Assalto al centro degli aiuti umanitari a Rafah, operatori americani fuggiti secondo media locali

Assalto al centro degli aiuti umanitari a Rafah, operatori americani fuggiti secondo media locali

Un gruppo numeroso ha assaltato il centro di aiuti umanitari a Rafah nella Striscia di Gaza, causando danni e la fuga degli operatori americani; un elicottero israeliano ha sparato colpi in aria per disperdere la folla.
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Un gruppo numeroso ha assaltato un centro di aiuti umanitari a Rafah, nella Striscia di Gaza, causando danni e la fuga degli operatori americani, mentre un elicottero israeliano ha sparato colpi in aria per disperdere la folla; la situazione non è stata ancora confermata da fonti ufficiali. - Gaeta.it

Un gruppo numeroso di persone ha preso d’assalto un centro di aiuti umanitari a Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. I media vicini a Hamas riportano che gli operatori americani presenti hanno abbandonato il sito, mentre la struttura sarebbe stata danneggiata e la recinzione spostata. Alcuni testimoni affermano che un elicottero israeliano ha sparato colpi in aria per disperdere la folla. La notizia non ha ancora riscontri ufficiali da fonti indipendenti o dalle Forze di Difesa israeliane .

L’irruzione al centro umanitario di rafah secondo i media di gaza

Stando ai rapporti diffusi da agenzie vicine a Hamas, stamattina una folla imponente si è diretta verso un complesso destinato alla distribuzione di aiuti nella città di Rafah. La massa di persone avrebbe superato le recinzioni di sicurezza e sarebbe penetrata dentro il sito, interrompendo le attività di soccorso. Secondo quanto riportato, gli operatori americani incaricati della gestione del centro si sono ritirati precipitosamente per evitare scontri con la folla.

Il luogo è noto per essere un punto chiave per l’arrivo e la distribuzione di materiali umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia, in particolare nelle zone più isolate come quella di Rafah. Secondo i media, il recinto attorno alla struttura sarebbe stato danneggiato durante l’irruzione e parte del sito, forse aree di stoccaggio, sono risultate compromesse. Non è chiaro al momento l’entità dei danni o la destinazione finale degli aiuti presenti.

Nonostante la gravità delle immagini pubblicate sui social, non figura al momento alcun riscontro ufficiale da altre fonti sulla scena né comunicazioni riconosciute da parte dell’esercito israeliano o di organizzazioni internazionali che operano nella Striscia.

L’intervento dell’elicottero israeleano e il tentativo di contenere la folla

Un video diffuso online mostra un elicottero da combattimento israeliano che sorvola la zona di Rafah mentre alcune persone presenti al centro di aiuti sembrano muoversi caoticamente. Da quanto riferito dalle fonti locali, l’elicottero avrebbe sparato colpi in aria nel tentativo di frenare l’assalto e disperdere la massa.

Gli elicotteri da combattimento israeliani, spesso impegnati in operazioni di sicurezza lungo il confine o nei settori più caldi della Striscia, utilizzano colpi in aria per segnalare avvertimenti senza colpire direttamente la folla. L’azione sarebbe stata una misura per contenere l’ondata di persone e impedire l’aggravarsi della situazione.

Non sono stati segnalati feriti o scontri armati nel corso dell’episodio, almeno stando alle testimonianze raccolte al momento, ma il clima nella zona è teso data la reale possibilità che la protesta potesse degenerare.

La mancanza di conferme ufficiali e la situazione sulla scena a rafah

Al momento, le fonti ufficiali israeliane non hanno rilasciato dichiarazioni sul presunto assalto al centro degli aiuti né confermato la presenza o la fuga del personale statunitense. L’Idf non ha commentato l’episodio e nemmeno le organizzazioni internazionali impegnate nella Striscia hanno confermato i fatti.

La notizia proviene principalmente da media locali vicini a Hamas, i quali diffondono con rapidità immagini e video che mostrano centinaia se non migliaia di persone radunate nell’area del centro umanitario. Questo rende difficile ottenere una ricostruzione completa e indipendente dell’accaduto.

Tensioni e criticità a rafah

Rafah resta un punto nevralgico per la distribuzione degli aiuti e teatro frequente di tensioni legate alla presenza di civili in condizioni critiche e ai conflitti che coinvolgono gruppi armati e forze israeliane ai confini. La mancanza di conferme ufficiali spinge a mantenere alta la prudenza sulla reale dinamica di questi momenti e sugli impatti concreti.

Le autorità umanitarie e diplomatiche continuano a monitorare la situazione in vista di ulteriori sviluppi; intanto la comunità internazionale segue con attenzione le notizie da Gaza, dove le condizioni di vita restano drammatiche e il passaggio degli aiuti risulta spesso compromesso.

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