Nel cuore del Palazzo Reale di Napoli, i visitatori possono ora vivere un’esperienza coinvolgente che unisce storia e tecnologia. Il nuovo progetto, intitolato “L’ascensore del Re“, è una videoinstallazione che permette di viaggiare virtualmente tra i secoli, esplorando la vita di corte e i momenti salienti del Regno di Napoli e delle Due Sicilie. Questa iniziativa, pensata per le festività natalizie, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la ricchezza storica del palazzo in modo interattivo e suggestivo.
Un viaggio virtuale nei secoli
Il progetto “L’ascensore del Re” si sviluppa attraverso un’innovativa videoinstallazione posizionata nell’ex passetto del Generale, proprio dietro il trono del Palazzo. Grazie alla pulsantiera, gli utenti possono immergersi in un viaggio temporale, selezionando il secolo desiderato a partire dal 1600. L’idea di questa installazione è emersa durante il trasferimento del trono per il progetto di restauro “Restituzioni“, lanciato da Intesa Sanpaolo, che ha portato il trono a Torino. Fino al suo ritorno, previsto nel 2026, i visitatori possono accedere a un’alternativa affascinante che presenta la storia del palazzo attraverso immagini e suoni evocativi.
Francesca di Martino, restauratrice del Palazzo, ha proposto di creare un nuovo punto di vista sulla vita di corte, dando vita a una narrazione visiva coinvolgente. A curare questa esperienza artistica è stato Stefano Gargiulo, direttore artistico di Kaos Produzioni, che ha realizzato un percorso che mostra non solo l’opulenza della corte, ma anche il legame con il popolo, un aspetto cruciale per comprendere la storia del regno.
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Dalla sua costruzione alle trasformazioni dei Borboni
Il primo livello dell’ascensore virtuale porta i visitatori indietro nel tempo, all’inizio del 1600, un periodo segnato dalla costruzione del Palazzo Reale, voluto dal VI conte di Lemos. Qui, gli spettatori possono ammirare figure storiche importanti come i viceré spagnoli di Napoli, attraverso immagini che raccontano la vita quotidiana e i cerimoniali di corte. Questo primo piano è caratterizzato da colori scuri, che riflettono le tragedie del tempo, come epidemie e le devastanti eruzioni del Vesuvio.
Salendo al secondo piano, si arriva al ‘700 con Carlo di Borbone, mostrando le trasformazioni architettoniche del Palazzo e l’emergere di nuove regge, simboli della ricchezza del Regno Borbonico. Inoltre, in questo periodo, gli abiti esotici e sfarzosi evidenziano l’affermazione della monarchia nel panorama europeo. Seguire l’evoluzione del Palazzo in questo secolo significa entrare in un mondo di grandezza e magnificenza, diventando parte integrante della storia che ha plasmato la Napoli moderna.
Il dramma e la reinvenzione dell’800
Il terzo piano dell’ascensore virtuale offre uno sguardo sull’800, un’epoca segnata dalla pantomima post-napoleonica e dall’incendio del 1837, eventi che hanno profondamente influenzato la struttura del Palazzo. Le trasformazioni architettoniche che seguono l’incendio, dirette dal Genovese, sono cruciali per comprendere la continuità e il cambiamento del Palazzo. Il culmine di questo secolo è rappresentato da un ballo, che simbolicamente segna la fine del Regno Borbonico e l’arrivo dei Savoia.
Questo piano non è solo un resoconto di eventi, ma invita a riflettere anche sulle emozioni e sul clima sociale dell’epoca. L’atmosfera è resa viva attraverso l’uso di ricostruzioni visive che collegano storie e trame storiche, rendendo tangibili i momenti che hanno segnato la storia di Napoli e l’intero Paese.
Ritorno alla contemporaneità
Infine, giungendo all’ultimo piano, i visitatori sono accolti da una vista panoramica incantevole del Belvedere del Palazzo, accompagnata dai suoni delicati della città attuale. Questo momento di connessione tra passato e presente offre una riflessione profonda sulla continuità storica di Napoli. Non solo un viaggio temporale, ma anche un richiamo a considerare quanto la storia influenzi ancora oggi la vita quotidiana.
Le scene della videoinstallazione non sono isolate, ma si intrecciano con le opere d’arte, i vasi e gli arazzi presenti nel Palazzo Reale. Paola Ricciardi, dirigente del Palazzo Reale, fa notare come questo spazio rappresenti un’ulteriore opportunità per i visitatori di connettersi con il passato e comprendere la vita dei sovrani e della corte. Questa installazione non è solo un gesto simbolico, ma un invito a esplorare e apprezzare la ricchezza della nostra eredità culturale.