Un uomo di settant’anni è stato fermato a Napoli con migliaia di euro in banconote false. Il fermo è scattato nel centro cittadino, zona porta Nolana, dopo che gli agenti della polizia hanno notato il suo comportamento nervoso e la fuga precipitosa. L’episodio evidenzia come anche persone apparentemente tranquille possano nascondere attività illegali complesse.
Il fermo in strada e la scoperta delle banconote contraffatte
L’anziano era in giro per le vie del centro Napoli, ma la sua agitazione ha attirato l’attenzione della polizia, presente con un presidio a porta Nolana. Già conosciuto alle forze dell’ordine per reati simili, è stato seguito e bloccato. Alla perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto 25.000 euro in banconote da 50 euro, tutte false e con lo stesso numero di serie. Questa scoperta ha fatto scattare ulteriori controlli per accertare la portata del caso.
La perquisizione domiciliare conferma il sospetto con un grosso carico di denaro falso
La polizia ha deciso di controllare anche la sua abitazione dove sono stati trovati altri 56.810 euro in banconote contraffatte, nascoste con cura. Questo deposito ha superato la soglia di 80mila euro totali. La quantità e la modalità di occultamento suggeriscono che l’uomo non fosse un semplice utilizzatore ma parte di un’attività più strutturata. Gli agenti hanno raccolto prove utili a imputargli i reati di falsificazione e introduzione di valuta falsa.
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Le indagini sui legami con una rete più ampia di falsari nella città e provincia
Le autorità stanno approfondendo le indagini per capire se l’anziano agisse da solo o come parte di un gruppo organizzato. Napoli è nota per la presenza di falsari capaci di produrre banconote contraffatte in serie. Questi soldi vengono poi distribuiti in tutta Europa, anche tramite il dark web. La polizia cerca collegamenti tra il fermato e questa rete per bloccare la circolazione della moneta falsa e colpire i canali di distribuzione.
Le conseguenze dell’arresto e le prossime fasi processuali
L’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere, dove dovrà rispondere davanti a un giudice. Le accuse riguardano la produzione e la diffusione di valuta falsa. È un caso tipico delle attività illegali che minano l’economia locale e nazionale. Le autorità mantengono alta l’attenzione sulla zona, per limitare i rischi per i cittadini e prevenire altri episodi simili nei prossimi mesi.