Amazon ha lanciato un nuovo robot capace di manipolare oggetti grazie al senso del tatto, un’innovazione che cambia il modo in cui gestisce i magazzini. L’annuncio è arrivato a Dortmund durante l’evento “Delivering the future 2025”, dove Aaron Parness, a capo del reparto Robotica e Intelligenza Artificiale, ha illustrato le capacità di vulcan, il robot progettato per lavorare in spazi caotici e ridurre il lavoro fisico per gli addetti. Vediamo come funziona questa nuova tecnologia e quale impatto potrà avere nei centri logistici dei colossi dell’e-commerce.
Il senso del tatto che cambia il lavoro nei magazzini Amazon
Vulcan non è un semplice robot con telecamere. La sua caratteristica distintiva è il senso del tatto, che gli permette di manipolare gli oggetti come farebbe un essere umano. Grazie a un insieme di sensori installati sull’end-effector, cioè la parte finale del braccio robotico, vulcan è capace di regolare la forza impiegata per afferrare e spostare articoli senza danneggiarli. Il dispositivo rileva costantemente la pressione esercitata, adattandola in tempo reale alle dimensioni e alla forma degli oggetti.
Manipolazione precisa e delicata negli spazi ristretti
Poi, vulcan può spostare con delicatezza gli oggetti già presenti nello scomparto per fare spazio al nuovo prodotto da inserire, agendo con precisione all’interno di spazi ristretti e disordinati. Questa capacità tattile permette di evitare il sollevamento involontario di articoli vicini e garantisce una maggiore efficienza nei processi di stoccaggio e prelievo. Non si tratta solo di vedere gli oggetti ma di sentirli, un passo avanti rispetto ai robot tradizionali che si basano principalmente sulla visione o su algoritmi rigidi.
Leggi anche:
Intelligenza artificiale e apprendimento automatico al servizio dell’interazione fisica
Dietro le quinte, vulcan sfrutta varie forme di intelligenza artificiale per funzioni differenti. Prima di tutto, impiega modelli consolidati di apprendimento automatico per elaborare immagini e creare una rappresentazione tridimensionale dello spazio di lavoro. Questo passaggio consente al robot di “vedere” in modo dettagliato cosa c’è dentro ogni contenitore e individuare il prodotto da prelevare o posizionare.
Algoritmi per scelta e pianificazione dinamica
La capacità di scelta e pianificazione deriva da algoritmi che valutano quale articolo collocare in quale punto, come riorganizzare gli oggetti già presenti per ottimizzare lo spazio, e come prepararsi a prelevare un oggetto senza disturbare gli altri vicini. Le decisioni non si limitano a un ragionamento statico: vulcan “impara” continuamente come muovere il braccio e adattare la pressione in base alle reazioni che riceve dai sensori di tatto in tempo reale.
Questo triplice approccio — visione, ragionamento, movimento — permette a vulcan di operare in ambienti caotici dove oggetti di vario tipo e dimensione sono stipati senza un ordine rigido. L’intelligenza artificiale così declinata consente di gestire scenari difficili per molti robot, rendendo possibile un’interazione più naturale e meno rigida rispetto al passato.
La collaborazione tra robot e operatori umani nei centri logistici
Vulcan è progettato per lavorare insieme agli operatori umani, liberandoli dalle attività più faticose. Può gestire circa il 75% dei milioni di prodotti disponibili nell’inventario, muovendosi con velocità tra gli scaffali e negli spazi superiori o inferiori difficili da raggiungere. Questo permette agli addetti di dedicarsi alle aree di lavoro più ergonomiche e meno stressanti fisicamente.
Nei casi in cui vulcan incontra difficoltà — per esempio con oggetti particolarmente complicati da afferrare o situazioni fuori standard — interviene un operatore umano per sbloccare il processo. L’interazione tra uomo e macchina si basa su un equilibrio che sfrutta i punti di forza di entrambi: il robot si concentra sulla ripetitività e la precisione tattile, mentre l’uomo può risolvere eccezioni e problemi imprevisti.
Esperienze in centri logistici in diversi paesi
Questa sinergia è già realtà in centri logistici come quelli di Spokane, nello stato di Washington, e Amburgo, in Germania. Qui vulcan sta raccogliendo dati e dimostrando come una tecnologia in grado di “sentire” il mondo può alleggerire il lavoro fisico e alzare la produttività.
Un salto in avanti verso robot più umani nella percezione del mondo
Aaron Parness sottolinea che vulcan rappresenta un cambiamento radicale nella visione della robotica. La capacità tattile consente al robot non solo di vedere ma di percepire il mondo in modo più simile agli esseri umani, un aspetto finora fuori portata per molte macchine. I movimenti e i comportamenti di vulcan diventano progressivamente più naturali e adattativi, distaccandosi dalla rigidità dei sistemi tradizionali.
Una nuova era per l’interazione robot-ambiente
Questo nuovo approccio apre la strada a robot che non si limitano a eseguire movimenti predefiniti ma rispondono dinamicamente alle condizioni fisiche dell’ambiente. Vulcan, insomma, prefigura un futuro in cui i robot non solo lavorano in settori complessi e disordinati ma lo fanno con un grado di sensibilità tattile che migliora sicurezza, efficienza e collaborazione con gli operatori umani.