Ascoli Piceno avvia bonifica ex Sgl Carbon e inaugura festival sulla sostenibilità competitiva

Ascoli Piceno avvia bonifica ex Sgl Carbon e inaugura festival sulla sostenibilità competitiva

Ascoli Piceno avvia la bonifica dell’area ex Sgl Carbon e lancia il festival della sostenibilità competitiva, promuovendo rigenerazione urbana, innovazione ambientale e collaborazione tra istituzioni e imprese.
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Ascoli Piceno avvia la rigenerazione ambientale e urbana dell’area ex Sgl Carbon con la bonifica della vasca di prima pioggia e il lancio del festival della sostenibilità competitiva, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e collaborativo tra pubblico e privato. - Gaeta.it

Lungo un tratto cruciale della sua storia recente, Ascoli Piceno ha compiuto un passo importante nel ridisegnare il proprio futuro urbano e ambientale. Il 16 maggio 2025 la città ha visto la presentazione della bonifica della vasca di prima pioggia nell’area ex Sgl Carbon, una zona inquinata da decenni che ora avvia la trasformazione in un polo vitale per la comunità. Lo stesso giorno ha preso il via il primo festival della sostenibilità competitiva, appuntamento che unisce ambiente, impresa e innovazione in un contesto simbolico per la città.

Il significato della bonifica per l’area ex Sgl Carbon

L’ex sito industriale della Sgl Carbon ha rappresentato per anni una ferita nel tessuto urbano di Ascoli Piceno, caratterizzato da inquinamento e abbandono. L’intervento sulla vasca di prima pioggia, concluso il 16 maggio, segna l’avvio concreto di un progetto di rigenerazione ambientale e urbana. Questa vasca ha il compito di raccogliere e trattare le acque piovane cariche di contaminanti, evitando che queste ricadano nel terreno o nelle falde, un passaggio essenziale per la sicurezza ambientale.

La bonifica cura non solo la contaminazione ma apre la strada a sviluppi futuri, con la creazione di una nuova zona San Marcello. Il progetto punta a riconvertire l’area in un centro urbano aperto, funzionale e integrato nella città, recuperando spazi oggi inutilizzati o degradati. Un intervento che va ben oltre la semplice messa in sicurezza, trasferendo un patrimonio industriale in un luogo capace di ospitare funzioni nuove per imprese, cultura e servizi.

La strategia e il coinvolgimento degli stakeholder

La scelta di iniziare proprio dalla vasca di prima pioggia indica una strategia calibrata e progressiva, segno di un piano dettagliato per il recupero dell’area. Motivo di attenzione è anche il coinvolgimento di attori pubblici e privati, come la famiglia Faraotti e Restart, per garantire continuità e investimenti per il rilancio del quartiere.

Festival della sostenibilità competitiva: obiettivi e rilievo culturale

Il festival inaugurato il 16 maggio si svolge proprio nell’area ex Sgl Carbon e porta il nome “festival della sostenibilità competitiva”. L’evento è patrocinato dall’Università Politecnica delle Marche e si propone come momento di riflessione e confronto su come ambiente, attività economiche e innovazione possano convivere e rafforzarsi a vicenda.

Durante le giornate del festival, esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali approfondiscono il rapporto fra salvaguardia ambientale e sviluppo economico, puntando a dimostrare che sostenibilità non è solo un valore etico, ma un elemento di competitività per i territori. La manifestazione vuole quindi diffondere una cultura nuova, stimolando idee e progetti in grado di accompagnare la rigenerazione urbana in corso ad Ascoli Piceno.

Il ruolo dell’università politecnica delle marche

Si tratta di un’occasione importante per condividere modelli di gestione delle risorse, per presentare tecnologie e soluzioni all’avanguardia che possono inserirsi nell’economia locale. L’Università Politecnica delle Marche, attraverso la voce del rettore Gian Luca Gregori, ribadisce il ruolo di motore della ricerca e della formazione per sostenere una crescita che rispetti il territorio.

Interventi e dichiarazioni istituzionali durante la presentazione

La giornata del 16 maggio ha visto intervenire diverse figure di rilievo. Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, ha definito il risultato “straordinario”, sottolineando che la bonifica rappresenta la partenza di un percorso di rilancio per quel segmento cittadino. Fioravanti ha spiegato che sostenibilità e competitività possono camminare insieme, citando il progetto della “cittadella del futuro” che sorgerà nell’area ex Sgl Carbon.

Il generale Giuseppe Vadalà, commissario unico per le bonifiche, ha evidenziato l’importanza nazionale del progetto, definendo Ascoli Piceno esempio di collaborazione tra istituzioni. Il ruolo del commissario è centrale in questa fase di messa in sicurezza ambientale, con un approccio metodico che punta a realizzare un progetto sostenibile e innovativo.

Anche il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha parlato di “buona pratica di rigenerazione urbana”, rimarcando il bisogno di restituire alla comunità spazi puliti e vivibili. Dal versante privato, Battista Faraotti, presidente di Restart, si è detto soddisfatto per l’avvio di un percorso che ridarà alla città una porzione di territorio carica di potenziale.

Queste dichiarazioni confermano come il lavoro comune tra pubblico e privato sia alla base del progetto di riqualificazione. Il sostegno delle istituzioni locali e regionali rafforza la volontà di procedere con un piano articolato, che si sviluppi in vari step per restituire Ascoli Piceno una zona dismessa, puntando a rispondere alle esigenze ambientali e sociali.

La trasformazione urbana di ascoli piceno nella zona San Marcello

Il progetto di rigenerazione nell’area ex Sgl Carbon rientra in un più ampio disegno urbano rivolto a dare nuova vita alla zona San Marcello. Lo spazio, segnato dal passato industriale, assume oggi grande valore per la pianificazione cittadina, considerando soprattutto la vicinanza con il centro storico e le aree residenziali.

L’obiettivo è creare un luogo che ospiti attività commerciali, culturali e spazi aperti, migliorando la qualità della vita dei cittadini. È prevista la realizzazione di infrastrutture verdi, aree pedonali e collegamenti di trasporto più efficaci. Il rilancio di questa fetta di città punta a favorire sociabilità, accessibilità e sicurezza.

Modello di sviluppo sostenibile e attenzione ambientale

La riqualificazione si fonda su un modello di sviluppo che guarda al futuro, ma tiene conto delle esigenze attuali della popolazione. Ascoli Piceno si prepara così a superare l’immagine di zona problematica, diventando esempio di come rigenerare porzioni urbane degradate. Il coinvolgimento di più portatori d’interesse fa da collante, assicurando che il progetto rimanga radicato nei bisogni reali.

L’attenzione ai dettagli ambientali nel corso della bonifica rafforza la sostenibilità generale del piano. Regolamenti, controlli e monitoraggio si integrano nelle fasi successive, per evitare impatti negativi e consentire un recupero duraturo. In futuro, questa parte di Ascoli Piceno potrà rappresentare un punto di riferimento per iniziative culturali e produttive innovative.

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