La giunta regionale di abruzzo ha stabilito un regolamento che disciplina le strutture residenziali e semiresidenziali dedicate ai minorenni. Questo decreto riguarda sia le nuove realtà, sia le modifiche alle strutture esistenti, come trasferimenti di sede, modifiche nei servizi offerti, ampliamenti e riduzioni. L’intento è creare criteri chiari e omogenei per tutto il territorio regionale sulla gestione e autorizzazione di questi servizi.
Normativa regionale sulle strutture per minorenni: i punti chiave del regolamento
Il regolamento, approvato recentemente dal consiglio regionale, fissa le regole per l’istituzione e la gestione di strutture che ospitano o assistono minorenni in abruzzo. La disciplina riguarda sia le strutture con ciclo di assistenza residenziale, quindi con accoglienza notturna, sia quelle semiresidenziali che operano con attività diurne. Il testo regolamentare introduce procedure precise per autorizzare nuovi servizi, per spostare strutture esistenti in altre sedi, e per modificare la tipologia o la dimensione dei servizi offerti, come aumenti o riduzioni del numero di posti o cambiamenti nelle modalità di assistenza.
Tutti questi interventi devono adesso seguire criteri univoci, evitandosi così disparità tra comuni o zone diverse della regione. Il regolamento si prefigge di costruire un quadro regolatorio che garantisca trasparenza e controllo, assicurando che i minori beneficiari ricevano un’assistenza conforme a standard minimi di qualità e sicurezza su tutto il territorio abruzzese.
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Il ruolo dell’assessore al sociale e l’importanza della norma per l’abruzzo
Roberto Santangelo, assessore regionale al Sociale, ha spiegato che questa norma rappresenta un passo avanti per la regione. È la prima volta che abruzzo si dota di una regolamentazione specifica per una materia particolarmente complessa come quella dei servizi residenziali per minorenni. Il provvedimento porta uniformità nelle procedure di autorizzazione, che finora risultavano poco omogenee da comune a comune.
Santangelo ha sottolineato come il regolamento servirà a migliorare la tutela dei minori attraverso la definizione di parametri chiari per la gestione delle strutture. I nuovi criteri permetteranno di monitorare meglio l’attività delle strutture e di intervenire in modo più puntuale in caso di necessità. L’approvazione di questo testo segna dunque l’avvio di una nuova fase in cui l’abruzzo dispone di un quadro normativo dettagliato, utile per amministrazioni e operatori sociali.
Impatti pratici e futuri sviluppi sulle strutture minorili in abruzzo
Con il regolamento ora operativo, le strutture già attive dovranno conformarsi alle nuove disposizioni per continuare l’attività in modo regolare. Questo significa che eventuali modifiche di sede o tipologia di assistenza dovranno seguire le nuove procedure stabilite e ricevere le autorizzazioni comunali previste. Le realtà che intendono aprire nuovi servizi troveranno, per la prima volta, una guida normativa completa che descrive i requisiti da rispettare.
L’effetto atteso riguarda un miglior controllo della qualità dei servizi e la possibilità di intervenire prontamente su eventuali criticità. Gli enti locali, insieme con le autorità regionali competenti, avranno a disposizione uno strumento utile a regolamentare un settore delicato, prevenendo situazioni irregolari o di rischio.
Aggiornamenti futuri e trasparenza
In futuro, il regolamento potrà essere aggiornato per rispondere a nuove esigenze o modifiche normative nazionali. Nel frattempo, le novità approvate consentiranno una maggiore trasparenza e chiarezza per chi gestisce servizi a favore di minorenni, così come per le famiglie e le comunità interessate. Il percorso tracciato sembra segnare un punto di partenza verso una complessiva riorganizzazione della rete di servizi sociali per l’infanzia e l’adolescenza in abruzzo.