Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Ancona rappresenta un importante passo verso la transizione ecologica nella città marchigiana. La giunta comunale ha approvato un progetto che intende non solo migliorare il trasporto pubblico locale, ma anche integrare le necessità economiche e sociali del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale. Attraverso politiche tariffarie innovative, modifiche viabilistiche e interventi strategici, l’amministrazione punta a ridurre l’uso delle auto private e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Obiettivi e strategie del pums
Durante una recente conferenza stampa, il Vicesindaco di Ancona, Giovanni Zinni, ha delineato gli obiettivi principali del Pums. Questo strumento non deve essere visto come un’imposizione ideologica, ma piuttosto come un insieme di soluzioni pratiche volte a migliorare i servizi di trasporto pubblico. L’amministrazione comunale considera il potenziamento del trasporto pubblico come un metodo fondamentale per affrontare le sfide legate al traffico e all’inquinamento. “Si richiedono politiche tariffarie, minimi cambi di viabilità e interventi a favore dei residenti e della sosta produttiva”, ha dichiarato Zinni, evidenziando l’importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze delle attività economiche e quelle dei cittadini che vivono nell’area.
Il Pums si basa su un approccio graduale, con interventi che, pur essendo di piccole dimensioni, risultano per loro natura significativi e in grado di apportare reali miglioramenti alla mobilità della città. Le scelte progettuali sono orientate verso una riduzione dell’inquinamento prodotto dal traffico e un incremento della qualità del servizio pubblico, con l’obiettivo finale di rendere Ancona una città più vivibile e sostenibile.
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Le azioni previste dal piano
Il Pums prevede quattro snodi strategici che impatteranno direttamente sulla viabilità della città di Ancona. Tra le principali azioni, il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambiamento della viabilità in via Bocconi e in via Giannelli, nonché l’introduzione di zone a accesso controllato . Quest’ultima misura ha già visto una sperimentazione a Portonovo, fornendo dati utili per valutare l’impatto delle nuove norme sul traffico e sulla vita quotidiana dei residenti.
Inoltre, gli approfondimenti previsti nei successivi piani attuativi di settore, come il Piano Urbano dei Parcheggi , il Piano Generale del Traffico Urbano , il Programma Triennale del Trasporto Pubblico e il Biciplan, offriranno un quadro più dettagliato delle azioni da implementare nella prossima fase. L’integrazione di questi piani è fondamentale per garantire risultati positivi a lungo termine, siano essi legati alla viabilità, all’inquinamento o alla fruibilità dei servizi pubblici.
Collaborazione intercomunale per la mobilità sostenibile
Un aspetto significativo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è rappresentato dalla collaborazione tra il Comune di Ancona e altre amministrazioni vicine, come quella di Falconara Marittima. La sindaca Stefania Signorini ha espresso soddisfazione per l’approccio integrato del piano, sottolineando l’importanza di un dialogo che trascende i confini comunali. “È essenziale che il tema della sostenibilità venga affrontato con una visione più ampia”, ha affermato, ribadendo il valore di unire le forze nel perseguire obiettivi comuni.
Il lavoro congiunto tra i comuni dell’area permette di sviluppare strategie innovative che tengano conto delle normative e delle aspettative dei cittadini. La sindaca ha anche messo in evidenza le sfide legate all’implementazione del Pums, caratterizzato dalla necessità di coniugare le diverse istanze emerse dalle comunità locali. La presenza del Comune di Falconara alla conferenza è stata interpretata come un segnale positivo, che pone la mobilità sostenibile al centro di un dibattito collettivo e inclusivo.