L’apertura dello stabilimento balneare A-Mare ad Alghero ha attirato l’attenzione politica locale per la partecipazione dell’assessore regionale Antonio Piu, esponente di Alleanza Verdi Sinistra. L’evento rappresenta un momento significativo, anche per il suo impatto sul dibattito tra forze politiche locali riguardo l’uso del territorio e la gestione degli spazi naturali. Il gesto dell’assessore ha innescato commenti da parte di varie formazioni politiche, che evidenziano divisioni di vedute rispetto all’imprenditoria privata e all’ambiente nella zona.
La partecipazione di antonio piu all’inaugurazione di a-mare e la svolta nella posizione politica
Il 2025 segna un cambiamento nel ruolo dell’assessore regionale Antonio Piu, che ha preso parte alla cerimonia di apertura dello stabilimento balneare A-Mare ad Alghero, tagliando il nastro e posando per le foto ufficiali. Questo gesto ha attirato l’attenzione soprattutto perché l’assessore è noto per il suo impegno nell’ambito della sinistra ambientalista, zona politica che in passato aveva espresso critiche dure verso lo stesso progetto A-Mare. Il coinvolgimento diretto di Piu ha sorpreso alcune forze politiche, che ne hanno colto un cambio di rotta, visto come un avvicinamento a modelli di impresa privata che prendono in carico la tutela del contesto naturale.
Il coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi, insieme a Prima Alghero e Forza Italia, ha commentato l’evento rilevando positivamente la scelta di Piu di affiancare l’iniziativa privata. Le formazioni politiche sottolineano come il modello imprenditoriale di A-Mare sembri coniugare rispetto per l’ambiente con qualità e gestione attenta, elementi che hanno finora mancato in altre esperienze nella zona. Questa partecipazione viene vista come un segnale significativo, anche per i riflessi che potrebbe avere sul sistema turistico locale.
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Il progetto A-Mare non è stato accolto in modo unanime sin dall’inizio. Sul versante della sinistra ambientalista, che in Sardegna fa riferimento anche all’assessore Piu e al sindaco di Alghero Mario Cacciotto, sono state molte le denunce contro l’opera, definite come uno “scempio ambientale”. Preoccupazioni principali riguardavano la “privatizzazione della scogliera” e l’intervento ritenuto “invasivo”, soprattutto perché collocato in un’area sottoposta a tutela ambientale.
Tra i critici più vocali si contavano il consigliere regionale Valdo Di Nolfo e associazioni locali come Punta Giglio Libera e Gruppo d’Intervento Giuridico. Questi gruppi avevano avviato una vera e propria battaglia contro i lavori, denunciando i rischi per l’ecosistema marino e per il paesaggio costiero. La situazione ha portato a un acceso confronto tra ambientalisti e imprenditori, con la politica al centro di questo scontro.
Le valutazioni ambientali e giuridiche erano state sollevate come elementi chiave per bloccare o quantomeno rallentare il progetto, visto come un possibile precedente per altri interventi sul litorale. La questione ha assunto un rilievo locale ma anche regionale, dato che avrebbe potuto modificare le modalità di gestione delle aree protette in Sardegna.
La reazione politica alla nuova posizione di piu e le implicazioni per il turismo a alghero
L’ingresso di Antonio Piu all’evento ha provocato un’immediata reazione delle forze politiche che fino a poco tempo fa contestavano A-Mare. Il cambiamento di posizione dell’assessore, ora “sorridente e ben allineato” con l’iniziativa privata, ha sollevato interrogativi sul percorso politico della sua area, Alleanza Verdi Sinistra.
Alcuni osservatori hanno notato come la partecipazione di un esponente della giunta regionale al taglio del nastro rappresenti un gesto inedito, che potrebbe essere interpretato come l’avvio di una nuova fase, forse anche di carattere elettorale. I gruppi che si opponevano al progetto hanno sottolineato l’inopportunità del gesto, evidenziando una possibile discordanza con le posizioni ufficiali precedenti. L’evento segna però, senza dubbio, una presa d’atto di un diverso approccio verso le iniziative imprenditoriali sul turismo, anche se rimangono punti di tensione sul rispetto ambientale.
Apprezzamenti e prospettive per alghero
Parallelamente, le forze politiche che sostengono il progetto e l’impresa privata hanno espresso apprezzamento per l’operato degli imprenditori di A-Mare. La struttura viene vista come un luogo capace di dare impulso all’attività turistica, creando spazi di incontro che mancano nella città. Hanno ricordato le difficoltà incontrate, da attribuire in parte alle opposizioni politiche, e la volontà di costruire iniziative rispettose dell’ambiente che possano valorizzare il patrimonio naturale di Alghero.
La situazione riflette i contrasti attuali nel modello di sviluppo turistico della città, dove si intrecciano economia, tutela del territorio, e dinamiche politiche. Sarà interessante osservare come questa svolta possa influire sulle future scelte amministrative e sulla gestione degli spazi pubblici e privati lungo la costa algherese.