L’assegno di inclusione, misura di sostegno economico introdotta a dicembre 2023 per aiutare le famiglie in difficoltà, sta per terminare per circa 400mila nuclei familiari italiani. Per questi beneficiari, che hanno iniziato a ricevere il pagamento da gennaio 2024, la durata massima prevista è di 18 mesi, con la prossima scadenza fissata per fine giugno 2025. Ora si apre la fase di sospensione prima del possibile rinnovo, che dipende dal mantenimento dei requisiti stabiliti dall’Inps.
Scadenza e sospensione dell’assegno di inclusione
Per poco più di 400mila famiglie, ovvero oltre 900mila persone, l’ultima rata dell’assegno di inclusione sarà accreditata venerdì 27 giugno 2025. Questo pagamento rappresenta la conclusione del primo ciclo di erogazione iniziato a gennaio 2024, che dura appunto 18 mesi. Al termine di questo periodo il sostegno economico non viene interrotto immediatamente, ma si passa a una sospensione obbligatoria di un mese. Durante questa pausa, la carta elettronica sulla quale è versato l’assegno resta attiva ma non riceve versamenti.
Fase di verifica dei requisiti
Questa fase serve proprio a garantire un controllo più accurato sui requisiti di accesso, per poi assicurare eventuali rinnovi del beneficio per ulteriori periodi. L’Inps verifica quindi la situazione di ogni nucleo familiare, assicurandosi che restino valide le condizioni di bisogno e compatibilità con le norme vigenti. Solo chi conferma i requisiti potrà ottenere un nuovo periodo di pagamento, che però partirà sempre dopo lo stop di un mese.
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Modalità e tempi per fare domanda di rinnovo
Per coloro che vogliono richiedere il rinnovo dell’assegno di inclusione la finestra per presentare la domanda si apre il primo luglio 2025. Il nuovo ciclo di riconoscimento può avvenire a partire dal mese successivo, quindi agosto, oppure al massimo da settembre. Nel caso in cui il rinnovo venga approvato con ritardo, l’Inps accantona gli arretrati maturati ma non ancora versati.
La domanda può essere inoltrata in diversi modi: direttamente online tramite il sito ufficiale dell’Inps, oppure con l’assistenza di patronati o centri di assistenza fiscale . Queste opzioni rendono più semplice l’accesso anche per chi ha difficoltà con le procedure digitali o non ha dimestichezza con le pratiche burocratiche. È fondamentale muoversi tempestivamente per evitare vuoti nell’erogazione del beneficio.
Numeri e distribuzione territoriale dei beneficiari nel 2025
Secondo l’ultimo report pubblicato dall’Inps al 31 dicembre 2024, i nuclei familiari che beneficiano dell’assegno di inclusione sono quasi 760mila, coinvolgendo in totale circa 1,82 milioni di persone. L’importo medio mensile del sostegno erogato si attesta intorno ai 620 euro, variabile naturalmente in base ai componenti del nucleo e alla situazione economica specifica.
Concentrazione geografica
Le regioni meridionali dell’Italia mostrano una maggiore concentrazione di beneficiari, una tendenza che segue quella registrata con il precedente strumento, il Reddito di cittadinanza, oggi sostituito proprio dall’assegno di inclusione. Qui le condizioni economiche più complesse hanno fatto sì che più famiglie accedessero al sostegno, ricevendolo continuamente fino ai limiti di durata stabiliti dalla normativa.
Caratteristiche tecniche dell’erogazione del beneficio
Il sostegno economico viene erogato mediante una carta elettronica posta in capo al nucleo familiare beneficiario. Tale carta permette un controllo diretto e sicuro dell’assegno, evitando ritardi o complicazioni negli accrediti mensili. La durata del beneficio è fissata in 18 mesi continuativi, ma può essere rinnovata qualora i destinatari mantengano i requisiti necessari, anche se solo dopo un periodo di sospensione di un mese.
Il rinnovo avviene con cicli di 12 mesi alla volta, con la medesima pausa obbligatoria tra un ciclo e l’altro. Questo schema di erogazione permette di monitorare costantemente le condizioni delle famiglie senza bloccare completamente l’accesso al sostegno in caso di necessità. Va ricordato che ogni rinnovo segue le stesse regole, compresa la sospensione mensile.