L’estate 2025 ad Ancona sembra pronta a brillare con una serie di concerti di richiamo che attirano migliaia di spettatori. Le tre grandi date del Del Conero, con Zucchero, Pinguini Tattici Nucleari e Ultimo, registrano hotel quasi al completo, ma resta aperta una questione legata ai pernottamenti. La risposta degli operatori turistici e degli esperti di marketing propone soluzioni per trasformare i visitatori di eventi in ospiti più duraturi, ampliando così i benefici per la città.
Tre concerti di punta al Del Conero tra presenze massicce e pernottamenti limitati
Ancona si prepara ad accogliere una piccola rassegna di concerti al Del Conero che, insieme, raccolgono un pubblico numeroso. Lo show di Zucchero, in programma proprio oggi, apre il sipario su un fine settimana intenso con i Pinguini Tattici Nucleari sabato e Ultimo il 2 luglio. Gli alberghi segnano quasi il tutto esaurito, segno evidente dell’attrattiva degli eventi. Tuttavia, i pernottamenti medi si fermano quasi sempre a una sola notte. Questo aspetto limita l’impatto economico e culturale generato dal flusso di spettatori.
Strategia e collaborazione secondo esperti locali
Il prof Valerio Temperini, docente di marketing dei servizi all’Università Politecnica delle Marche , sottolinea come serva una cabina di regia in grado di attivare una strategia di promozione turistica più efficace. “Solo così si potrebbe ‘incatenare’ il flusso di persone a rimanere più a lungo, moltiplicando quindi l’indotto.” Ludovico Scortichini, titolare del tour operator Go World, parla di disegnare a monte un sistema coordinato, definendo obiettivi chiari e attrattori collaterali che spingano il pubblico ad approfondire la permanenza nel territorio.
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Pacchetti turistici integrati per allungare la permanenza e coinvolgere nuovi target
Il suggerimento che arriva dagli operatori della ricettività e dai rappresentanti del turismo locale è quello di proporre pacchetti che uniscano l’esperienza dei concerti ad altre attività. Secondo il direttore di Confcommercio Marche, che rappresenta principalmente la categoria degli alberghi e del turismo, è necessario costruire un’offerta che dialoghi con più interessi: della cultura, del paesaggio, della cucina tipica, o dell’intrattenimento.
Ampliare l’area di attrazione e coinvolgere giovani
Questa varietà potrebbe intercettare target differenti e allungare la permanenza media dei visitatori. Scortichini osserva che per essere attrattivo un evento deve coinvolgere un’area vasta, fino a includere territori vicini e regioni confinanti. “Chi arriva per un concerto allo stadio dovrebbe conoscere le offerte della riviera adiacente o scoprire attività nell’entroterra.” Ai giovani, il riferimento va a festival estivi ravvicinati, che potrebbero spingerli a restare più giorni.
Una condizione chiave è preparare un cartellone organico, conosciuto in anticipo, che leghe tutti gli eventi culturali e musicali del periodo. Questo incoraggerebbe operatori e imprenditori a creare pacchetti da proporre al pubblico, inserendo l’evento principale in un percorso più ampio. Il prof Temperini ricorda che il singolo appuntamento, senza un’intorno che lo accompagni, resta limitato nel suo impatto. “Senza un’offerta integrata, difficilmente si crea un sistema turistico solido e duraturo.”
La necessità di una cabina di regia per coordinare promozione e sviluppo turistico
Sia gli operatori che gli esperti concordano sull’urgenza di una cabina di regia capace di coordinare le varie componenti coinvolte nel lancio e nella promozione degli eventi. Scortichini indica nell’assessorato ai grandi eventi un possibile protagonista, in grado di mettere insieme assessorati, operatori economici e enti locali. Questo gruppo dovrebbe definire strategie coerenti e attivare campagne mirate di promozione turistica.
Valutazione e impatto economico degli eventi
Temperini propone una valutazione sistematica dell’impatto di ogni evento sulla città, prendendo in considerazione dati economici, sociali e ambientali. Questo permetterebbe di capire in modo più preciso quali appuntamenti confermare o potenziare negli anni. Secondo il docente, “ogni cento euro spesi nel settore eventistico ne restituisce al territorio circa duecento,” un ritorno economico da non sottovalutare.
L’esperienza dimostra come una collaborazione stretta tra amministrazione pubblica e privati possa trasformare gli eventi culturali in vere occasioni di crescita locale. Il turismo musicale, dunque, deve contaminarsi con l’offerta culturale e paesaggistica intorno, per ottenere risultati che vadano oltre il semplice “tutto esaurito” nelle strutture ricettive. L’attenzione va posta soprattutto sul sistema territoriale, coinvolgendo località vicine e valorizzando risorse poco sfruttate.
L’estate di Ancona 2025 dischiude possibilità rilevanti. I grandi concerti in città, se accompagnati da un’organizzazione intelligente basata su pacchetti e promozioni integrate, possono diventare il motore di una stagione turistica più lunga e proficua. Le iniziative di marketing culturale, così, trovano la giusta dimensione tra cronaca e prospettiva sul futuro della città adriatica.