Almeno 36 morti dopo un raid israeliano su una scuola che ospitava sfollati nel quartiere di al-daraj a gaza

Almeno 36 morti dopo un raid israeliano su una scuola che ospitava sfollati nel quartiere di al-daraj a gaza

Un attacco aereo dell’esercito israeliano colpisce una scuola rifugio nel quartiere di al-daraj a Gaza, causando almeno 36 vittime tra donne e bambini e aggravando la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
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Un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola rifugio per sfollati a Gaza, causando almeno 36 vittime, tra cui molti bambini, e gravi ustioni, aggravando l’emergenza umanitaria nella zona. - Gaeta.it

Un attacco aereo condotto dall’esercito israeliano ha colpito una scuola nel quartiere di al-daraj, a gaza, dove avevano trovato rifugio famiglie sfollate. Il bilancio delle vittime è salito almeno a 36 persone, tra cui molte donne e bambini. I soccorritori locali hanno segnalato che molte delle persone colpite presentavano gravi ustioni. L’episodio ha acceso i riflettori sul livello di pericolo che affrontano i civili intrappolati nella zona.

Dettagli dell’attacco nella scuola di al-daraj

L’attacco si è verificato nella scuola situata nella zona di al-daraj, dove decine di famiglie avevano cercato riparo dopo essere state costrette a lasciare le proprie abitazioni. Le autorità locali, citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, hanno riportato un numero iniziale di vittime che successivamente è aumentato fino a raggiungere la cifra di 36. Le caratteristiche dell’attacco, basate sulle testimonianze dei soccorritori, indicano un raid aereo, seguito da incendi estesi che hanno reso ancora più difficile soccorrere i feriti.

Intervento dei soccorritori

I vigili del fuoco e gli operatori sanitari sono intervenuti rapidamente, sebbene la situazione di emergenza sul terreno abbia complicato le operazioni. Diverse delle vittime sono state ritrovate con ustioni gravi, segno dell’intensità del fuoco propagatosi tra le tende allestite nel cortile della scuola come alloggi temporanei per le persone sfollate.

Impatto sulle famiglie sfollate e condizioni nella zona

La scuola colpita era diventata un rifugio per chi aveva perso la casa a causa dei continui raid o dei combattimenti nella regione. Queste strutture spesso ospitano persone vulnerabili, compresi numerosi bambini e donne, che non dispongono di alternative per mettersi in sicurezza. Il raid e il conseguente incendio nel quartiere di al-daraj hanno provocato non solo vittime ma anche una situazione di crescente emergenza umanitaria.

Le condizioni meteorologiche secche e la presenza di numerose tende hanno contribuito alla rapida espansione delle fiamme, ostacolando il lavoro dei soccorritori. Le testimonianze raccolte sul posto descrivono scene di panico e caos, con famiglie disperate nel tentativo di mettere in salvo i propri cari. Le autorità sanitarie locali hanno segnalato frequenti casi di ustioni e traumi tra le persone evacuate dall’edificio e dalle aree colpite dall’incendio.

Reazioni e contesto del conflitto nella striscia di gaza nel 2025

L’attacco avviene in un contesto di tensioni che proseguono da anni nella striscia di gaza, area teatro di ripetuti scontri tra le forze israeliane e gruppi armati palestinesi. Ogni raid, specie se diretto su zone abitate, aumenta il numero di vittime civili e aggrava la crisi umanitaria che affligge la popolazione locale.

Gli operatori internazionali e le organizzazioni umanitarie monitorano la situazione, mettendo in guardia sulla necessità di ridurre l’impatto sui civili e di garantire accesso agli aiuti. Gli ultimi anni, dal 2023 in avanti, hanno visto un ampliarsi delle aree di conflitto e delle difficoltà nel fornire assistenza sanitaria e alimentare alle famiglie costrette a vivere in condizioni precarie.

Assenza di dichiarazioni ufficiali

Anche se non emergono dichiarazioni ufficiali immediate da parte delle autorità militari israeliane riguardo a questo specifico attacco, gli scenari sul campo continuano a suscitare preoccupazioni per la sicurezza delle persone che vivono nelle zone più colpite dell’area.

L’incendio sviluppatosi nella scuola di al-daraj segnala ancora una volta la vulnerabilità dei rifugiati all’interno di edifici civili e invita a un’attenzione maggiore nel distinguere tra obiettivi militari e aree abitate. Nei prossimi giorni si attendono aggiornamenti sulle condizioni dei feriti e sull’evoluzione della situazione sul terreno.

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