Arresti domiciliari per l'ex assessore Giancarlo Tancredi e il ceo di Coima nella maxi inchiesta milanese

Arresti domiciliari per l’ex assessore Giancarlo Tancredi e il ceo di Coima nella maxi inchiesta milanese

A Milano arresti domiciliari per Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella e altri indagati in una maxi inchiesta sulla gestione irregolare della rigenerazione urbana, eseguiti dalla Guardia di Finanza.
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A Milano, arresti domiciliari sono stati disposti per l'ex assessore Giancarlo Tancredi, il CEO di Coima Manfredi Catella e altri indagati in una maxi inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dell'urbanistica cittadina. - Gaeta.it

A Milano, sono scattati gli arresti domiciliari per alcune figure chiave coinvolte in una vasta indagine sulla gestione dell’urbanistica cittadina. Il gip Mattia Fiorentini ha accolto la richiesta dei pm, disponendo misure restrittive per l’ex assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e il ceo di Coima, Manfredi Catella. Diverse altre persone sono state raggiunte da provvedimenti in relazione a quest’inchiesta.

Arresti domiciliari e carcerazione nella maxi inchiesta milanese sull’urbanistica

Il gip di Milano, Mattia Fiorentini, ha firmato ordinanze per l’arresto domiciliari di quattro indagati nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla procura milanese sulla gestione della rigenerazione urbana. Tra questi, spiccano i nomi di Giancarlo Tancredi, ex assessore alla rigenerazione urbana del Comune, e Manfredi Catella, amministratore delegato del gruppo immobiliare Coima. I provvedimenti sono stati eseguiti dagli agenti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza.

Il giudice ha accolto gran parte dell’impianto accusatorio avanzato dagli inquirenti, ritenendo sufficienti gli elementi raccolti per applicare misure restrittive. Questo passaggio segna un momento decisivo nella vicenda, che coinvolge figure di spicco nella gestione del territorio milanese.

Altre persone coinvolte e dettagli delle misure cautelari

Oltre a Tancredi e Catella, il gip ha disposto altre misure restrittive. In carcere è stato mandato Andrea Bezziccheri, proprietario della società Bluestone, coinvolta nell’inchiesta. Gli arresti domiciliari sono stati invece decisi per Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione per il Paesaggio a Milano — commissione che era stata sciolta nel mese di aprile — per Alessandro Scandurra, architetto e membro della stessa commissione, e per Federico Pella, ex manager di J+S, una società attiva nel campo dell’ingegneria.

Queste persone risultano indagate allo stesso titolo, e la procura ha individuato responsabilità connesse a una gestione irregolare delle pratiche urbanistiche. Le ordinanze di custodia sono state eseguite dalla Guardia di Finanza usando il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, organo specializzato in reati finanziari e amministrativi.

Contesto dell’inchiesta sulla gestione urbanistica a milano

L’indagine si concentra su presunte anomalie e irregolarità nella gestione degli interventi di rigenerazione urbana a Milano. Sono al centro dell’inchiesta approcci e procedure adottati da enti pubblici e privati, con particolare attenzione alle autorizzazioni e alle concessioni relative a progetti di sviluppo immobiliare di rilevanza cittadina.

Il procedimento giudiziario riguarda anche la Commissione per il Paesaggio, sciolta nel 2024 dopo la scoperta di irregolarità amministrative e gestionali. Le indagini della procura hanno coinvolto soggetti pubblici e privati, con numerose perquisizioni e sequestri documentali.

Giancarlo Tancredi, fino al momento dell’arresto, ricopriva un ruolo chiave nella definizione delle strategie di rigenerazione del Comune. Manfredi Catella, noto nel settore immobiliare italiano, è sotto accusa per presunti legami con pratiche irregolari nella gestione di progetti di sviluppo.

Esecuzione delle ordinanze e ruolo della guardia di finanza

Le misure cautelari sono state attuate dalla Guardia di Finanza, attraverso il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano, specializzato nell’accertamento di reati finanziari, fiscali e contro la pubblica amministrazione. L’intervento delle fiamme gialle ha previsto arresti domiciliari e una carcerazione preventiva.

Le forze dell’ordine hanno operato in diverse sedi, eseguendo simultaneamente le ordinanze per colpire i presunti responsabili. Questo tipo di attività si incidono concretamente sulle dinamiche che regolano l’ambiente della rigenerazione urbana e il rapporto tra enti pubblici e società private.

La procura continua a raccogliere elementi, indagando sulle dinamiche dell’urbanistica milanese e le possibili distorsioni legate all’applicazione e alla concessione degli strumenti urbanistici.

L’inchiesta segna un momento rilevante per il controllo della trasparenza negli affari pubblici e privati che riguardano la città di Milano, con ricadute su progetti, investimenti e gestione del territorio.

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