Arrestato a padova un tunisino di 41 anni con cinque chili di hashish e cocaina in un garage nel quartiere arcella

Arrestato a padova un tunisino di 41 anni con cinque chili di hashish e cocaina in un garage nel quartiere arcella

un uomo tunisino di 41 anni arrestato a padova nel quartiere arcella con 5 kg di hashish, cocaina e materiale per confezionamento; sequestrati anche 2.500 euro trovati nella sua abitazione in provincia di venezia
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Un uomo tunisino è stato arrestato a Padova con 5 kg di hashish, cocaina e materiale per lo spaccio, trovati in un garage trasformato in deposito di droga nel quartiere Arcella. - Gaeta.it

Un uomo di 41 anni di origine tunisina è stato arrestato dalla squadra mobile della questura di Padova con un quantitativo importante di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta nel quartiere Arcella, dove l’uomo aveva trasformato un garage in un deposito di droga. L’indagine ha preso corpo dopo alcuni giorni di osservazione e pedinamenti da parte della polizia.

Il via alle indagini e i movimenti sospetti nel quartiere arcella

La squadra mobile di Padova ha iniziato i controlli a seguito di alcuni movimenti insoliti notati nel quartiere Arcella. Gli agenti hanno osservato un uomo, già noto alle forze dell’ordine, che si recava più volte in un garage, ma solo per pochi minuti. Questo comportamento ha insospettito gli investigatori visto che il soggetto non risiedeva nella zona ma in provincia di Venezia. Lo stesso era alla guida di uno scooter, mezzo poi sottoposto a sequestro preventivo per approfondire ulteriormente la vicenda.

L’uomo appariva nel quartiere sempre in orari diversi e con un’insistenza che ha convinto gli agenti a organizzare una serie di pedinamenti. L’analisi dei suoi spostamenti e delle soste brevi nel garage ha rafforzato l’ipotesi di attività illecite legate allo spaccio di droga. Ciò ha portato gli inquirenti a intervenire prima che la situazione potesse evolvere.

Il ritrovamento di hashish, cocaina e materiale per il confezionamento

Quando la squadra mobile ha bloccato il cittadino tunisino all’interno del garage, la scoperta è stata immediatamente rilevante. Nel deposito, infatti, sono stati trovati circa 5 chili di hashish divisi in panetti. In aggiunta c’erano 200 grammi di cocaina, sia già pronta che suddivisa per la vendita. Oltre a queste sostanze, nello zainetto dell’uomo, recuperato durante il controllo su scooter, sono state rinvenute alcune dosi di cocaina per un totale di 6 grammi.

Il garage presentava anche una piccola area attrezzata per il confezionamento: sono stati sequestrati bilancini di precisione, guanti e altro materiale utile per il taglio e il confezionamento della droga. Questi elementi hanno evidenziato come il locale non fosse solo un deposito, ma anche un vero e proprio laboratorio per preparare le dosi da vendere.

La perquisizione a casa e il sequestro di denaro non giustificato

Dopo aver raccolto prove nel garage di Arcella, la polizia ha esteso la perquisizione anche all’abitazione del tunisino in provincia di Venezia. Nonostante l’uomo risultasse senza lavoro e, quindi, con poche entrate ufficiali, è stato trovato un cassetto contenente circa 2.500 euro in contanti. Alla richiesta di spiegazioni sulla provenienza del denaro, il soggetto non ha fornito alcuna giustificazione convincente. Per questo motivo, la somma è stata sequestrata insieme agli stupefacenti.

Il ritrovamento della liquidità contestualmente al materiale per lo spaccio ha ulteriormente rafforzato le accuse a carico dell’uomo. Gli inquirenti hanno ritenuto che i guadagni provenissero direttamente dal mercato illegale della droga.

Arresto e misure cautelari disposte dal tribunale di padova

Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto alla casa circondariale di Padova. Nel corso dell’udienza di convalida, il tribunale ha confermato la custodia in carcere come misura cautelare. L’accusa si basa sul traffico e il possesso di sostanze stupefacenti in quantità rilevante, oltre alle prove raccolte durante le perquisizioni.

L’arresto rappresenta un intervento importante nel contrasto allo spaccio nella zona di Padova e mostra come il controllo mirato delle forze dell’ordine possa portare a risultati concreti anche in aree urbane complesse come il quartiere Arcella. Il caso resta aperto in fase di approfondimento per individuare eventuali complici o ulteriori magazzini di droga nella provincia.

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