di sedute senza alcun episodio anomalo. Due consulenti nominati dalla difesa hanno poi valutato le circostanze contestate, mettendo in discussione le accuse.
La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Francesca Graziano, ha chiesto l’assoluzione considerando insufficienti le prove contro l’imputato. Dall’altro lato, la parte civile ha invece chiesto una condanna con una richiesta di risarcimento danni di 50mila euro.
Il giudice, chiusa la fase dibattimentale, ha giudicato i fatti alla luce delle testimonianze raccolte e delle evidenze, decidendo per l’assoluzione totale del fisioterapista. C’è stata una settimana di attenta valutazione prima della sentenza definitiva.
Importanza della sentenza e tempi di motivazione
Nonostante la fase finale del processo si sia chiusa con l’assoluzione, i giudici si sono presi 90 giorni per depositare le motivazioni. Questo è un passaggio formale che permette di spiegare nel dettaglio le ragioni della decisione, soprattutto in casi che coinvolgono accuse gravi come la violenza sessuale.
Pesi e riflessi della sentenza
La sentenza ha un peso rilevante non solo per il diretto interessato, che potrà tornare a svolgere la professione senza sospetti di questo tipo, ma anche per la giustizia locale, che ha gestito un caso delicato sul tema della sicurezza nelle cure mediche e della tutela dei pazienti.
La vicenda resta un episodio importante nella cronaca giudiziaria modenese del 2025, riflettendo un’attenzione crescente da parte delle autorità verso gli abusi in ambito sanitario. Il procedimento giudiziario ha dimostrato l’importanza di un equilibrio tra tutela della vittima e garanzia di un equo giudizio per gli imputati.