Anziano sub muore durante immersione a Civitavecchia, indagini aperte per malore

Anziano sub muore durante immersione a Civitavecchia, indagini aperte per malore

Aleandro Anselmi, sub esperto di Fabrica di Roma, muore per probabile malore durante immersione al porticciolo riva di Traiano a Civitavecchia; indagano i carabinieri locali.
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Aleandro Anselmi, sub esperto di 60 anni, è morto per probabile malore durante un’immersione davanti al porticciolo Riva di Traiano a Civitavecchia. Le autorità indagano sulle cause della tragedia. - Gaeta.it

La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio davanti al porticciolo riva di Traiano, a Civitavecchia. Aleandro Anselmi, sub esperto di 60 anni originario di Fabrica di Roma, ha perso la vita mentre si immergeva per esplorare un relitto. Le forze dell’ordine e i soccorritori sono intervenuti tempestivamente, ma non hanno potuto evitare il dramma.

I fatti davanti al porticciolo riva di traiano

Aleandro Anselmi si era immerso come spesso faceva, spinto dalla passione per la subacquea e dalla voglia di ammirare il relitto affondato nelle acque di Civitavecchia. Durante l’immersione ha probabilmente accusato un malore improvviso che ha causato il suo annegamento. I compagni di immersione lo hanno tratto subito in superficie, portandolo prima a bordo di una barca e poi a riva, dove i soccorsi sono stati allertati immediatamente.

Nonostante l’arrivo rapido dei mezzi di soccorso e la mobilitazione di personale sanitario, ogni tentativo di rianimazione è stato vano. L’uomo è stato dichiarato morto sul posto. Il clamore provocato da questo episodio ha subito mosso le indagini da parte dei carabinieri di Civitavecchia, che si stanno occupando di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto al fine di definire con precisione la causa del decesso.

Ipotesi e accertamenti

Per ora, gli inquirenti tendono a confermare l’ipotesi di un malore alla base della tragedia, che ha impedito ad Anselmi di tornare in superficie autonomamente. Non sono esclusi comunque ulteriori accertamenti tecnici, tra cui l’esame autoptico, che potranno chiarire definitivamente le ragioni del suo annegamento.

La passione per la subacquea e l’amicizia nel blue shark diving

Aleandro Anselmi non era un subacqueo alle prime esperienze. La sua conoscenza del mare e la consapevolezza dei rischi erano frutto di anni di immersioni. Faceva parte del gruppo Blue Shark Diving, una realtà dedicata a chi ama esplorare i fondali marini. La passione per l’attività e il legame con gli amici di immersione si respiravano nelle parole di Andrea Pierfederici, membro del dive system Blue Shark Diving.

Pierfederici ha ricordato con affetto Anselmi, sottolineando come, tra loro, vi fosse un’amicizia lunga e profonda, cementata da numerose immersioni condivise. Il mare aveva unito entrambi per molto tempo, diventando uno spazio in cui si sono spesso ritrovati tra risate, momenti intensi e, a volte, anche lacrime. L’amicizia era solida, quasi indissolubile, e solo il mare poteva dividerli; oggi, proprio quel mare ha raccolto per sempre Anselmi.

Il ricordo di andrea pierfederici

Nel suo messaggio pubblicato sui social, Andrea ha sottolineato che Anselmi ha scelto di andare via nel suo modo più intimo, immerso nel suo elemento naturale e accanto a chi gli voleva bene. Ha condiviso un ricordo della forza che l’amico gli ricordava di cercare, paragonando la vita al mare che incontra gli scogli senza mai arrendersi. Sono parole che rivelano una vicinanza profonda e un dolore intenso, riflesso del grande legame costruito attraverso gli anni di esplorazioni e avventure subacquee condivise.

Accertamenti e responsabilità dopo la tragedia

I carabinieri di Civitavecchia hanno avviato un’indagine per chiarire con precisione le circostanze della morte di Anselmi. Al momento l’ipotesi prevalente resta quella del malore cardiaco o di altra natura che ne ha causato l’annegamento. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze, analizzando i dati ricavati dai presenti e organizzando gli accertamenti tecnici necessari per completare la ricostruzione.

La zona di riva di Traiano è frequentata da molti appassionati di immersioni, con numerosi relitti sommersi che attraggono esperti di subacquea, a volte anche per immersioni da ricerca o didattiche. La sicurezza durante queste attività rappresenta un tema delicato, e incidenti come questo richiamano l’attenzione sulle misure di precauzione da adottare.

Nessuna negligenza al momento

In questo caso specifico non ci sono indizi al momento di negligenze o imprudenze. Anselmi era un sub esperto e la squadra con cui si immergeva ha subito soccorso e allertato le autorità competenti. L’indagine continuerà a seguire ogni pista finché non emergeranno elementi chiari sulle cause della morte, così da offrire una risposta completa alla comunità locale e agli appassionati di subacquea che conoscevano l’uomo e la sua storia.

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