Tre persone sono finite in manette nell’ambito di un’indagine della procura di Benevento, per una serie di rapine compiute in diverse province, ma in particolare tra Campania e Basilicata. I loro presunti colpi hanno preso di mira uffici postali e istituti bancari, con modalità che hanno coinvolto armi e intimidazioni. Ecco tutti i dettagli emersi dalle attività investigative.
Dettagli dell’operazione e provvedimenti cautelari
L’operazione ha visto impegnati i carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, che hanno eseguito le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Benevento dopo aver raccolto prove sufficienti. I provvedimenti riguardano due uomini e una donna. Per i due uomini è scattato l’arresto in carcere, mentre la donna è stata sottoposta ai domiciliari. Tutte le indagini sono state coordinate dalla procura retta dal procuratore Gianfranco Scarfò.
Gli indizi raccolti riguardano il reato di rapina in concorso, ipotizzato contro i tre arrestati. Le accuse derivano da episodi risalenti a diversi mesi fa, ma che solo ora hanno permesso di risalire ai presunti responsabili.
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Il caso dell’ufficio postale di melizzano che ha aperto l’indagine
Tutto ha avuto origine il 23 maggio 2023, quando un gruppo di malviventi armati di coltello e con il volto coperto ha fatto irruzione nell’ufficio postale di Melizzano, sempre in provincia di Benevento. Nell’assalto sono riusciti a portare via una somma in contanti superiore a 28mila euro.
Questo episodio ha provocato un’immediata risposta da parte delle forze dell’ordine, che hanno avviato controlli sul territorio e raccolto testimonianze e prove. Le immagini e i racconti dei testimoni hanno permesso di tracciare un primo profilo dei sospetti.
Rapine e tentativi riconducibili agli arrestati in altre province
I carabinieri, andando avanti con le indagini, hanno collegato ai tre soggetti anche altre rapine ai danni di istituti di credito di altre regioni. Tra questi spiccano due episodi avvenuti nel giro di pochi giorni: il 1 agosto 2023, quando è stata tentata un’assalto alla banca BPER di Eboli, in provincia di Salerno, e il 9 agosto successivo, con una rapina consumata all’istituto Monte dei Paschi di Siena di Balvano, in provincia di Potenza.
In entrambe le situazioni, i sospetti avrebbero agito con modalità simili a quelle dell’assalto di Melizzano, utilizzando intimidazioni e armi per costringere lo staff a consegnare il denaro. Le prove raccolte nel corso delle indagini hanno permesso di inserire questi fatti nel quadro complessivo dell’attività criminale dei tre.
L’azione combinata tra le diverse procure locali e le forze di polizia territoriali ha consentito di ricostruire con precisione le responsabilità, portando all’esecuzione delle misure cautelari nei confronti degli appuntati indagati. Le indagini non escludono nuovi sviluppi o ulteriori prove nei prossimi mesi.