L’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha deciso di potenziare il servizio di prevenzione oncologica, focalizzandosi in particolare sulla diagnosi precoce dei tumori più frequenti come quello della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. Questa iniziativa mira a raggiungere una maggiore copertura tra la popolazione, avvicinando gli esami agli abitanti attraverso strutture mobili e momenti dedicati presso i comuni della provincia. L’obiettivo è estendere le opportunità di controllo, riducendo le difficoltà di accesso e favorendo una presa in carico più tempestiva.
L’obiettivo della campagna di prevenzione e il ruolo del centro screening di reggio calabria
La direttrice dell’azienda sanitaria provinciale, Lucia Di Furia, ha spiegato che l’iniziativa nasce per ampliare progressivamente l’offerta di prevenzione nella zona. Il centro unico di riferimento per gli screening, guidato dalla dottoressa Elena Nasso, coordina la distribuzione delle risorse e la programmazione dell’attività nei vari comuni. La prevenzione si configura come un presidio fondamentale, capace di salvaguardare la salute pubblica grazie alle diagnosi precoci.
Partenza del progetto a cardeto e successiva espansione
Il progetto inizierà nel comune di Cardeto con il posizionamento di un camper attrezzato per effettuare mammografie e distribuire kit per altri screening oncologici. Successivamente, è previsto il passaggio in altri paesi della provincia tra cui Maropati, Sinopoli e Bagaladi, fino a coprire progressivamente tutto il territorio. Questa organizzazione consente ai cittadini di accedere a esami specialistici a breve distanza da casa, senza dover sostenere viaggi lunghi o complicati.
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Un altro scopo è garantire un servizio sanitario che non si limiti agli esami, ma accompagni i pazienti lungo percorsi assistenziali adeguati in caso di esito positivo. Così, la sanità territoriale si fa concreta e vicina, delineando un modello capace di rispondere in maniera immediata e orientarsi verso una presa in carico reale.
Modalità di accesso alla mammografia e distribuzione dei kit per gli screening oncologici
Per beneficiare della mammografia gratuita, le donne tra i 50 e i 69 anni devono rispettare alcune condizioni: non aver effettuato mammografie in strutture pubbliche o private convenzionate negli ultimi 12 mesi e non avere subito trattamenti per tumori mammari. Il camper mobile sarà disponibile a Cardeto in piazza G. De Nava il 31 maggio e il 1° giugno per effettuare l’esame sul posto.
In contemporanea, sempre nella stessa piazza, verranno consegnati i kit per effettuare gli altri due screening: uno per la prevenzione del tumore del colon retto, destinato a donne e uomini dai 50 ai 69 anni, e un secondo per il controllo del tumore del collo dell’utero, riservato alle donne tra i 30 e i 64 anni. Questi kit permettono di svolgere i test direttamente a casa.
Modalità di riconsegna dei kit
La riconsegna dei campioni raccolti è organizzata con modalità semplici: i kit distribuiti il 31 maggio devono essere restituiti il 1° giugno al gazebo vicino al camper, mentre quelli erogati il 1° giugno potranno essere riportati successivamente al centro prelievi Asp di Cardeto. Questa logistica è pensata per agevolare soprattutto chi ha difficoltà negli spostamenti, rendendo l’accesso agli screening più facile e immediato.
Strumenti e qualità del servizio mobile di screening oncologico
L’azienda sanitaria ha sottolineato come il camper utilizzato sia attrezzato con strumentazione di alta qualità, che consente di mantenere standard elevati negli esami effettuati direttamente sul territorio. Questa modalità garantisce risultati attendibili e consente un’efficace diagnosi precoce, fattore cruciale nella lotta contro i tumori.
Il servizio mobile colma un gap organizzativo, favorendo la partecipazione di un maggior numero di persone. Consentendo di svolgere gli esami in contesti vicini al domicilio, riduce i motivi di rinvio e abbatte gli ostacoli logici e pratici che spesso frenano le adesioni ai programmi di screening.
L’iniziativa della Asp di Reggio Calabria mira a migliorare le percentuali di prevenzione, offrendo un’opportunità gratuita e facilmente accessibile. Proprio l’assenza di costi diretti e la comodità nella fruizione del servizio rappresentano elementi decisivi per invitare la popolazione a sottoporsi ai controlli. Il progetto è destinato ovviamente a crescere di numero e diffusione nei prossimi mesi.
Un passo verso la sanità pubblica più vicina ai cittadini
L’avvio di questa attività dimostra come la sanità pubblica locale punti a rendere la prevenzione oncologica uno strumento quotidiano, superando barriere geografiche e logistiche. L’utilizzo del camper appare un passo concreto verso una diffusione più capillare degli screening, di fronte a un problema che, purtroppo, rimane una delle principali cause di mortalità.