Almeno sette civili uccisi in ucraina durante nuovi attacchi con droni e missili russi in diverse regioni

Almeno sette civili uccisi in ucraina durante nuovi attacchi con droni e missili russi in diverse regioni

Nella notte tra il 22 e il 23 aprile 2025, le forze russe hanno lanciato attacchi con droni e missili S-300 su Donetsk, Kherson, Kharkiv e Mykolaiv causando sette vittime civili e danni a infrastrutture chiave.
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Nella notte tra il 22 e 23 aprile 2025, intensi bombardamenti russi con droni e missili hanno colpito Donetsk, Kherson, Kharkiv e il porto di Mykolaiv, causando la morte di almeno sette civili e danni significativi alle infrastrutture. - Gaeta.it

Le ultime ore in Ucraina sono state segnate da una serie di bombardamenti che hanno colpito varie zone del paese, portando alla morte di almeno sette civili. Le regioni di Donetsk e Kherson, nel sud-est e sud del paese, insieme alla città di Kharkiv nel nord-est, sono state le più colpite dalle offensive aeree russe. Le autorità ucraine e i media locali forniscono dettagli sugli attacchi, confermando un uso massiccio di droni e missili su infrastrutture civili e portuali.

I droni e missili russi contro l’ucraina

Durante la notte, le forze armate russe hanno lanciato un attacco su larga scala usando almeno 157 droni e 4 missili tipo S-300. Le bombe si sono concentrate in almeno 19 punti differenti su tutto il territorio ucraino. L’aeronautica militare ucraina ha annunciato di aver intercettato e distrutto 98 droni durante gli attacchi. Ciò ha evitato potenzialmente danni maggiori. Altri 19 droni sono spariti dai radar o sono caduti in zone disabitate, per cui non hanno fatto vittime ma ne hanno comunque rappresentato una minaccia evidente per la sicurezza civile.

La difesa aerea ucraina e le sfide della notte

Questi attacchi notturni rientrano in un modello di pressione militare russa che cerca di mettere in crisi le capacità difensive e logistiche ucraine. La capacità di respingere quasi il 60% dei droni attaccanti dimostra un livello di preparazione considerabile, sebbene la distruzione di più strutture abitative conferma la porta aperta del conflitto sulle aree civili. La notte è stata quindi un banco di prova per le difese aeree ucraine in un fronte lungo e complesso.

Il porto di mykolaiv nel mirino degli attacchi

Gli attacchi hanno colpito duramente infrastrutture chiave e aree residenziali, teatro di violenze che hanno coinvolto civili. Le autorità indicano 5 grattacieli e 6 abitazioni private danneggiati dagli impatti dei droni e missili. Questi numeri sottolineano un uso intenzionale di ordigni contro zone popolate, una scelta che provoca vittime innocenti e degrado sociale.

Particolare attenzione è stata rivolta al porto fluviale di Mykolaiv, una città situata nella regione meridionale sul delta del fiume Bug e importante scalo per le attività commerciali e militari. L’attacco ha causato danni importanti alle strutture portuali, influenzando la capacità logistica della città, anche se non si registrano vittime tra la popolazione civile. Il porto di Mykolaiv resta dunque un punto cruciale per la gestione di risorse e rifornimenti, e la sua vulnerabilità si riflette sul più ampio quadro del conflitto.

L’impatto umano nelle regioni più colpite

Nelle regioni di Donetsk e Kherson, oltre alle strutture, cinque civili hanno perso la vita per i bombardamenti. Queste aree, già teatro di dure battaglie negli anni passati, continuano a subire attacchi aerei e missilistici con gravi conseguenze sulla popolazione. Le vittime civili evidenziano ancora una volta come i combattimenti si estendano ben oltre gli obiettivi militari, coinvolgendo chi vive quotidianamente in questi territori.

Due morti sono stati invece confermati a Kharkiv, città nel nord-est dove numerosi attacchi russi si registrano sistematicamente. L’area ha un ruolo strategico nelle dinamiche del conflitto per la sua vicinanza al confine russo e la posizione sulla direttrice delle forze armate. Ogni attacco a Kharkiv assume quindi anche un significato militare, ma a pagarlo sono i civili e le loro abitazioni.

Tensioni e conseguenze nelle aree civili

Le tensioni restano alte in molte zone del paese, con un’evidente difficoltà a garantire la sicurezza per chi non combatte. Il bilancio delle vittime civili e le distruzioni nelle abitazioni e infrastrutture pubbliche indicano che la crisi umanitaria continua a espandersi assieme alla fase di combattimenti. Gli effetti sulle comunità si stanno già mostrando nelle conseguenze dirette e nei danni alle strutture sociali indispensabili per la vita quotidiana.

Chi, cosa, dove e quando degli ultimi bombardamenti in ucraina

Nella notte tra il 22 e il 23 aprile 2025, le forze russe hanno potenziato i loro attacchi contro molteplici obiettivi in Ucraina. Le città di Donetsk e Kherson, entrambe nelle regioni sud-orientali e meridionali, e Kharkiv a nord-est, sono state prese di mira con un uso intensivo di droni e missili S-300. Il bilancio parla di almeno sette civili uccisi e numerose abitazioni danneggiate.

Le autorità ucraine hanno confermato l’abbattimento di 98 droni, una risposta attiva alle offensive lanciate da Mosca. Nonostante ciò, gli attacchi hanno colpito punti chiave tra cui il porto fluviale di Mykolaiv, cruciale per il rifornimento di materiali. Le condizioni della popolazione civile restano particolarmente critiche dopo questi attacchi.

Le informazioni vengono dai media locali, che riportano dati provenienti dall’aeronautica militare ucraina e dalle fonti ufficiali. La situazione sul terreno resta instabile, con un crescendo negli attacchi proprio in queste ultime settimane. Il controllo degli spazi aerei e la difesa di obiettivi civili rappresentano quindi un nodo centrale della guerra in corso.

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