Analisi scientifica rivela come la postura di barbie sia cambiata dagli anni '50 a oggi

Analisi scientifica rivela come la postura di barbie sia cambiata dagli anni ’50 a oggi

Lo studio dell’università di Monash analizza l’evoluzione della postura di Barbie dal 1959 a oggi, evidenziando un calo della posa in punta nei modelli professionali e riflettendo cambiamenti sociali sull’immagine femminile e inclusività.
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Lo studio analizza l’evoluzione della postura di Barbie dal 1959 a oggi, evidenziando una diminuzione della posa in punta di piedi, soprattutto nelle versioni professionali, riflettendo i cambiamenti sociali e culturali legati all’immagine femminile e all’inclusività. - Gaeta.it

La celebre bambola barbie ha modificato la sua iconica postura in punta di piedi nel corso dei decenni. Un gruppo di ricercatori ha esaminato quasi tremila versioni prodotte dal 1959 a oggi, scoprendo una diminuzione significativa di questa posa, specie nelle edizioni che rappresentano profili professionali. Questi cambiamenti rispecchiano mutamenti sociali legati all’immagine femminile e all’evoluzione dei ruoli nella società.

L’evoluzione della postura di barbie attraverso decenni di produzione

Il team guidato da cylie williams, dell’università di monash in australia, ha studiato ben 2.750 modelle barbie uscite sul mercato tra la fine degli anni ’50 e metà 2024. Lo studio, pubblicato su plos one, ha messo in luce come quasi tutte le prime barbie fossero raffigurate con i piedi in punta, postura chiamata ‘equina‘. In almeno quattro anni recenti, questa caratteristica si è praticamente dimezzata, raggiungendo circa il 40% dei modelli.

La diminuzione coinvolge con maggior forza le barbie orientate a rappresentare donne lavoratrici o impegnate in campi professionali. Queste versioni tendono ad avere la postura con piedi piatti, una posizione più stabile e meno legata all’immagine di moda classica. Anche l’andamento temporale mostra un riflesso delle trasformazioni sociali e culturali avvenute sulle aspettative femminili tra cui la riduzione dei ruoli basati solo sull’estetica.

I legami tra postura, professione e rappresentazione sociale

Lo studio ha creato un sistema di classificazione denominato ‘feet‘, concentrandosi su postura del piede, diversità, professione e periodo di rilascio della bambola. È emerso subito che le bambole raffiguranti ruoli professionali presentano con più frequenza piedi piatti, mentre quelle legate alla moda tendono a mantenere la posa in punta.

Interessante notare come nelle versioni che rappresentano persone di colore la postura ‘equina‘ compaia più spesso. Invece, le barbie con disabilità o con caratteristiche che avvicinano alla diversità mostrano una frequenza minore di piedi in punta. Questi dati suggeriscono come la postura di barbie rifletta non solo ruoli sociali ma anche un intento di rappresentare l’inclusività, pur con alcune differenziazioni.

Secondo gli autori del lavoro, i cambiamenti nella postura sembrano legati al contesto storico in cui le bambole vengono prodotte; le norme sul lavoro femminile e le leggi che hanno regolato l’occupazione influenzano il modo in cui barbie viene disegnata, anche nell’ambito della posizione dei piedi.

Il rapporto tra scelta delle scarpe e ruoli rappresentati

Il design delle scarpe di barbie segue una logica che rispecchia quella delle persone reali: tacchi alti per situazioni dove prevale l’aspetto estetico e scarpe basse per motivi di praticità e movimento. Questa alternanza ha portato, soprattutto nelle versioni dedicate a donne con una vita lavorativa intensa, a preferire piedi piatti e calzature più comode.

Gli scienziati sottolineano come questa evoluzione rifletta i cambiamenti nei messaggi sociali intorno alla salute e al benessere corporeo, suggerendo la necessità di aggiornare i modelli culturali relativi all’immagine femminile. Inserire barbie in pose più realistiche o meno legate a stereotipi potrebbe supportare una rappresentazione più vicina alle scelte quotidiane delle donne.

Il coinvolgimento di podologi e di collezionisti nello studio ha portato a dettagli inediti, scoprendo un legame stretto tra la biomeccanica del piede e le immagini di barbie. La curiosità dei ricercatori verso una possibile futura barbie podologa riflette l’interesse a esplorare ulteriori dimensioni nella rappresentazione delle professioni femminili attraverso queste bambole.

Limiti e ambiti di applicazione della ricerca

Lo studio esclude dalle analisi le bambole appartenenti a collezioni speciali che potrebbero mostrare diversi rapporti tra postura e tipologia di piede. Gli autori precisano che i risultati non possono essere estesi alle scelte di moda o professionali reali delle donne nel mondo, né stabilire relazioni di causa-effetto tra questi fattori e la postura di barbie.

Il collegamento tra design e marketing è messo in evidenza come elemento centrale nelle scelte di modellazione della bambola, che porta a riflettere più sui messaggi trasmessi e sulle tendenze storiche piuttosto che su un semplice riflesso della realtà.

Nonostante questi limiti, la ricerca rappresenta un contributo per capire come un’icona culturale come barbie può adattarsi ai cambiamenti sociali e quali messaggi può veicolare sulle aspettative e i ruoli assegnati alle donne nella società contemporanea.

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