Ascoli Piceno, sindaco Fioravanti condanna minacce e attacchi dopo le celebrazioni del 25 aprile

Ascoli Piceno, sindaco Fioravanti condanna minacce e attacchi dopo le celebrazioni del 25 aprile

A Ascoli Piceno il sindaco Marco Fioravanti affronta minacce e insulti durante il consiglio comunale sul 25 aprile, denunciando attacchi politici e intimidazioni legate alla panetteria L’Assalto ai forni di Lorenza Roiati.
Ascoli Piceno2C Sindaco Fiorava Ascoli Piceno2C Sindaco Fiorava
Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, è stato oggetto di minacce e insulti durante un acceso dibattito politico legato al 25 aprile e a episodi intimidatori contro una panetteria locale, denunciando l’uso strumentale della sua figura e riaffermando il proprio impegno democratico contro odio e violenza. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni a Ascoli Piceno il sindaco Marco Fioravanti è finito al centro di un acceso dibattito politico e sociale. L’attenzione si è concentrata su episodi di minacce e insulti rivolti al primo cittadino durante il consiglio comunale dedicato ai fatti del 25 aprile. Le tensioni sono scaturite soprattutto dopo la vicenda che ha coinvolto la panetteria L’Assalto ai forni di Lorenza Roiati e i messaggi intimidatori contenuti in striscioni apparsi in città.

Le offese social e l’attacco politico al sindaco marco fioravanti

In aula, Fioravanti ha affrontato direttamente le accuse lanciate dalla minoranza e ha denunciato come la sua figura sia stata strumentalizzata per fini elettorali. Ha raccontato di essere stato definito un “sindaco fascista”, commento che ha scatenato reazioni violente sui social, con 144 persone che hanno scritto messaggi minacciosi, alcuni con riferimenti estremi come “ti appendiamo a testa in giù come a piazzale Loreto”. Secondo il sindaco, questa ondata di odio non è nata dal nulla, ma avrebbe trovato terreno fertile proprio nelle tensioni alimentate dalla politica locale.

Posizione netta del sindaco

Fioravanti ha voluto mettere in chiaro la sua posizione, sottolineando di non temere insulti o minacce e di voler mantenere il suo ruolo con serenità. La sua risposta ha ribadito una distanza netta da qualsiasi estremismo o violenza e ha sottolineato un approccio democratico che mal si concilia con le intimidazioni ricevute. Nel discorso, ha ripreso la responsabilità che gli compete, dichiarando che procederà con azioni legali contro chi ha diffuso messaggi d’odio, richiamando così anche il rispetto per l’intera comunità ascolana.

La vicenda della panetteria e il significato delle tensioni del 25 aprile

La discussione in consiglio è nata dalla vicenda che riguarda la panetteria L’Assalto ai forni, gestita da Lorenza Roiati, oggetto di controlli e preso di mira da atti intimidatori. Al termine della giornata di celebrazione del 25 aprile, l’anniversario della Liberazione, sono stati esposti striscioni con contenuti antisemiti che hanno suscitato la ferma condanna di Fioravanti e della maggioranza.

Questi episodi hanno acceso un dibattito più ampio sul valore della memoria storica e sulla tutela delle istituzioni democratiche nella città. La tensione ha mostrato in modo evidente le profonde divisioni presenti ad Ascoli Piceno, dove il legame con la Resistenza è forte, come dimostra il riconoscimento di Medaglia d’Oro al Valor Militare conferito alla città per le attività partigiane. Lo scontro tra le forze politiche locali ha cercato di tradursi in confronto attorno a questi valori, ma i metodi finora usati hanno posto in primo piano questioni di rispetto e sicurezza civile.

Un riferimento storico importante

La città con la sua storia di resistenza appare così protagonisti nelle tensioni attuali, che coinvolgono anche simboli della memoria come il 25 aprile e l’impegno contro ogni forma di odio.

Il ruolo delle istituzioni tra minacce e difesa della città

Durante le celebrazioni al Colle San Marco il sindaco ha sottolineato l’importanza di rappresentare l’intera comunità, mettendo in chiaro di non essere il sindaco di un partito, ma di una città con una storia di resistenza. Il riferimento allo striscione esposto il 25 aprile che invitava a non far parlare il sindaco si è trasformato in un simbolo delle tensioni in corso. Fioravanti ha definito quei messaggi come minacce rivolte non solo a lui personalmente, ma contro un’istituzione democratica.

Si sta quindi configurando un quadro in cui il sindaco vuole riaffermare il proprio ruolo contro forme di intimidazione che cercano di limitare il diritto di esprimersi e di amministrare. Le forza di governo locale hanno respinto ogni forma di antisemitismo e di violenza, condannando gli attacchi subiti e chiedendo un clima di confronto civile. Il dibattito sulla sicurezza e rispetto reciproco è aperto, e la città dovrà fare i conti con le divisioni emerse in questi giorni per ritrovare un equilibrio nel rapporto tra politica e cittadini.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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