Le operazioni di controllo messe in campo dalla Questura di Napoli puntano a stroncare la diffusione illecita di armi e sostanze stupefacenti sul territorio. L’ultima attività si è conclusa con un arresto nel comune di Casoria, dove la polizia ha scoperto armi da fuoco e materiale di dubbia provenienza.
Le indagini e il controllo a casoria
Nella mattinata del 2 maggio 2025, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno svolto un controllo mirato presso un’abitazione in Casoria, periferia a nord del capoluogo campano. L’intervento rientra in una serie di operazioni coordinate volte a contrastare il fenomeno della detenzione abusiva di armi da fuoco. Durante l’ispezione, la polizia ha ispezionato con attenzione l’appartamento dell’uomo, da tempo sotto osservazione. Il sospetto nasceva da alcune segnalazioni e dall’attività di monitoraggio svolta sul territorio.
Gli agenti hanno rinvenuto una pistola Beretta calibro 7.65 con la matricola abrasata, una condizione che ne impedisce l’identificazione ufficiale e fa pensare a un oggetto usato in attività illecite. Il caricatore conteneva 5 cartucce pronte all’uso. Accanto alla Beretta, è stata trovata anche una pistola replica marca Bruni modello 92, calibro 8, anch’essa con la matricola cancellata e priva del tappo rosso, elemento obbligatorio per distinguere le armi giocattolo da quelle reali. Nel focolaio del blitz sono spuntate anche 29 cartucce a salve marca G.F.L. calibro 8 e un fucile a pompa da softair.
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Contesto e rischi
Questo arsenale è stato scoperto in un contesto domestico, a conferma della diffusione di armi illegali anche in contesti apparentemente privi di pericoli immediati. Il ritrovamento ha sollevato l’allarme per le attività criminali locali, considerate rischiose per la sicurezza pubblica e l’ordine nelle aree urbane.
Sequestri e valore del materiale rinvenuto
Oltre alle armi e alle munizioni, la polizia ha bloccato altri beni di origine illecita o comunque da verificare. Tra questi, cinque orologi di marchi noti, il cui possesso non è stato giustificato dall’arrestato, e una somma in contanti pari a 5410 euro, distribuita in banconote di diverso taglio. Lo denaro contante, trovato in casa, fa presumere una attività economica senza giustificazione legale, forse collegata al traffico illecito o ad altre forme di riciclaggio.
Il sequestro di questi beni lascia immaginare la natura più ampia dell’attività dell’arrestato, oltre alla semplice detenzione abusiva di armi. Gli orologi, di comprovato valore economico, e la cospicua somma di denaro sottoposta a controllo completano il quadro delle prove raccolte dalla polizia.
Arresto e conseguenze legali per il 36enne napoletano
A seguito del ritrovamento, la polizia ha arrestato il 36enne di Napoli, accusandolo di detenzione illegale di arma comune da sparo e munizionamento, oltre al reato di ricettazione. La gravità delle accuse deriva dal fatto che l’uomo deteneva armi private della matricola, un elemento che indica la volontà di occultarne la provenienza e l’utilizzo, pratica vietata dal codice penale.
Le armi ritrovate, se fossero state usate, avrebbero rappresentato un pericolo concreto per la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine. L’intervento si configura come un momento importante nel contrasto ai reati connessi alla criminalità armata nella provincia di Napoli.
Indagini in corso
Il fermo è stato effettuato da personale della Squadra Mobile, che ora procede con le ulteriori indagini per ottenere chiarimenti sulla provenienza delle armi e sui possibili legami con reti criminali più ampie. A breve si attendono sviluppi sul fronte giudiziario e nuovi risvolti investigativi.