Assalto al Quarticciolo: la lotta contro il degrado e la criminalità a Roma

Assalto al Quarticciolo: la lotta contro il degrado e la criminalità a Roma

Il Prefetto Giannini presenta un piano per affrontare il degrado e le occupazioni abusive nel Quarticciolo, enfatizzando la sicurezza e la necessità di alloggi alternativi per i più vulnerabili.
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Assalto al Quarticciolo: la lotta contro il degrado e la criminalità a Roma - Gaeta.it

L’intervento delle autorità nella zona del Quarticciolo a Roma avviene in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza e la gestione delle occupazioni abusive. A poche settimane dall’inizio del Giubileo, il Prefetto Lamberto Giannini espone le sue intenzioni riguardo alle problematiche legate al degrado urbano e alla richiesta di un approccio più integrato tra repressione e recupero dei territori. Un focus particolare è dedicato alle fragilità sociali e alla necessità di garantire alloggi alternativi per coloro che vivono in situazioni precarie.

Posizione del Prefetto Giannini e le sfide di Quarticciolo

Il Prefetto Lamberto Giannini ha delineato un piano chiaro per affrontare le occupazioni abusive e il degrado nel Quarticciolo. «Impedire nuove occupazioni e garantire sicurezza sono le priorità», ha dichiarato. Giannini evidenzia l’importanza di liberare gli edifici occupati soltanto dopo aver trovato sistemazioni alternative per gli occupanti, in particolare per quelli più vulnerabili, come gli anziani e i bambini. La sicurezza, secondo il Prefetto, è fondamentale non solo per mantenere l’ordine, ma anche per prevenire situazioni che possano generare ulteriore degrado sociale.

L’attenzione si sposta, quindi, sulla necessità di un monitoraggio attento degli immobili e della popolazione che li abita. «Stiamo procedendo con un censimento», ha detto, sottolineando così che è essenziale capire chi risiede in questi spazi. Si tratta di una questione complessa, poiché ci sono molteplici fattori da considerare e non tutti gli abitanti sono considerati problematici.

Il legame tra degrado, sicurezza e occupazioni

L’analisi della situazione nel Quarticciolo non può prescindere dal legame tra degrado e problemi di sicurezza. Giannini ha messo in evidenza come il malessere del territorio spesso favorisca la criminalità. Situazioni simili sono visibili anche in altre zone di Roma, come Tor Bella Monaca, dove sono emersi problemi legati a spacciatori che approfittano di ambienti trascurati per operare. «Ci sono erba alta e lampioni rotti, ed è in questo ambiente che la criminalità prospera», ha dichiarato.

Recentemente, nel Quarticciolo, sono stati identificati undici individui irregolari considerati pericolosi e inviati nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio , come parte di una strategia più ampia per garantire la sicurezza nel quartiere. Giannini ha anche accennato ad episodi di aggressioni e tensioni sociali, evidenziando la necessità di affrontare questi problemi con urgenza.

Le risorse abitative e il piano sgomberi

Il Piano sgomberi, previsto per affrontare le occupazioni abusive a Roma, ha già mostrato alcune criticità. Il Prefetto ha spiegato che, mentre ci sono più di centoventi alloggi già assegnati, molti dei quali destinati a persone in condizioni fragili, esiste una domanda ben più ampia. «Stiamo lavorando con Comune e Regione per trovare altre soluzioni abitative, ma non è facile», ha commentato.

Un altro aspetto trattato riguarda le attese sui tempi di sgombero. Le priorità spesso devono cambiare in base alla situazione del territorio. Le occupazioni di viale del Policlinico e di altri luoghi hanno richiesto interventi rapidi in risposta a problematiche di ordine pubblico. Giannini ha sottolineato anche il proseguo di progetti di riqualificazione nelle aree colpite da crisi sociale e occupazionale.

Futuri sviluppi e misure preventive

Il Prefetto ha chiarito che sebbene gli sgomberi siano necessari, è altrettanto importante dotare i proprietari degli immobili di strumenti per prevenire future occupazioni. «Se non si mettono in sicurezza gli edifici, gli sgomberi rischiano di essere un’operazione difficile e costosa», ha dichiarato. Questa affermazione rimanda alla necessità di un intervento coordinato tra le autorità e i proprietari, con l’obiettivo di evitare che gli spazi liberati tornino a essere occupati.

Giannini ha anche affrontato il tema delle demolizioni, evidenziando come in alcune aree, come Tor Bella Monaca, siano stati abbattuti locali utilizzati dalle attività illegali. Questi interventi non rappresentano però una soluzione duratura senza un’integrazione di risorse e supporto sociale. Per affrontare il problema del degrado, è necessaria una sinergia tra istituzioni e servizi pubblici per ristabilire il decoro urbano e ripristinare la sicurezza nei quartieri più critici. La sfida non è solo agire sull’ordine pubblico ma anche intervenire sul lungo termine per migliorare la qualità della vita dei residenti.

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