apre a radda in chianti la nuova cantina firmata mario botta con chef heinz beck e vigneti d’eccellenza

apre a radda in chianti la nuova cantina firmata mario botta con chef heinz beck e vigneti d’eccellenza

a radda in chianti la tenuta terrabianca lancia una nuova cantina firmata mario botta con esperienze enogastronomiche di heinz beck, unendo vino, arte e cultura in un progetto sostenibile e innovativo
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A Radda in Chianti, la tenuta Terrabianca sta realizzando una nuova cantina progettata da Mario Botta, integrando enologia, arte e cultura, con esperienze gastronomiche firmate dallo chef Heinz Beck, per valorizzare il territorio e creare un polo enogastronomico e culturale d’eccellenza. - Gaeta.it

Nel comune di Radda in Chianti, Siena, sta prendendo forma un progetto ambizioso che fonde architettura, enogastronomia e cultura. Arillo in Terrabianca, proprietà italo-svizzera acquisita nel 2019, avvia la costruzione di una nuova cantina disegnata dall’archistar Mario Botta. Al fianco dell’area produttiva si delineano esperienze gastronomiche guidate dallo chef pluristellato Heinz Beck. La tenuta si inserisce in un circuito più ampio, comprendente altre due aziende vitivinicole in Toscana, che puntano a valorizzare vigneti e territori pregiati.

La nuova cantina e il progetto architettonico di mario botta a radda in chianti

Dal 2023 Mario Botta è impegnato nel progetto della nuova cantina di Terrabianca. L’edificio, previsto per il completamento e inaugurazione nell’autunno 2026, sostituirà la struttura originaria risalente agli anni Ottanta. L’intervento architettonico mira a integrare tecnologie enologiche di ultima generazione con principi di sostenibilità ambientale. Botta ha concepito un ambiente che va oltre la semplice produzione del vino, trasformando la cantina in uno spazio di accoglienza e cultura.

Spazi interni e atmosfere culturali

La distribuzione interna prevede un’area didattica destinata a ospitare corsi e approfondimenti sul vino, ulteriori percorsi guidati alla scoperta delle tecniche di vinificazione, uno spazio dedicato alle degustazioni e un wine shop per la vendita diretta dei prodotti. Elementi di originalità sono rappresentati dalla galleria d’arte dedicata a Wolfgang Beltracchi, noto pittore tedesco vicino alla proprietà, e da un anfiteatro aperto, realizzato per eventi culturali come spettacoli teatrali e concerti. Il progetto rafforza così l’identità della tenuta come polo culturale ed enologico.

La presenza di heinz beck e il ruolo della ristorazione nel relais di terrabianca

Il relais di Terrabianca si distingue anche per l’offerta gastronomica affidata a Heinz Beck, chef con diverse stelle Michelin. La proposta culinaria si struttura su un ristorante fine dining che punta a un’esperienza gastronomica di alto livello, posta all’interno del complesso della nuova cantina. “L’obiettivo è coniugare la tradizione enologica locale con un percorso culinario che valorizzi le materie prime del territorio, accompagnando i vini prodotti nei vigneti circostanti.”

Accanto al ristorante principale, il relais ospiterà un bistrot adatto a momenti più informali, ampliando l’accessibilità ai visitatori. L’insieme di spazi dedicati alla ristorazione completa l’offerta turistica e promuove il turismo enogastronomico nella zona di Radda in Chianti. La stretta collaborazione tra cantina, cucina e arte crea un’esperienza multisensoriale, utile a differenziare Terrabianca rispetto ad altre realtà vinicole della zona.

L’importanza dell’enogastronomia

L’integrazione tra cucina e vino rappresenta un valore aggiunto per la tenuta, rendendo ogni visita un percorso sensoriale completo.

Le tenute e i vigneti: da radda in chianti a massa marittima e val d’orcia

Terrabianca è solo una delle tre tenute gestite dalla famiglia Burkard, proprietari di origine italo-svizzera. Questa tenuta, a Radda in Chianti, si estende su 135 ettari – un anfiteatro naturale rivolto a sud – di cui 12,5 attualmente vitati con uve sangiovese, tutte certificate biologiche. I vini prodotti includono il Chianti Classico Sacello, la Riserva Poggio Croce e la Gran Selezione Terrabianca, tutti caratterizzati da freschezza ed eleganza.

Le altre due proprietà della famiglia sono il Tesoro, situato a Massa Marittima in Maremma grossetana, e Colle Brezza, nella Val d’Orcia a nord est di Pienza. Il Tesoro si sviluppa su 115 ettari complessivi, con 40 ettari di vigneti, suddivisi in 24 parcelle. Qui si coltivano vitigni rossi come sangiovese, merlot e cabernet sauvignon, oltre a varietà bianche come chardonnay, viognier e vermentino. La tenuta di Colle Brezza comprende 36 ettari, di cui 8 a vigneto, dove il sangiovese domina. In questa zona si applicano tecniche di agricoltura biodinamica, puntando a rispettare ritmo e cicli naturali del terreno.

Prospettive di crescita e sviluppo

L’attenzione del gruppo si concentra attualmente soprattutto sulla tenuta di Radda in Chianti, ma non si esclude una futura espansione in altre zone vinicole toscane di prestigio, come il territorio di Montalcino, noto per il suo ruolo centrale nella produzione di Brunello.

L’idea di un triangolo toscano tra vino, arte e cultura

La proprietà ha definito il progetto che unisce le tre tenute come “il teorema toscano e l’arte del vino”. Con questa formula vuole enfatizzare il legame tra territorio vinicolo, espressione artistica e cultura enogastronomica. La nuova cantina di Terrabianca si presenta quindi come fulcro di un sistema che mira a creare una sinergia tra produzione di vini di qualità, architettura di valore e un’offerta culturale che coinvolge visitatori e appassionati.

Arte e natura: un connubio unico

Questa visione si riflette nello spazio creato da Mario Botta, che accoglierà opere d’arte e ospiterà eventi nel suo anfiteatro, un ambiente pensato per dialogare con la natura e il paesaggio circostante. Il coinvolgimento di artisti come Wolfgang Beltracchi rende il luogo anche una galleria d’arte a cielo aperto. La programmazione futura punta a utilizzare queste componenti per dare vita non solo a vini ma anche a esperienze capaci di richiamare un pubblico vario, interessato sia alle tradizioni toscane sia ad aspetti più contemporanei della cultura.

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