Nel cuore di monteverde vecchio, zona di roma accanto al gianicolo, l’arte ha trovato uno spazio insolito e suggestivo. Il 29 maggio scorso, artisti di varia estrazione hanno esposto le loro opere in giardini privati, aperti e illuminati appositamente per la manifestazione “Oltre la siepe”. L’evento, organizzato dal comitato di quartiere creaZione, ha creato un ponte tra forme espressive diverse, mescolando pittura, scultura, ceramica, mosaico e fotografia nel contesto di spazi verdi poco frequentati dall’arte pubblica. La formula scelta ha attirato un pubblico numeroso, desideroso di scoprire non solo le opere, ma anche le storie che si celano dietro ai villini d’epoca e ai loro giardini.
Una passeggiata tra arte e storia a monteverde vecchio
Il percorso della manifestazione ha permesso ai visitatori di attraversare vicoli e giardini che raccontano un pezzo di storia di roma. Un punto di interesse è stato indubbiamente la casa che in passato ospitò lo studio di maurits cornelis escher, il famoso pittore e incisore olandese noto per le sue opere geometriche e impossibili. In questo contesto unico e carico di memoria, le opere esposte hanno creato un dialogo tra passato e presente.
Le ceramiche di eugenia querci
Tra le installazioni, sono emerse le ceramiche di eugenia querci, disposte intorno a una fontana circolare. Queste creazioni richiamano figure di farfalle dai toni bianchi e ocra, sospese tra l’idea del volo e di un sogno a metà strada tra realtà e immaginazione. La scelta della fontana come supporto ha potenziato questo effetto, conferendo un senso di movimento e leggerezza.
Leggi anche:
La scultura “senza tempo” e il significato del presente
Una delle opere più intense è stata la scultura in resina di camilla bq, intitolata “senza tempo”. La figura femminile azzurra, che sembra fluttuare all’interno di un cerchio perfetto, vuole rappresentare il presente come un momento senza fine, privo di spigoli o chiusure. Durante la serata, l’artista ha spiegato al pubblico come “il cerchio simboleggi una perfetta continuità temporale in cui ogni colpo del martello della coscienza genera una scintilla, cioè una scelta consapevole che apre le porte al futuro.” La donna che guarda verso l’alto rappresenta quindi lo sguardo rivolto avanti, verso ciò che deve ancora accadere e verso spazi alternativi oltre la realtà immediata.
Metafora e significato
La metafora di questo lavoro si lega alla possibilità che il presente offra una pausa per decidere e respirare, in un eterno equilibrio tra tempo e coscienza.
Il mandala di creta come simbolo di partecipazione collettiva
Tra le opere esposte nei giardini ha trovato spazio anche un mandala realizzato da loredana palamà, costruito con piccoli oggetti di creta e ceramica. Questo mandala ha coinvolto direttamente il pubblico grazie a un gioco di ricomposizione: ogni visitatore poteva portare via un pezzo, ma allo stesso tempo doveva rimetterne un altro dentro la cesta posta accanto all’installazione.
L’obiettivo era quello di mantenere intero il mandala, pur condividendolo e modificandolo insieme. Questo elemento ha aggiunto una dimensione di interazione e comunità alla serata, sottolineando come l’arte possa diventare un momento di scambio e responsabilità collettiva, in cui ogni contributo individuale si inserisce in un progetto comune e armonico.
I progetti futuri per villa sciarra e l’arte urbana
L’evento “Oltre la siepe” ha anche offerto l’opportunità di parlare di progetti futuri per la zona. Eugenia querci ha annunciato l’intenzione di replicare la manifestazione all’interno di villa sciarra, una volta completati i lavori di restauro. Questa collaborazione con gli amici di villa sciarra, l’associazione di volontari impegnata nella tutela del parco, punta a trasformare gli spazi verdi in un punto di riferimento per la cultura, l’arte e la letteratura romana.
L’idea è quella di creare un luogo dove l’arte possa dialogare con la natura e con la comunità del quartiere, aprendo nuovi scenari di partecipazione e valorizzazione del patrimonio locale. Sono attesi altri artisti e forme d’arte, per rendere permanente l’esperienza iniziata il 29 maggio e ampliare la proposta culturale di monteverde vecchio.