L’annuncio della celebrazione per i 25 anni di almaverde bio a cesenatico evidenzia l’evoluzione del biologico in italia e un progetto inedito con giovanni storti. L’evento del 20 giugno 2025 segna non solo un anniversario, ma l’avvio di una collaborazione che unisce cultura, sostenibilità e comunicazione rivolta a un pubblico sempre più attento all’alimentazione naturale.
Un evento speciale per celebrare un quarto di secolo di biologico
Il prossimo 20 giugno 2025, a cesenatico , almaverde bio organizza un appuntamento importante per festeggiare i suoi 25 anni. Sarà ospite d’onore giovanni storti, noto attore amatissimo dal pubblico italiano, riconosciuto anche per il suo impegno verso temi come la sostenibilità e un’alimentazione responsabile. Accanto a lui ci sarà arianna izzi, responsabile editoriale di immedia, progetto di divulgazione naturalistica fondato da storti. La loro presenza va oltre la semplice partecipazione all’evento celebrativo.
almaverde bio ha infatti reso nota una partnership strutturata volta a valorizzare il mondo del biologico con contenuti dedicati, comprendenti video e materiali social. Questi strumenti intendono raccontare il biologico in modo coinvolgente e diretto, puntando a renderlo accessibile a un pubblico più ampio e variegato.
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Questo incontro tra cultura, spettacolo e agroalimentare rappresenta un passo significativo per la comunicazione del biologico, che si proietta verso una nuova fase, attenta a trasmettere con chiarezza valori e pratiche produttive.
La storia di almaverde bio e la sua visione per il futuro
almaverde bio, attiva da ormai 25 anni, è cresciuta mantenendo saldi i principi dell’agricoltura biologica e della tutela ambientale. La sua identità si fonda sul lavoro diretto di produttori che investono impegno e passione in un settore impegnativo, fondamentale non solo per l’economia ma anche per il tessuto sociale e ambientale.
Negli anni, l’associazione ha continuato a promuovere un biologico improntato alla trasparenza e alla qualità, facendo della coerenza il suo punto fermo. ernesto fornari, presidente di almaverde bio, ha sottolineato come oggi sia necessario raccontare il biologico con un linguaggio rinnovato, capace di intercettare il cambiamento nei comportamenti di consumo.
Il mercato infatti sta assumendo richieste diverse, dove l’autenticità e la chiarezza diventano centrali. almaverde bio ha anticipato questa tendenza puntando su un biologico “dei produttori”, realizzato grazie all’azienda cànova, parte del gruppo apofruit, dedicata esclusivamente all’ortofrutta bio. Questa scelta ha dato risultati positivi nelle vendite, dimostrando che il biologico può essere un prodotto diffuso e non riservato a nicchie o a fasce di mercato di élite.
Dati di vendita e tendenze di mercato del biologico in italia
Secondo le rilevazioni nomisma-ismea, la domanda di prodotti biologici in italia è in aumento costante. Nel 2024 le vendite di alimenti bio hanno superato i 6,5 miliardi di euro, con una crescita del 5,7% rispetto all’anno precedente. Il volume di acquisti domestici ha raggiunto i 5,2 miliardi, mentre il settore della ristorazione fuori casa è arrivato a quota 1,3 miliardi di euro.
Questi numeri confermano l’interesse crescente verso un biologico che sia più trasparente nelle filiere e sostenibile anche a livello di prezzi. almaverde bio prevede che tale tendenza si consoliderà anche nel corso del 2025.
I consumatori italiani sono sempre più attenti a conoscere l’origine dei prodotti e a scegliere opzioni che combinano qualità, rispetto ambientale e costi accessibili. La forza del biologico, in questa fase, non si basa solo su principi etici, ma soprattutto su una comunicazione che sappia raccontare la realtà produttiva in modo chiaro, vicino al pubblico.
I soci di almaverde bio e il legame con il territorio
I soci di almaverde bio rappresentano una rete di imprese italiane con solide radici nei propri territori di origine, operando in diverse aree dell’agroalimentare. Tra queste figurano aziende come cà nova gruppo apofruit, fruttagel, eurovo, circeo pesca, molino spadoni e futura .
Questi partner condividono un’esperienza decennale nel biologico, offrendo prodotti di qualità che riflettono la conoscenza della realtà locale e la cura per ogni fase della produzione. Il rapporto diretto con i produttori facilita il controllo e la certificazione, elementi fondamentali per garantire trasparenza e affidabilità.
Il legame con il territorio non è solo uno slogan ma si traduce in pratiche concrete, come l’adozione di metodi sostenibili e una gestione attenta delle risorse naturali. Queste aziende sono chiamate a svolgere un ruolo chiave nel rafforzare la filiera biologica italiana, preservandone caratteristiche uniche e rispondendo alle domande di un mercato più esigente.
L’azione combinata di questi soci rinnova l’identità di almaverde bio e ne sostiene la crescita nel panorama nazionale, anche attraverso iniziative di comunicazione e promozione come quella annunciata con giovanni storti.