Un intervento dei carabinieri a Valdagno ha portato alla luce un deposito di armi da fuoco detenute illegalmente all’interno di un’abitazione privata. La scoperta è avvenuta nel contesto di una chiamata d’emergenza per una persona in stato di agitazione, che ha condotto alla perquisizione dell’appartamento dove sono stati trovati fucili, pistole e centinaia di proiettili. L’uomo residente nella casa è stato arrestato con l’accusa di detenzione di armi clandestine e da guerra.
Intervento a valdagno: soccorso a una donna in stato di agitazione e scoperta delle armi
La serata del 2025 a Valdagno ha preso una piega inattesa quando i carabinieri sono stati chiamati a intervenire in seguito alla segnalazione di una donna di 58 anni in stato delirante che si era barricata al primo piano della propria abitazione. Sul posto sono arrivati oltre ai militari locali, anche quelli di Recoaro Terme, insieme ai vigili del fuoco e al personale del Suem118. Dopo aver riportato la donna alla calma e somministrato sedativi, è stato deciso di trasferirla al reparto di psichiatria dell’ospedale di Vicenza per ulteriori accertamenti.
Durante la gestione dell’emergenza, gli operatori hanno isolato la zona con un cordone di sicurezza per garantire la sicurezza delle persone presenti. Nel frattempo, il marito della donna, un uomo di 61 anni, è stato rintracciato nel cortile antistante, dove sembrava mantenere un atteggiamento calmo.
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Ritrovamento e catalogazione delle armi: un arsenale variegato e pericoloso
Dalle dichiarazioni dell’uomo, i carabinieri hanno ricevuto informazioni sull’esistenza di armi all’interno della abitazione. L’attività di perquisizione ha confermato la presenza di numerose armi da fuoco di vario tipo e calibro. Sono state sequestrate due pistole con matricola cancellata, una pistola mitragliatrice di fabbricazione cecoslovacca modello VZ 26, un Kalashnikov AK 47 e un Mauser K98, arma storica risalente alla seconda guerra mondiale.
Tra le armi storiche sono stati trovati anche due moschetti appartenenti al periodo della prima guerra mondiale. La dotazione dell’arsenale comprendeva inoltre sette fucili da caccia, di cui due modificati per il bracconaggio, e due carabine ad aria compressa. Sul fronte munizioni il sequestro ha riguardato circa 1.400 proiettili di calibro diverso.
Il patrimonio armiero rinvenuto rappresenta un livello di pericolo rilevante, viste le condizioni di illegalità e la presenza di armi vietate dalla normativa vigente. Ogni singolo pezzo è stato posto sotto sequestro per le verifiche successive da parte delle autorità competenti.
Procedimenti legali e stato dell’arrestato dopo il sequestro
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi, è stato immediatamente condotto in caserma per essere interrogato. In sede di verifica, è stato formalmente arrestato con l’accusa di detenzione di armi clandestine e da guerra, oltre che di alterazioni non autorizzate di armi comuni.
Attualmente il 61enne è trattenuto in carcere, in attesa dell’udienza di convalida del suo arresto davanti all’autorità giudiziaria locale. Le indagini proseguiranno per stabilire l’origine delle armi, eventuali collegamenti e motivazioni dietro il possesso.
Il sequestro costituisce un significativo episodio di cronaca per la città di Valdagno, dove la presenza di armi da guerra e clandestine rappresenta una minaccia alla sicurezza pubblica. L’intervento fortuito, nato da una chiamata di soccorso a una persona in difficoltà, ha impedito che questo arsenale rimanesse in circolazione senza controllo.