borsa asia-pacifico prudente dopo il rinvio dei dazi usa all’europa deciso da trump
Lo scenario dei mercati asiatici e pacifici si è mosso con cautela dopo il rialzo registrato a Wall Street. La notizia del rinvio dell’imposizione di dazi del 50% da parte del presidente Donald Trump nei confronti dell’Unione europea ha influenzato i comportamenti degli investitori, che sembrano ora più guardinghi nel definire le loro posizioni. L’attenzione rimane alta in vista dei movimenti europei e americani previsti per le prossime ore.
Il mercato di Tokyo ha mostrato un andamento piatto, mentre gli investitori hanno iniziato a realizzare profitti. Il principale indice giapponese, il Nikkei, stava toccando i suoi livelli più alti da due settimane ma ha subito un rallentamento netto. I partecipanti al mercato hanno scelto di alleggerire le posizioni, probabilmente in risposta all’incertezza generata dal rinvio dei dazi. Shanghai ha mostrato un incremento marginale, appena lo 0,04%, segno che l’appetito per rischi rimane contenuto.
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Al contrario, Hong Kong e Shenzhen hanno perso terreno, rispettivamente con un calo dello 0,66% e dello 0,19%. In queste piazze, le tensioni commerciali globali pesano ancora sulle quotazioni. La situazione di debolezza riflette le preoccupazioni degli operatori nei confronti dei conflitti tariffari e degli effetti indiretti sulle società quotate a cui guardano di più i mercati cinesi.
Seoul in controtendenza
In controtendenza Seoul ha ottenuto un rialzo consistente pari all’1,25%. La spinta arriva principalmente dall’ottima performance dei titoli tecnologici, che hanno beneficiato di un recupero dopo un periodo difficile. L’attenzione sulle azioni di società attive nel settore hi-tech resta alta, specie in un momento in cui la domanda globale per certi prodotti sembra attenuarsi o subire rallentamenti.
Previsioni per l’avvio delle borse europee e americane
Per le piazze europee si prevede un avvio in ribasso dalle prime battute della giornata, rispecchiando così la prudenza osservata sui mercati asiatici. I futures indicano una chiusura negativa per Wall Street, alimentando ancora un clima di incertezza a pochi minuti dall’apertura.
Da segnalare i dati macroeconomici usciti nelle scorse ore, in particolare l’occupazione in Germania, ora stabile ad aprile. Questi numeri offrono un quadro dei fondamentali in Europa, ma non sembrano al momento sufficienti a scacciare le ombre lasciate dalle difficoltà commerciali. In un contesto del genere, gli operatori rimangono vigili sulle evoluzioni delle trattative internazionali e sulle eventuali nuove misure che potranno influenzare i mercati finanziari.
Il peso della guerra commerciale sui mercati asiatici e pacifici
Le tensioni nate dallo scontro tariffario Usa-Europa continuano a pesare sulle borse asiatiche, dove l’incertezza domina. Il rinvio della decisione su dazi così rilevanti, da parte di Washington, ha fatto sospendere alcune mosse aggressive da parte degli investitori, che hanno preferito non esporsi troppo prima di capire la direzione del confronto politico-economico.
I mercati tecnologici di Seoul hanno beneficiato dell’effetto contrario, grazie a specifici segnali positivi su alcune aziende del settore, mentre le borse cinesi appaiono più vulnerabili alle turbolenze. Seul ha messo in luce come alcuni segmenti siano ancora capaci di creare valore anche in fasi di tensione globale, soprattutto se supportati da dati più concreti o prospettive meno critiche.
Questo quadro di oscillazioni riflette la complessità del momento politico ed economico nel Pacifico, dove ogni dichiarazione ufficiale o cambio di strategia può modificare rapidamente le aspettative dei mercati. Le prossime giornate saranno decisive per capire se la tregua commerciale continuerà o se vi saranno nuovi colpi di scena.