Anteprima mondiale del restauro 4k di Ti ho sposato per allegria alla mostra del cinema di venezia 2025

Anteprima mondiale del restauro 4k di Ti ho sposato per allegria alla mostra del cinema di venezia 2025

Il restauro in 4k di Ti ho sposato per allegria di Luciano Salce, con Monica Vitti, sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia grazie a Cinecittà e materiali originali da Parigi.
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Il film del 1967 *Ti ho sposato per allegria* di Luciano Salce, restaurato in 4K con scene inedite, sarà presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, celebrando il cinema italiano e il ruolo iconico di Monica Vitti. - Gaeta.it

Una nuova versione restaurata in 4k di Ti ho sposato per allegria, il film del 1967 diretto da Luciano Salce, sarà presentata in anteprima mondiale alla 82. Mostra del Cinema di Venezia nel settore Venezia Classici. L’opera torna al pubblico nella sua forma originale grazie al lavoro di restauro realizzato da Cinecittà, che ha riportato alla luce anche scene inedite tagliate dalla censura dell’epoca. Il film, tratto dall’omonima commedia di Natalia Ginzburg, si distingue per la presenza di Monica Vitti in uno dei ruoli più intensi della sua carriera.

Il restauro e la sua importanza per il cinema italiano

Il restauro in 4k di Ti ho sposato per allegria è stato curato da Cinecittà presso i propri laboratori digitali, a partire da materiali originali ritrovati a Parigi, di proprietà di StudioCanal. Tra questi sono emersi due spezzoni eliminati all’uscita originale, ora reintegrati nel montaggio. La qualità tecnico-artistica del restauro restituisce all’opera la sua integrità, permettendo agli spettatori di riscoprire il film come pensato da Luciano Salce nel 1967. Questo intervento non solo celebra un autore che ha segnato la commedia all’italiana, ma sottolinea anche l’attenzione crescente verso la conservazione delle pellicole storiche italiane, un patrimonio fragile e prezioso.

La mostra del cinema di venezia come palcoscenico culturale

La scelta di presentare il film alla Mostra del Cinema di Venezia, uno dei festival più importanti al mondo, conferma il valore culturale e artistico di questa pellicola. Luciano Salce, noto per titoli come Il federale e Fantozzi, viene qui ricordato come un regista capace di raccontare le contraddizioni della società italiana con ironia e attenzione psicologica. Restituire in 4k una sua opera significa mantenere vivi riferimenti storici e culturali legati alla cinematografia italiana degli anni Sessanta.

Monica vitti e la rilevanza del suo ruolo nel film

Monica Vitti interpreta Giuliana, una donna dall’animo irrequieto e anticonformista, che si trova a confrontarsi con le aspettative e le tensioni del matrimonio e della famiglia tradizionale. La sua interpretazione è tuttora considerata una delle vette della sua carriera. Il ruolo mette in luce la versatilità di Vitti, capace di passare da commedie brillanti a ruoli più complessi e profondi, mantenendo però una freschezza e una naturalezza che hanno segnato il cinema italiano.

Nel film, la relazione tra Giuliana e Pietro, interpretato da Giorgio Albertazzi, è un racconto fatto di contrasti e complicità, che racconta le difficoltà di adattarsi vicendevolmente in un contesto sociale rigido. La costruzione dei personaggi, attraverso dialoghi accesi e momenti di riflessione, offre uno spaccato sulla mutazione culturale degli anni Sessanta, quando i modelli tradizionali familiare e sociale iniziavano a essere messi in discussione. Monica Vitti torna così a essere protagonista in un evento internazionale che celebra la sua eredità artistica, assieme a una pellicola che ancora emoziona e fa discutere.

Trama e ambientazione: uno sguardo ai temi della commedia di costume

Ti ho sposato per allegria racconta la storia di Giuliana e Pietro, due giovani che si uniscono in matrimonio dopo un incontro improvviso, non senza difficoltà emotive e culturali. Giuliana, una donna vivace e fuori dagli schemi, si trova in crisi per un amore finito e arriva quasi a tentare il suicidio. Pietro, un avvocato dal carattere rigido e proveniente da una famiglia borghese tradizionale, rappresenta un mondo molto diverso dal suo. La convivenza mette alla prova entrambi, mostrando tensioni e incomprensioni che emergono in un contesto domestico a tratti caotico.

L’arrivo in casa della madre e della sorella di Pietro altera l’equilibrio della coppia e introduce nuovi elementi di conflitto, tra rigide norme sociali e desideri di libertà personale. Il film alterna situazioni comiche a momenti più seri, riflettendo sulle difficoltà di trovare un terreno comune in un matrimonio nato da un’attrazione improvvisa ma sincera. Questi temi, inseriti nel contesto degli anni Sessanta, restituiscono uno sguardo sull’epoca e le sue contraddizioni, presentate con la leggerezza e l’ironia tipiche di Salce.

Processo di restauro e contributi europei

La lavorazione del restauro è partita dalla scansione 4K di un interpositivo 35mm e di un negativo colonna mono 35mm. Queste scansioni sono state eseguite presso L’Image Retrouvée a Parigi, grazie a materiali affidati da StudioCanal e conservati nell’Eclair Preservation parigino. Tutte le operazioni digitali sono state svolte nei laboratori di Cinecittà tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. La collaborazione internazionale tra centri specializzati ha permesso di recuperare e valorizzare elementi originali che altrimenti sarebbero andati persi.

Questo metodo ha garantito una resa visiva e sonora fedele all’originale, superando le limitazioni dettate dal tempo e dai tagli subiti dalla censura storica. L’occasione ha consentito di rinnovare l’attenzione verso l’eredità culturale del cinema italiano e la sua conservazione, un lavoro che rientra in una più ampia attività svolta da Cinecittà per riportare alla luce titoli fondamentali del passato cinematografico nazionale. Il pubblico veneziano potrà così apprezzare l’intera versione così come venne concepita da Salce e Ginzburg.

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