Allerta arancione per ondate di calore, il comune di genova rafforza il monitoraggio e i servizi sociali

Allerta arancione per ondate di calore, il comune di genova rafforza il monitoraggio e i servizi sociali

Il Comune di Genova e la Regione Liguria attivano un piano coordinato con Asl3, Alisa e terzo settore per proteggere i soggetti vulnerabili dall’allerta arancione causata dalle ondate di calore.
Allerta Arancione Per Ondate D Allerta Arancione Per Ondate D
Il Comune di Genova e la Regione Liguria attivano un piano coordinato per proteggere la popolazione, soprattutto i più vulnerabili, dall’allerta arancione per ondate di calore, con monitoraggi, supporto medico e informazioni preventive. - Gaeta.it

L’arrivo dell’allerta arancione per ondate di calore ha spinto il Comune di Genova e la Regione Liguria a intensificare il controllo delle condizioni di salute della popolazione, soprattutto delle persone più vulnerabili. Il ministero della Salute ha diffuso un avviso che riguarda oggi e domani, su tutto il territorio genovese è partita una stretta collaborazione tra enti pubblici e privati per gestire l’emergenza climatica in corso.

Attenzione ai soggetti fragili e azioni coordinate sul territorio

L’assessora al welfare del Comune di Genova, Cristina Lodi, ha sottolineato come fin da subito si sia attivato un sistema di monitoraggio degli accessi ai pronto soccorso e di interventi legati al caldo intenso. I servizi sociali cittadini stanno lavorando fianco a fianco con la rete del terzo settore, l’Asl3 e la Regione Liguria per mettere in pratica un piano di prevenzione indirizzato a chi rischia di più a causa delle temperature elevate. Questo piano prevede una serie di interventi diretti, e servizi che spaziano dal supporto medico a consigli pratici per adottare comportamenti utili a limitare gli effetti della calura sulla salute. L’idea è garantire un’assistenza capillare, pronta a intervenire ovunque ce ne sia bisogno nel capoluogo ligure.

Focus sui gruppi più vulnerabili

Il fianco più debole della popolazione – anziani, bambini molto piccoli, malati cronici o persone con difficoltà a muoversi – è al centro di questa rete di protezione. Gli operatori coinvolti sono disponibili anche a suggerire regole quotidiane di comportamento, come il consumo di acqua, la riduzione dell’attività fisica durante le ore più calde e l’adozione di abiti leggeri. Questa organizzazione permette, inoltre, di raccogliere dati sugli effetti delle ondate di calore, in modo da migliorare progressivamente la risposta pubblica nel corso dell’estate.

La collaborazione istituzionale per gestire l’emergenza caldo

Il Comune di Genova agisce insieme alla Regione Liguria, ad Alisa , all’Asl3 genovese e a diversi enti del terzo settore che operano sul territorio. Questi soggetti si confrontano nel tavolo interistituzionale previsto dal piano “estate sicura”. Il piano si integra con il più ampio Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, al quale la Regione Liguria partecipa dal 2004.

Attraverso questo canale vengono diffusi avvisi, indicazioni e suggerimenti per evitare conseguenze gravi sulle persone esposte al rischio. Le informazioni sono consultabili sui siti istituzionali e raggiungibili a chiunque voglia adottare misure di tutela: basti pensare a chi lavora all’aperto o a chi ha patologie che aumentano la fragilità durante le ondate di calore. Questo sistema aiuta a mettere in relazione tutti i soggetti sul territorio per rispondere con tempestività e precisione agli eventi climatici estremi.

Informazioni per la popolazione allerta arancione

Chi si trova in zone sottoposte all’allerta arancione deve prestare particolare attenzione ai segnali del corpo: affaticamento insolito, sete intensa, vertigini o confusione possono essere segni di colpo di calore o disidratazione. È consigliabile tenere gli ambienti freschi, evitare uscire nelle ore centrali della giornata, e preferire pasti leggeri e frequenti.

Gli anziani e i bambini richiedono controlli continui da parte di familiari o operatori sociali, per assicurarsi che bevano a sufficienza e non rimangano esposti troppo a lungo alle temperature alte. I lavoratori all’aperto devono fare pause frequenti in zone ombreggiate e adottare capi traspiranti. Questi accorgimenti possono ridurre i rischi più gravi e alleggerire le condizioni di disagio.

Il Comune di Genova, con queste misure e la rete di collaborazione istituzionale, si propone di limitare il più possibile gli effetti negativi delle ondate di calore, tutelando chi è più esposto e monitorando costantemente la situazione sanitaria. In una stagione che vede temperature sempre più alte, questo impegno diventa fondamentale per salvaguardare la salute pubblica e adattarsi alle sfide climatiche presenti.

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