Un’indagine partita a marzo ha portato all’arresto di un uomo accusato di tentata rapina aggravata ai danni di una giovane donna. L’episodio è avvenuto a Casola di Napoli durante la notte. Le autorità hanno svolto un lavoro approfondito per ricostruire con precisione i fatti, fino a rintracciare il sospettato. La rapida reazione della vittima e le prove video hanno fatto la differenza per la svolta delle indagini.
L’agguato notturno a casola di napoli: ricostruzione dei fatti
La tentata rapina risale al 15 marzo 2025, in un’area isolata di Casola di Napoli. Il 30enne, con il volto coperto da un cappuccio, ha fermato l’auto della donna senza preavviso. Ha bloccato la vettura con la propria macchina, stringendo la vittima in una situazione di pericolo. L’uomo ha colpito con forza il parabrezza, esprimendo minacce di morte per intimidirla e convincerla a consegnare la borsa e il denaro che aveva con sé.
Reazione della vittima
Nonostante la pressione e il rischio evidente, la donna non si è lasciata sopraffare dalla paura. È riuscita a reagire con prontezza, sfuggendo all’aggressore e chiamando subito i soccorsi. Quest’azione determinata ha impedito al malvivente di portare a termine la rapina. La denuncia formale ha seguito la fuga, informando le autorità di quanto accaduto.
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Il ruolo chiave delle telecamere nella cattura del presunto rapinatore
Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza si sono rivelate decisive durante le indagini. I carabinieri della stazione di Gragnano, coordinati dalla procura di Oplonti, hanno esaminato quei filmati per identificare il sospettato. Le riprese hanno mostrato movimenti e dettagli utili a confermare la testimonianza della vittima e a collegare il 30enne ai fatti.
Analisi e ordinanza
L’analisi dei video ha permesso non solo di riconoscere l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ma anche di stabilirne il percorso prima e dopo l’aggressione. Questo supporto tecnologico si è dimostrato fondamentale nella raccolta delle prove. Alla luce degli elementi raccolti, il gip di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.
L’arresto e il trasferimento in carcere
Dopo aver identificato il presunto colpevole, i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza il 5 giugno 2025 presso la stazione di Gragnano. Il 30enne napoletano è stato prima trattenuto in caserma per gli accertamenti di rito. Successivamente è stato condotto nel carcere di Poggioreale, dove rimarrà in attesa del processo.
Le accuse nei suoi confronti riguardano la tentata rapina aggravata, una fattispecie grave che riflette la violenza messa in atto durante l’aggressione. Il lavoro delle forze dell’ordine, supportato dalla collaborazione della vittima e dalle immagini, ha portato a un risultato concreto. Il caso continuerà ora il suo corso nelle sedi giudiziarie competenti.