La Cassa di Ravenna ha celebrato la sua assemblea annuale al teatro Alighieri, confermando Antonio Patuelli alla guida per un nuovo mandato. Il gruppo bancario, attivo dal 1840 e guidato da Patuelli da tre decenni, ha chiuso il 2024 con risultati economici ai massimi storici, consolidando così la sua posizione tra le realtà private più solide del territorio romagnolo.
Rieleggono patuelli e approvano il bilancio con utili in crescita
Antonio Patuelli guida la Cassa dal 1994 e ha inoltre presieduto l’abi dal 2013. L’assemblea di fine 2024 lo ha rieletto senza voti contrari, segno dell’ampia fiducia degli azionisti. Il gruppo bancario comprende anche la banca di Imola, il banco di Lucca e del Tirreno e altre tre società legate ai prodotti e ai servizi finanziari.
I risultati del 2024 registrano un utile lordo per la Cassa di Ravenna pari a 52,5 milioni di euro, un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è cresciuto del 15% raggiungendo 37 milioni, il dato più alto dall’inizio dell’attività nel 1840. Nel complesso, il bilancio consolidato del gruppo conferma un utile lordo di 75,8 milioni e un utile netto di 47,6 milioni .
Questi numeri riflettono una crescita significativa e mostrano il recupero e la stabilità finanziaria dell’istituto nel contesto post-pandemico e in uno scenario economico globale difficile. La gestione prudente e l’attenzione alla clientela locale sembrano elementi chiave per il raggiungimento di questo traguardo.
Rafforzamento dei coefficienti patrimoniali e vigilanza bancaria
Il 2024 ha visto anche un sensibile rafforzamento della posizione patrimoniale. Il Cet1 ratio della Cassa di Ravenna ha raggiunto il 23,89% e il total capital ratio il 25,01%. Questi indicatori misurano la capacità della banca di coprire rischi con il proprio capitale e costituiscono parametri fondamentali per la stabilità finanziaria.
Il gruppo bancario nel suo complesso ha risposto ai requisiti della vigilanza europea con ampio margine. Il Cet1 ratio consolidato è arrivato al 19,09%, quasi il doppio rispetto all’8,23% richiesto, mentre il total capital ratio è salito al 20,48%, ben superiore al 12,43% che la autorità di vigilanza impongono.
Questi dati indicano una posizione sana e capace di assorbire shock economici, aspetti prioritari considerata la volatilità del mercato finanziario internazionale e le pressioni inflazionistiche presenti nel 2024.
Distribuzione del dividendo e rinnovamento del consiglio di amministrazione
L’assemblea ha deciso di aumentare il dividendo a 61 centesimi di euro lordi per azione, una crescita del 19,6% rispetto al precedente esercizio. L’opzione offerta agli azionisti è di ricevere un titolo ogni 26 azioni possedute, senza oneri fiscali, o in alternativa la liquidità corrispondente.
Il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale sono stati rinnovati, mantenendo però una continuità di gestione. Sono stati confermati la maggior parte dei membri, mentre è entrata nel cda Chiara Bulgarelli. Giorgio Sarti, consigliere storico e vice presidente vicario, ha deciso di non ricandidarsi ma resta una figura di riferimento per il gruppo.
Poco dopo l’assemblea, il consiglio si è riunito per eleggere il vicepresidente. Francesco Gianni ha ottenuto la riconferma, esito che indica stabilità e continuità nella leadership del gruppo bancario.
Il ruolo della cassa di ravenna nel sistema bancario locale
La Cassa di Ravenna rappresenta un gruppo bancario privato con una lunga storia e un forte legame territoriale, presente in diverse province italiane attraverso le sue controllate. La gestione di Patuelli ha saputo mantenere un equilibrio tra crescita e prudenza, valorizzando al contempo le presenze nella comunità locale.
Il consolidamento dei risultati finanziari nel 2024 conferma l’importanza del gruppo nel panorama delle banche private indipendenti italiane. Il rafforzamento dei parametri patrimoniali consente alla banca di guardare con sicurezza al futuro, pianificando operazioni commerciali e di sviluppo in ambito regionale.
La fiducia espressa dall’assemblea al management indica una risposta positiva alla strategia adottata negli ultimi anni, mentre il rafforzamento del dividendo sottolinea l’attenzione verso i soci e la capacità del gruppo di generare valore tangibile per gli azionisti.