Alvaro Vitali, noto per il ruolo di Pierino nella commedia all’italiana, è venuto a mancare martedì scorso. La sua figura resta viva a Casal Palocco, quartiere di Roma dove abitava da anni. Il bar Cristal, locale frequentato abitualmente dall’attore, diventa così teatro di racconti inediti sulla sua vita quotidiana, tra la routine e la fama. Maurizio Pontillo, proprietario del bar, ne ricorda momenti di vicinanza e un rapporto nato tra battute e risate.
Un rapporto nato tra scherzi e rispetto al bar cristal
Alvaro Vitali e Maurizio Pontillo si sono conosciuti più di dieci anni fa, quando l’attore ha scelto Casal Palocco come residenza. Il bar Cristal, situato in via Pelopida, è diventato presto un punto di riferimento, non solo per le pause di Vitali ma anche come set per alcuni servizi fotografici. Maurizio racconta che la prima volta che lo ha incontrato il clima non era dei più tranquilli: una incomprensione alla cassa aveva acceso una breve discussione. Ma quella tensione è durata poco, sostituita da risate e complicità.
Un’intesa tra ricordi e battute
Quel momento ha segnato l’inizio di un’intesa che si è consolidata tra racconti di vecchi film e battute classicamente recitate da Vitali. Nonostante un’amicizia informale, il rispetto è sempre stato netto. Maurizio, che gli dava del lei anche nei momenti di maggiore confidenza, ricorda con piacevole sorpresa quando Alvaro gli chiese di poter usare il bar per un servizio fotografico. Vestito da banchista e poi nei panni di Pierino, l’attore si è lasciato riprendere con lo stesso spirito ironico che lo aveva reso famoso.
Leggi anche:
L’ultimo periodo di alvaro vitali tra fatica e apparizioni rare
Negli ultimi mesi, Alvaro Vitali era uscito meno spesso dal suo appartamento. Le testimonianze del titolare del bar lo descrivono debilitato, con movimenti lenti e ritrosia a spostarsi a piedi. L’ultima intervista realizzata proprio nel bar Cristal risale a un anno fa: già allora si notava una stanchezza evidente nei suoi occhi. Il passare del tempo ha limato la sua forza fisica, e Vitali spesso si faceva accompagnare per piccoli impegni, come una ricarica telefonica, senza mai scendere completamente dalla macchina.
La notizia che colpisce
Questi segnali, anche se presenti, non avevano fatto presagire un declino tanto rapido. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa Maurizio Pontillo mentre stava cenando. Solo guardando il TG2 ha saputo dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Vitali, confermato poi dall’autista Antonio, testimone degli ultimi giorni e del ricovero per polmonite. Un dispiacere profondo, soprattutto per non aver potuto salutare l’amico per l’ultima volta.
Alvaro vitali come icona di romanità e di vicinanza al territorio
La figura di Alvaro Vitali si lega fortemente a quel territorio di Roma Sud dove ha scelto di vivere. Casal Palocco, con le sue strade e angoli quotidiani, ha accolto un protagonista di un’epoca della commedia italiana, trasformando il bar Cristal in una piccola tappa di una carriera lunga e ilare. Le frequentazioni al bar sono state spesso momenti di normalità e umanità, in contrasto con la popolarità raggiunta sui grandi schermi.
Ricordi di semplicità e umanità
Le testimonianze raccolte da questo racconto raccontano non solo la familiarità con i clienti, ma anche le occasioni in cui Vitali ha condiviso seconde personali e battute, racconti di tempi passati e di platee lontane. L’affetto dei residenti e del titolare mantengono vivo il ricordo dell’attore come qualcuno che ha scelto di abitare una vita semplice, vicina alla gente comune, nonostante fosse celebre in tutta Italia.
A casa sua come al bar Cristal, Alvaro Vitali è stato qualcuno che sapeva mescolare umorismo e autenticità, tra scherzi e momenti raccolti, fino agli ultimi giorni segnati dal silenzio e dalla fatica. Il quartiere romano porta con sé un pezzo di quella storia, segno tangibile di una presenza recente e di un patrimonio artistico da ricordare.