arriva in sala a roma mangia!, il film neorealista di anna piscopo sul viaggio di una ragazza bulimica

arriva in sala a roma mangia!, il film neorealista di anna piscopo sul viaggio di una ragazza bulimica

Il film “Mangia!” di Anna Piscopo, prodotto da Galliano Juso, racconta la lotta di Mina contro la bulimia tra le strade di Catania con uno stile neorealista e attori non professionisti.
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"Mangia!" di Anna Piscopo, opera prima girata a Catania con attori non professionisti, racconta con stile neorealista il viaggio emotivo di una giovane bulimica, esplorando disagio personale e sociale. Prodotto con un piccolo budget e il contributo del compianto Galliano Juso, il film sarà presentato il 20 maggio a Roma. - Gaeta.it

Il 20 maggio il cinema romano ospita la proiezione di “Mangia!”, l’opera prima di anna piscopo. Il film nasce da un piccolo budget e vede la collaborazione del produttore pugliese galliano juso, scomparso nel novembre 2024 poco dopo la conclusione del progetto. Questo titolo racconta la storia intensa di una giovane bulimica persa nelle strade di catania, proponendosi come una commedia collettiva che mescola elementi neorealisti e un’analisi sul fallimento.

La trama: un viaggio sconclusionato alla ricerca di sé

La storia segue una ragazza affetta da bulimia, mentre si muove disorientata tra le vie di catania. Il racconto si struttura come un viaggio personale, privo di direzioni chiare ma carico di emozioni contrastanti. Mina, la protagonista, incarna il fallimento non come stasi, ma come possibilità di trasformazione. L’approccio narrativo evita la retorica, preferendo mostrare con crudezza e realismo la condizione di disagio. Il film mette in scena anche il disagio sociale, riflettendo la realtà di un sottoproletariato urbano. Attraverso lunghi piani sequenza, si alternano scene di solitudine e incontro che amplificano il senso di smarrimento, tracciando un ritratto veritiero di una realtà spesso ignorata.

Una scelta stilistica spoglia e verace

Anna piscopo ha deciso di girare “Mangia!” con una camera digitale a mano, usando soltanto tre obiettivi durante tutta la produzione. Questo metodo contribuisce a dare una forte immediatezza visiva, quasi documentaristica. Per le interpretazioni, la regista ha scelto attori non professionisti, recuperati tra le strade di catania. Spesso sono stati coinvolti il giorno stesso delle riprese, questo rende ancora più palpabile la spontaneità dei dialoghi e delle reazioni. L’unica eccezione è la stessa piscopo, che ha preso parte come attrice. Gli ambienti e le persone sullo schermo si mescolano con la città reale, producendo un racconto tanto verosimile quanto emozionante.

Il contributo musicale e la prima proiezione

La colonna sonora coinvolge due protagonisti del territorio musicale catanese. Il compositore tony esposito firma le musiche originali, mentre alcuni brani sono del cantautore fabio abate, giovane talento legato a carmen consoli. Questi elementi aiutano a fissare nel tempo e nello spazio le atmosfere del film, arricchendo la narrazione senza appesantirla. L’evento di lancio si terrà il 20 maggio al cinema farnese di roma, dove saranno presenti la regista anna piscopo e le attrici roberta amirante, martina torrisi e chiara barbagallo. Questa giornata rappresenterà un momento importante per presentare il film al pubblico e alla stampa, sottolineandone la natura autoriale e la provenienza dai circuiti indipendenti.

La genesi del film e il ruolo di galliano juso

“Mangia!” rappresenta un progetto che ha visto la luce grazie a risorse limitate e al supporto del mic . Il produttore galliano juso ha dato il suo contributo finale a questa opera, poco prima di morire nel novembre 2024. Juso era noto nel panorama cinematografico italiano, soprattutto per i suoi lavori legati al sud italia. La sua partecipazione ha dato al film quel senso di autenticità e radicamento nel territorio che si percepisce in ogni inquadratura. Il legame tra piscopo e juso ha quindi avuto un ruolo chiave nel completamento del lavoro e nella sua diffusione, elementi essentiali per un’opera così intimista e sperimentale.

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