Arresti a sorrento per presunte tangenti sugli appalti comunali, coinvolti il sindaco e un imprenditore

Arresti a sorrento per presunte tangenti sugli appalti comunali, coinvolti il sindaco e un imprenditore

La Guardia di Finanza di Torre Annunziata arresta il sindaco Massimo Coppola e l’imprenditore Francesco Di Maio per tangenti legate all’appalto da 4,5 milioni euro sui servizi di refezione scolastica a Sorrento.
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La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha arrestato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e un imprenditore per un presunto caso di corruzione legato all’appalto dei servizi di refezione scolastica. - Gaeta.it

Una complessa indagine della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha portato all’arresto, la sera del 20 maggio 2025, del sindaco di Sorrento Massimo Coppola e dell’imprenditore Francesco Di Maio. L’azione è scattata in flagranza di reato durante la consegna di una somma in denaro sospettata essere una tangente legata all’affidamento di appalti pubblici per servizi di refezione scolastica nel comune costiero.

Il ruolo delle fiamme gialle e le modalità dell’arresto

L’arresto è stato il frutto di un’indagine coordinata dal procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ha disposto intercettazioni e installato una microcamera nascosta nel bagno di un ristorante scelto come teatro dell’incontro. Durante quella cena, il collaboratore del sindaco è stato ripreso mentre riceveva 6mila euro dall’imprenditore Di Maio. La scelta del luogo non è casuale: il locale offre ambienti isolati che hanno facilitato l’attività di osservazione e registrazione delle fiamme gialle.

Dettagli sull’arresto e il ritrovamento del denaro

I finanzieri, al momento del fermo, hanno rinvenuto 4500 euro in possesso del sindaco Coppola e 1500 euro nel portafoglio del suo collaboratore, somma che corrisponde all’intera cifra captata dalla microcamera. La scena immortalata costituisce elemento centrale per l’accusa di induzione indebita a promettere o dare utilità, in relazione alla vittima, ovvero il Comune di Sorrento.

Il valore dell’appalto e le accuse mosse dall’autorità giudiziaria

L’appalto in questione riguarda i servizi di mensa scolastica per il triennio 2023–2026, con un valore base d’asta che supera i 4,5 milioni di euro. Secondo i pm Giuliano Schioppi e Matteo De Micheli, titolari dell’inchiesta, la somma di 6mila euro rappresenta una parte tangibile di un sistema illecito finalizzato a influenzare la concessione dell’incarico all’imprenditore coinvolto. L’indagine punta a chiarire se tale pratica abbia compromesso la regolarità del procedimento di affidamento e se vi siano altri soggetti coinvolti.

Indagini in corso e verifiche aggiuntive

L’aspetto giudiziario e le prossime tappe processuali

Dopo l’arresto, i due sono stati condotti alle autorità competenti per la convalida del fermo. L’udienza potrebbe svolgersi già entro domani davanti al gip di Torre Annunziata, Emanuela Cozzitorto. La procura procede con la verifica di tutti gli elementi raccolti per sostenere l’ipotesi di reato e per stabilire eventuali ulteriori responsabili nella vicenda.

Operazioni più ampie contro la corruzione locale

Questa operazione si inserisce in una serie di controlli della Guardia di Finanza sul territorio che mirano a contrastare pratiche corruttive legate ai finanziamenti pubblici e alle concessioni comunali, un fenomeno che, secondo le autorità giudiziarie locali, necessita di particolare attenzione per tutelare la trasparenza e l’interesse pubblico.

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