Almeno 18 morti in attacco di droni israeliani contro polizia di hamas a deir al-balah nella striscia di gaza

Almeno 18 morti in attacco di droni israeliani contro polizia di hamas a deir al-balah nella striscia di gaza

Un attacco aereo israeliano con droni colpisce la polizia di Hamas a Deir al-Balah, causando 18 morti e danni nel mercato della Striscia di Gaza, aggravando la crisi umanitaria e la sicurezza locale.
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Un attacco aereo israeliano con droni ha colpito una unità di polizia di Hamas a Deir al-Balah, Gaza, causando almeno 18 morti e danni al mercato locale, aggravando la tensione e la crisi umanitaria nella regione. - Gaeta.it

Un attacco aereo israeliano ha colpito una unità di polizia di Hamas a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 18 persone. Le vittime erano agenti impegnati in un’operazione contro venditori accusati di speculazione e contrabbando. I fatti sono stati confermati da testimoni oculari e da personale medico sul posto.

L’attacco di droni israeliani contro la polizia di hamas a deir al-balah

Nella giornata del 20 aprile 2025, droni israeliani hanno identificato e bombardato un gruppo di poliziotti di Hamas nella città di Deir al-Balah. Gli agenti, riconosciuti dai testimoni per il fatto di essere armati e travestiti con abiti civili e maschere, stavano effettuando una perquisizione nel mercato centrale. L’obiettivo era bloccare venditori che avrebbero proposto prezzi gonfiati e messo in vendita materiali sottratti agli aiuti umanitari internazionali.

Il blitz e i danni nella città

Il blitz è durato pochi minuti, dopo una serie di avvisi da parte delle forze israeliane sui movimenti sospetti nella zona. I droni, probabilmente guidati da centri di comando in Israele, hanno aperto il fuoco con missili teleguidati. La zona ha subito danni strutturali significativi, con baracche e banchi dei venditori colpiti, causando panico tra gli abitanti.

Testimoni presenti sul luogo hanno descritto scene di caos e paura, con molte persone fuggite per evitare ulteriori attacchi. Alcuni venditori e passanti sarebbero rimasti feriti nello scontro a fuoco. Le autorità sanitarie locali confermano che i soccorsi sono stati ritardati per ragioni di sicurezza.

Il ruolo della polizia di hamas e le accuse di speculazione nel mercato di gaza

La polizia di Hamas che è stata attaccata svolge un ruolo critico nel controllo delle dinamiche commerciali nella Striscia di Gaza. Negli ultimi mesi, emergono frequenti interventi contro venditori accusati di speculare sui prezzi dei beni di prima necessità. Secondo fonti interne, questa unità era impegnata in una repressione rigorosa per garantire che non venissero smistati merci ottenute da azioni illecite, come il furto dagli aiuti umanitari destinati alla popolazione.

Gli agenti indossavano abiti civili per non attirare attenzione, ma era noto che erano in missione per reprimere traffici illegali e mantenere un certo ordine, quantomeno nelle aree mercatali principali. Alcuni residenti sostengono che questi controlli sono necessari per ridurre l’inflazione nel mercato nero e l’aumento dei prezzi, che colpisce duramente la popolazione impoverita.

Critiche agli interventi della polizia

Tuttavia, non mancano critiche sulla durezza degli interventi, che a volte sfocia in scontri e tensioni tra le forze di sicurezza e i cittadini. La Striscia di Gaza vive un clima teso dall’embargo e dagli ultimi raid israeliani, rendendo ogni operazione delicata e spesso fonte di violenze.

La dinamica degli attacchi israeliani con droni sulla striscia di gaza

Gli attacchi di Israele con droni nella Striscia di Gaza sono una componente costante del conflitto, specie negli ultimi anni. Questi mezzi hanno la capacità di individuare obiettivi mobili e lanciare attacchi di precisione senza mettere a rischio il personale a terra. L’uso di droni permette di colpire rapidamente gruppi o persone sospette, con l’obiettivo dichiarato di limitare le attività delle organizzazioni considerate terroristiche, come Hamas.

Giustificazione e conseguenze degli attacchi

Le forze israeliane giustificano tali raid come misure preventive per evitare escalation e attacchi più gravi contro Israele. Ma spesso questi episodi provocano vittime civili e aumentano la tensione nella regione. Il bombardamento a Deir al-Balah rappresenta un esempio di come le operazioni contro piccoli gruppi possano degenerare in violenze con conseguenze per gli abitanti.

Le autorità palestinesi e le organizzazioni internazionali spesso denunciano questi attacchi come ingiustificati e fonte di destabilizzazione, chiedendo controlli più severi e condizioni per tutelare la popolazione civile. Nel contempo, lo scontro a fuoco nei mercati di Gaza evidenzia le difficoltà interne di chi tenta di gestire la situazione in una zona sotto assedio e soggetta a frequenti raid.

Le conseguenze dell’attacco per la popolazione e la sicurezza a gaza

I raid come quello di Deir al-Balah aggravano la situazione di instabilità nella Striscia di Gaza. Le vittime tra le forze di Hamas influiscono sulla gestione della sicurezza interna, mentre il timore di nuovi attacchi alimenta l’insicurezza tra i civili. Molti negozianti e residenti evitano di frequentare mercati o strade più esposte a controlli e raid.

Gli aiuti umanitari, già scarsi e difficili da distribuire, subiscono rallentamenti a causa dei timori di furti e speculazioni. Questo limita l’accesso a beni essenziali per la popolazione, che resta intrappolata tra blocchi, instabilità politica e conflitti armati.

Impatto sulle strutture sanitarie e crisi umanitaria

Le istituzioni sanitarie locali devono far fronte a un flusso continuo di feriti e deceduti dovuti a raid e bombardamenti, spesso con risorse limitate. L’escalation nei raid con droni israeliani rischia di peggiorare la crisi umanitaria che si manifesta con carenze alimentari, sanitari e di servizi basilari.

L’attacco recente è quindi uno degli episodi più violenti degli ultimi tempi a Gaza centrale, segnalando una tensione crescente che coinvolge non solo gli scontri diretti tra militari, ma anche le difficoltà quotidiane della popolazione sotto assedio.

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