Il tema dell’amianto continua a sollevare serie preoccupazioni in Italia, evidenziato dai dati recenti rilasciati dall’Istituto Superiore di Sanità . Tra il 2010 e il 2020, ogni anno si sono registrati in media 1.545 decessi a causa del mesotelioma, una malattia direttamente collegata all’esposizione a questo materiale pericoloso. La problematica dell’amianto, con l’adozione della legge 257/92 che ha vietato il suo utilizzo, ha mostrato un miglioramento nel tasso di mortalità tra i giovani, mentre le regioni a maggiore incidenza mostrano risultati allarmanti.
La gravità della mortalità per mesotelioma in Italia
Il nuovo rapporto dell’Iss, intitolato “Impatto dell’amianto sulla mortalità . Italia, 2010-2020“, rivela dati inquietanti riguardo alla mortalità per mesotelioma nel Paese. In media, l’analisi ha registrato annualmente 1.116 uomini e 429 donne deceduti a causa della malattia. I dati indicano che, tra i deceduti, solo un numero ridotto – 25 individui – aveva un’età pari o inferiore ai 50 anni, suggerendo un miglioramento delle condizioni grazie alle politiche di prevenzione e sensibilizzazione.
Importante sottolineare come il trend della mortalità tra i più giovani sia in calo, passando da 31 casi nel 2010 a 13 nel 2020. Questo potrebbe indicare un’efficace riduzione delle esposizioni subite in età pediatrica o in contesti non lavorativi, poiché il mesotelioma ha una latenza di 30-40 anni. Nonostante ciò, il numero totale dei decessi resta preoccupante, con quasi 17.000 casi accertati nel periodo analizzato in tutta Italia.
Le regioni più colpite dalla patologia
L’analisi fornisce un quadro chiaro sulle regioni in cui si registra il numero più elevato di decessi per 100.000 abitanti. Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria emergono come le aree più colpite, sebbene i casi non siano limitati a queste regioni. Autorevoli studi indicano una correlazione tra i decessi e la presenza di attività industriali sviluppate nel passato, come cantieri navali e ex industrie del cemento-amianto. In 375 comuni, il numero di morti per mesotelioma supera le stime attese, dimostrando l’urgenza di interventi mirati.
La sorveglianza epidemiologica rimane quindi vitale, e l’Iss prevede di rafforzare il monitoraggio delle sorgenti di esposizione e delle aree ad alto rischio. È evidente che l’amianto continua a costituire un rischio significativo per la salute pubblica in Italia, richiedendo un costante impegno da parte delle istituzioni.
Strategia dell’Iss e azioni preventive
Il presidente dell’Iss, Rocco Bellantone, ha commentato che l’amianto rimane tra le principali pretendenti della sanità pubblica. L’Istituto ha come obiettivo strategico l’implementazione di misure preventive tese a ridurre l’esposizione a questo materiale nocivo. Attraverso iniziative di ricerca, l’Iss intende approfondire le modalità di esposizione e le caratteristiche epidemiologiche associate alle malattie legate all’amianto.
Influenzato dalla legge 257/92, il panorama della salute ha mostrato alcuni segnali di miglioramento, ma i dati attestano la necessità di proseguire nella campagna di informazione ed educazione dei cittadini. La collaborazione tra Istituzioni e popolazione si rivela fondamentale per affrontare un problema che continuerà a presentare sfide significative in futuro.
Mesotelioma: un tumore aggressivo e le sue implicazioni
Il mesotelioma è definito un tumore aggressivo che colpisce il mesotelio, il tessuto che riveste gli organi interni, ed è principalmente causato dall’esposizione all’amianto. Questo tumore, con una latenza che può variare dai 30 ai 40 anni, risulta problematico poiché colpisce spesso persone che hanno subito esposizioni in ambito lavorativo, ma anche in contesti domestici o ambientali.
Oltre al mesotelioma, l’amianto è associato ad altre patologie, come l’asbestosi, una malattia polmonare cronica da inalazione di fibre, e altre forme di tumore come quello polmonare e ovarico. Il monitoraggio e la vigilanza sul contenimento dell’amianto restano, dunque, priorità assolute per la salute pubblica e per una ritrovata sicurezza ambientale in Italia.