A Bologna, un residente marocchino di soli 15 anni è stato denunciato dalle forze dell’ordine per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arma da taglio. L’episodio è accaduto sabato 25 gennaio, intorno alle 22, in seguito a una segnalazione da parte di uno street tutor impegnato nella sorveglianza della zona universitaria. La situazione ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica e hanno richiesto l’intervento immediato delle volanti della polizia.
Intervento delle forze dell’ordine
Il servizio di emergenza ha indirizzato gli agenti in un’area critica tra via Acri e via Petroni, dove un gruppo di circa dieci adolescenti stava causando disagio ai passanti e ai clienti di vari locali. All’arrivo della polizia, i giovani si sono dispersi, ma gli agenti sono riusciti a fermare uno di loro, un cittadino marocchino nato nel 2000. Il giovane ha reagito all’intervento, cercando di sfuggire all’arresto e aggredendo gli agenti con calci e pugni.
La reazione del ragazzo è stata aggressiva; ha tentato più volte di liberarsi dalla presa degli agenti, dimostrando una mancanza di rispetto verso l’autorità e la legge. Una volta immobilizzato, è stato trovato in possesso di un taglierino, abilmente nascosto negli indumenti. Dopo la raccolta delle evidenze e la gestione operativa dell’incidente, il minore è stato denunciato e successivamente riaffidato ai genitori, lasciando aperto il dibattito su come gestire questi casi di gioventù a rischio.
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Il ruolo degli street tutor nella sicurezza
Il successo dell’intervento è stato facilitato grazie alla sinergia tra la Polizia di Stato e gli street tutor. Questi ultimi sono professionisti impiegati dal Comune di Bologna, dedicati alla sorveglianza degli spazi pubblici, soprattutto nella zona universitaria, nei fine settimana. La loro presenza è pensata per prevenire comportamenti delittuosi e garantire una mediazione nei conflitti che possono sorgere nei luoghi affollati.
Gli street tutor svolgono un ruolo cruciale nel segnalare tempestivamente alla polizia eventuali reati o situazioni di rischio. La loro collaborazione contribuisce a un approccio integrato alla sicurezza, dove la comunità e le forze dell’ordine si uniscono per prevenire atti di violenza e garantire un ambiente più sicuro per tutti. L’integrazione di questi professionisti nel sistema di sicurezza urbana è vista come un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita e ridurre gli episodi di criminalità , soprattutto tra i più giovani.
Ogni sabato, durante le serate di maggiore affluenza, il lavoro degli street tutor si fa ancora più strategico. La loro capacità di interazione con i ragazzi, spesso in situazioni di tensione, rappresenta un elemento chiave per il mantenimento dell’ordine pubblico e della tranquillità nella zona universitaria.