Nell’ambito della cura delle ferite croniche, la Asl Napoli 3 Sud ha dato vita a un programma di formazione che coinvolge professionisti di tre diversi ospedali italiani. L’obiettivo è migliorare la gestione delle ulcere agli arti inferiori, delle ferite causate dal piede diabetico e delle piaghe da decubito, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie mediche. Questo progetto nasce dalla consolidata esperienza della rete aziendale di riparazione tissutale guidata dal medico Marino Ciliberti, e punta a diffondere conoscenze e tecniche chirurgiche avanzate tra operatori sanitari di tutta la penisola.
Tecnologie avanzate e strategie cliniche per le ferite più complesse
La gestione delle ferite croniche rappresenta una sfida per il personale medico, in particolare quando si tratta di ulcere sottoposte a condizioni complicate, come quelle diabetiche o da pressione prolungata. La Asl Napoli 3 Sud ha adottato strumenti innovativi come la terapia con pressione negativa e il sistema idro-chirurgico Versajet.
La NPWT applica un’aspirazione controllata che aiuta a rimuovere liquidi e sostanze infette dal letto della ferita, stimolando la guarigione. Il Versajet è un dispositivo che permette una preparazione precisa della ferita mediante getti d’acqua, rimuovendo efficacemente i tessuti danneggiati senza compromettere quelli sani.
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Queste tecniche, insieme ai protocolli chirurgici basati su cellule staminali, consentono di affrontare la complessità delle lesioni cutanee. La scelta della tecnologia più adatta varia a seconda dello stato della ferita. L’esperienza maturata nel centro di Gragnano garantisce un’adozione mirata delle tecnologie per ogni singolo caso.
Le nuove metodologie non solo migliorano i tempi di recupero, ma facilitano la riduzione delle complicanze, riducendo la durata delle degenze e le necessità di interventi ripetuti. L’impegno nella formazione garantisce che medici e infermieri siano aggiornati su queste risorse, creando un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza.
La rete di riparazione tissutale di napoli 3 sud: un centro di riferimento riconosciuto
La rete di riparazione tissutale della Asl Napoli 3 Sud, con sede principale presso l’Ospedale di Gragnano, ha acquisito nel tempo una reputazione importante nel campo della cura delle ferite croniche. Grazie all’impegno di medici e tecnici specializzati, questo centro ha messo a punto protocolli innovativi per trattare ferite che spesso richiedono lunghi tempi di guarigione e presentano complicazioni complesse.
Il direttore, Marino Ciliberti, ha contribuito a elevare la qualità degli interventi chirurgici, introducendo l’uso di cellule staminali prelevate dal midollo osseo unite a sostituti dermici per la rigenerazione dei tessuti cutanei. “Questi metodi permettono di affrontare casi difficili con una prospettiva nuova, migliorando la qualità di vita dei pazienti”. La struttura collabora con altre realtà sanitarie, favorendo lo scambio di competenze e la diffusione di trattamenti aggiornati.
Nel dicembre scorso, la rete ha ospitato specialisti provenienti dalla Liguria e dal Piemonte in un evento chiamato Visiting Therapy Center Program. Questa iniziativa ha registrato interesse crescente e si ripeterà nei giorni 5 e 6 maggio a Gragnano e presso il Towers Hotel Stabiae, ampliando il coinvolgimento ad altre equipe italiane.
Il visiting therapy center program: formazione pratica e scambio di competenze
Il Visiting Therapy Center Program rappresenta un appuntamento formativo pensato per mettere a confronto team multidisciplinari di operatori sanitari provenienti da diversi ospedali italiani. Nel prossimo incontro, parteciperanno le equipe dell’Ospedale Niguarda di Milano, dell’Humberto I di Enna e dell’Ospedale di Milazzo. L’obiettivo è acquisire e diffondere modalità efficaci per diagnosticare e curare le ferite croniche usando anche strumenti tecnologici all’avanguardia.
Le sessioni si articolano tra momenti teorici e pratici, compresi interventi di dimostrazione nel blocco operatorio dell’Ospedale di Boscotrecase. Qui si mostrerà l’applicazione di un nuovo protocollo chirurgico che integra la terapia con cellule staminali e sostituti cutanei per favorire la rigenerazione della pelle compromessa.
Il corso promuove un approccio dinamico: i partecipanti compilano una check-list preliminare e presentano le proprie modalità di lavoro. In seguito, prendono parte a discussioni, osservazioni di video e interventi pratici in sala operatoria. “Questo sistema pragmatico favorisce la crescita professionale del team e permette di mettere alla prova le tecniche acquisite in un contesto reale”.
Il valore della collaborazione tra ospedali per ampliare le competenze
Coinvolgere strutture diverse dall’Ospedale di Gragnano nel Visiting Therapy Center Program ha il fine di scambiare conoscenze e metodi, unendo forze per migliorare la cura delle ferite croniche. La Asl Napoli 3 Sud ha selezionato ospedali di città distanti come Milano, Enna e Milazzo, per favorire un confronto ampio e variegato.
La partecipazione attiva di chirurghi, infermieri e tecnici non clinici all’interno dello stesso team facilita la creazione di modelli organizzativi che integrano vari profili professionali. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per affrontare i casi complessi in modo olistico, considerandone tutti gli aspetti.
Il programma offre l’occasione per condividere criticità, risorse e strategie, affinché ogni struttura possa poi replicare i protocolli più adatti al proprio contesto. Lo scambio diretto di esperienze contribuisce a una crescita collettiva e a una diffusione più rapida di pratiche testate sul campo.
Attraverso queste collaborazioni, si rafforza la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere alle richieste dei pazienti con ulcere difficili, creando un circuito virtuoso tra diversi territori e favorendo così una maggiore uniformità nella cura di queste patologie.